Ezio Raciti fa un’analisi il più possibile obiettiva della gara vinta dal suo Messina sul campo della Gelbison: “Siamo stati più cinici rispetto a domenica scorsa, quando abbiamo fallito le occasioni create, oggi siamo stati bravi a metterla dentro e poi rischiare tutto sommato poco, solo con tiri da lontano o palle verso la nostra area, portando a casa questa vittoria, a mio avviso abbastanza meritata.”

Raciti rende merito a chi ha ricostruito questa squadra nel mercato invernale, dopo le prime deficitarie 20 gare di campionato, entrando poi nell’analisi del match di oggi: “La società ha fatto cose impossibili, portando 8-9 giocatori di gran livello su una rosa già forte, alzando il tasso tecnico globale. Ma non c’è solo Kragl, adesso abbiamo una nostra identità e, quindi, funziona il gruppo, dentro e fuori dal campo. Oggi sapevamo che la Gelbison è bene allenata con giocatori importanti, giocano palla lunga e poi attaccano lo spazio per fare male. Abbiamo preso le contromisure, consapevoli che avremmo sofferto in certe fasi della gara, poi potevamo attaccarli in ripartenza ed abbiamo colpito. Questa non era una vittoria scontata, abbiamo sofferto, potevamo far meglio e migliorare, ma dobbiamo dare il giusto valore a questo risultato, ottenuto contro una Gelbison molto forte. I ragazzi avevano preso l’impegno – scherza Raciti – di fare questo regalo per il nostro magazziniere Giovanni Cirino, che ha fatto 70 anni in settimana, questa vittoria la dedichiamo a lui.”

L’allenatore del Messina prova a dare qualche rassicurazione ai tifosi sulle condizioni del match winner di giornata, e coglie l’occasione per fare una specie di bollettino medico degli altri infortunati in casa biancoscudata: “Kragl ha preso un pestone sulla caviglia, ha fatto una fasciatura per evitare che si gonfi l’arto, vedremo nelle prossime 24 ore di capire l’entità dell’infortunio, Ferrara aveva qualche problema fisico e non si era allenato fino a venerdì scorso, ma, chiamato in causa oggi, ha fatto benissimo, entrando al posto di Helder Baldé che aveva messo male la caviglia, Ibou Balde ha sentito una fitta al quadricipite nel riscaldamento ed ha avuto la maturità di capire che poteva farsi male non entrando in campo dall’inizio, infine Catania per il quale vedremo cosa diranno gli ulteriori accertamenti. Speriamo di recuperare più elementi che sia possibile, perché domenica prossima abbiamo un’altra prova fondamentale da non sbagliare.”

Raciti sottolinea poi il lavoro che si sta portando avanti con Ragusa per portarlo alla migliore condizione in tempi brevi: “Con Antonino abbiamo una strategia per portarlo a condizione, scegliendo di inserirlo mano a mano, invece di farlo lavorare 15 giorni senza entrare in campo. Lui, a prescindere dalla singola partita, ha grande esperienza, così come Kragl, Perez, Curiale, danno equilibrio, consigliano i compagni, sanno come muoversi, sono fondamentali in questo gruppo. A fine partita Ragusa si sentiva le gambe pesanti, non ho forzato per questo il minutaggio, avevamo il rischio di perderlo, non possiamo permettercelo, così come abbiamo fatto con Kragl, adesso in ottime condizioni.”

Un accenno anche a cosa succede sugli altri campi, in un finale di campionato da gestire anche sotto l’aspetto dell’attenzione massima in ogni gara: “Ho sentito che il Giugliano, nel recupero, ha sbagliato un rigore e poi subito il raddoppio dal Monterosi, sono cose che succedono in questo torneo, soprattutto nel girone di ritorno, quando cambiano molte cose e vince chi ha più determinazione, cattiveria, voglia di fare risultato. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo avere questa identità, noi dobbiamo pensare a dove eravamo 7 partite fa, dove siamo adesso e continuare la nostra marcia con l’atteggiamento giusto, facendo un passo alla volta, pensando a ciascun impegno come se fosse una finale, perché vogliamo mantenere il giuramento che abbiamo fatto, tra uomini, quando è iniziata questa avventura. Quindi, andiamo avanti con lo stesso spirito, giornata dopo giornata, andando per obiettivi singoli, con la speranza di poter centrarli tutti, fino al termine della stagione.”

Infine, un sorriso appare sul volto di mister Raciti quando si parla della soddisfazione per il primo gol, venuto su schema dalla bandierina: “Abbiamo provato tanti corner sabato mattina, alla fine ho chiamato Cinelli che si occupa dei calci piazzati, suggerendogli, visto che abbiamo Ragusa capace di mettere la palla dove vuole con quel piede per Kragl con quel sinistro, di fare quello schema. Lo abbiamo fatto una sola volta ed è venuta bene, quindi ho detto di non provarlo più che sarebbe riuscito in partita, e così è andata. Quando hai giocatori di qualità è più facile fare schemi, perché se hai gente di grande valore tecnico puoi permetterti tante cose, grazie, lo voglio sottolineare, al lavoro fatto da chi corre in mezzo al campo per tre, come hanno fatto oggi gli altri componenti del gruppo, da Fiorani e Fofana a Ortisi, passando per Marino, Versienti, tutti al servizio di chi, sugli esterni, ha le capacità tecniche superiori.”

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 12 febbraio 2023 alle 18:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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