Cavalcata trionfale: non esiste altra definizione per quello che il Città di Messina è riuscito a mettere in piedi nel torneo di Eccellenza. Una macchina perfetta di vittorie e cinismo che, al primo vero match point, nel derby in casa del Camaro, ha raccolto quanto bastava per salire di categoria; l'1-1 del Marullo consegna la Serie D ai giallorossi e a Peppe Furnari, che non nasconde la sua felicità ai nostri microfoni: "Il merito è dei ragazzi, della società, si vince dove c'è programmazione, questo è un gruppo di lavoro eccezionale. Dopo Rosolini abbiamo avuto un percorso quasi netto con soli due pari contro Scordia e Camaro, due signore squadre; anche al Marullo abbiamo dato dimostrazione del perché siamo primi. È un gruppo splendido, compatto, che sa quello che vuole e come stare in campo. Non sono sorpreso perché ho sempre detto ai ragazzi che con la giusta mentalità ci saremmo tolti tante soddisfazioni".

La prova di forza è arrivata anche in una gara complessa, contro un Camaro che è andato in vantaggio con Rossano ma a siglare il pari ci ha pensato, ancora una volta, Ciccio Cardia, quando i neroverdi erano rimasti in dieci e il Città era al terzo modulo in una gara difficile: "La partita non è stata per nulla semplice - conferma il mister - perché è un derby e il Camaro è una delle migliori squadre della categoria, potevano lottare per posizioni più prestigiose. Ritmi alti e contrasti a centrocampo rendono gli episodi determinanti, noi non abbiamo subito il contraccolpo dello svantaggio e abbiamo dimostrato il nostro carattere, risollevando la partita anche con i cambi perché chi sta inizialmente fuori è parte del gruppo".

Seconda promozione consecutiva per il Città di Messina, ma secondo salto di categoria anche per lo stesso Peppe Furnari che, come già successo in Promozione con il Camaro, vince il torneo quasi da outsider, visto che né lo scorso anno né in questo era alla guida di squadre indicate come favorite per il successo finale: "Ma non ci sono segreti, ho avuto la fortuna di avere alle spalle due ottime società e di allenatore due gruppi eccezionali, tanto che ancora mi sento con i ragazzi dell'anno scorso, abbiamo un rapporto speciale. Esistono solo lavoro, passione e voglia - ammette Furnari -, cerco di trasmettere le mie caratteristiche alla squadra. Il merito poi è dei ragazzi che mi sopportano durante la settimana e in campo ci mettono del loro". E ancora il campionato non è terminato: "So che ho ancora due settimane di lavoro, dobbiamo onorare il campionato cercando di mantenere il record di gol subiti. Per il futuro, anche memore dello scorso anno, so di avere messo impegno e serietà, la società farà le proprie valutazioni perché la D è impegnativa e ci saranno problemi logistici, ma io mi sono trovato bene con loro anche al di fuori del mondo del calcio. Hanno tanta riconoscenza e spero di poter continuare qua, ma ci saranno tempo e modi per sedersi al tavolo e parlare".

Passione, voglia e riconoscenza per la dirigenza giallorossa emergono anche nelle parole di Furnari quando, interrogato su una dedica per la promozione, risponde "la mia società che mi ha dato la fiducia che non mi era stata data da altre parti. Affidare la panchina di una neopromossa con un nome importante a un'esordiente è stata una mossa che mi ha fatto promettere al direttore Cardullo che avrei dato al Città di Messina venticinque ore al giorno per fare il meglio per la squadra. Credo di avere ripagato la fiducia, averla ricevuta e poi ricambiata è la dedica migliore che mi viene di fare in questo momento".

Sezione: Eccellenza / Data: Mer 11 aprile 2018 alle 15:06
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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