Non c’è più traccia (o quasi) del vecchio “Pistunina” che, pezzo dopo pezzo, ha lasciato il campo e spazio ad altre realtà. Non solo a livello federale, con la matricola che è ormai solo un ricordo, ma anche a livello dirigenziale. Il rossonero ha lasciato definitivamente Milazzo, ora rossoblù a tutti gli effetti (con qualche tocco di giallorosso).

La separazione interna al club mamertino è diventata ufficiale già da qualche settimana e, dopo l’ingresso in società del gruppo guidato da Nino Micali e Pietro Gugliotta con il ds Giuseppe Capozzi, la dirigenza legata, testa e cuore al vecchio Pistunina, ha deciso di fare un passo indietro. È rimasto solo il presidente Salvatore Velardo, mentre tutto il gruppo che, per decenni, gli è stato accanto ha deciso di prendersi un anno di pausa. E così, l’ex ds Raimondo Mortelliti ha lasciato il club e, con lui, anche Renzo Pizzurro (segretario) e i consiglieri Francesco Casiello, Luigi Coluccio, Alessandro Pinizzotto, Antonino Nicosia, Aldo Grezzo, Nunzio Celona, mentre erano già andati via Alessandro Nastasi, preparatore dei portieri nell’Fc Messina, e Simone D’Arrigo, che ha deciso di tornare in campo nelle vesti di giocatore per indossare la maglia della Messana.

“Il gruppo ha deciso di fermarsi e tornare a Messina - ha dichiarato Mortelliti – è un anno sabbatico, ma con la scomparsa del vero Pistunina è finita la nostra avventura”. Un velo di malinconia per un rossonero che non c’è più, ma che in realtà è pronto a tornare. Lo scorso anno il trasferimento del titolo a Milazzo e il cambio di denominazione era stato il primo passo, quest’anno la rinuncia alla matricola con 50 anni di storia è stato il colpo del ko, ma Mortelliti non ha rinunciato al suo Pistunina: “C’è già l’idea, in un futuro prossimo, di riformare il Pistunina e tornare così a Messina con una nuova squadra”.
Ci vorrà un po’ di pazienza: quest’anno passerà, ma si lavora già alla prossima stagione.

Sezione: Eccellenza / Data: Mar 01 ottobre 2019 alle 10:52
Autore: Davide Billa
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