Dalla prestazione migliore alla peggiore di tutta la stagione, tutto in sette giorni, tutto con un unico comune denominatore: la sconfitta. Si può riassumere così l’ultima settimana del Città di Messina a cavallo tra la sfida con la Nocerina e la trasferta di Portici. Il risultato non è cambiato: quinta sconfitta consecutiva, la quarta nel girone di ritorno. Questa volta, però, non ci sono alibi né una grande prova dei ragazzi di Furnari. Il 4-1 maturato in terra campana rappresenta il momento più basso dell’intera stagione giallorossa. Se, infatti, sino alla gara con la Nocerina le sconfitte erano state caratterizzate da buone prestazioni, questa volta il Città di Messina si è consegnato agli avversari senza opporre resistenza, sciogliendosi come neve al sole.

Questo è il grande campanello d’allarme, l’assenza di grinta e personalità. Il gruppo è apparso senza anima e completamente “svuotato” da qualsiasi forma di carattere, una novità inquietante in casa giallorossa. Tutto questo alla vigilia di un trittico di partite che definire fondamentali è riduttivo. Roccella, Troina, Sancataldese: il futuro e la salvezza passano inevitabilmente da qui. Tutti scontri diretti, tutte “finali”, tutti appuntamenti da non mancare. Da qui in poi, poco conterà giocare in casa o in trasferta. Il Città di Messina ha dilapidato tutto il vantaggio che l’aveva proiettata vicino alla zona playoff e, adesso, si ritrova ad affrontare prima le proprie paure e dopo gli avversari. Nel weekend in cui il calcio messinese viene ancora umiliato, Furnari abbandona il suo 3-5-2 e propone un più offensivo 3-4-1-2, complici le tante assenze. Ai giallorossi sta mancando la sicurezza di Berra in difesa, il fosforo e i gol di Cangemi, oltre alla grinta di Costa e Calcagno.

Tuttavia le assenze non possono giustificare i primi 47 minuti di Portici. Il cambio di modulo non ha portato i risultati sperati: la coppia Nicosia-Quintoni non ha retto in mediana contro la velocità e la grinta avversaria, mentre il reparto offensivo è rimasto totalmente staccato dal resto della squadra. Tutto ciò ha permesso al Portici di siglare i gol in “fotocopia” grazie agli scatenati Onda, Coratella e Di Prisco. Le intuizioni di mister Furnari non hanno pagato positivamente: troppo rischiosa la scelta di schierare due 2001 nel tridente difensivo, il centrocampo non è riuscito a metterci grinta e quantità, mentre in avanti Argomenti ha stentato nel trovare la giusta posizione tra le linee.
Unica nota positiva il ritorno al gol, seppur su calcio di rigore. Questa settimana di allenamenti sarà fondamentale perché contro il Roccella non si potranno commettere errori. Nella speranza di recuperare Costa e Berra e con il rientro di Calcagno dalla squalifica, Furnari potrà avere più alternative. I calabresi hanno gli stessi punti e, all’andata, si imposero per 1-0 con ancora Giampà in panchina. I giallorossi hanno l’obbligo di ritrovare quella voglia di lottare e vincere le partite. Non si possono fare programmi a lungo termine, l’unico obiettivo è la vittoria nella sfida di domenica prossima.

Sezione: Serie D / Data: Mar 29 gennaio 2019 alle 10:34
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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