Il messaggio è girato nelle chat di addetti ai lavori e giornalisti di Messina e Reggio Calabria nella serata di domenica: “Massimo ci ha lasciati”.
Massimo era Massimo Bandiera, 48 anni, nato a Siracusa ma cresciuto umanamente e professionalmente a Reggio Calabria, addetto stampa amaranto nel primo decennio degli anni 2000, quelli in cui lo Stretto visse la serie A in entrambe le sponde, poi segretario dell’Hinterreggio del miracoli, dal 2011 al 2014, quando i biancoblu raggiunsero il professionismo, passando per Cosenza, Siracusa, di nuovo Reggio Calabria nella ricostituita società amaranto ripartita dalla serie D, una esperienza anche nel Messina di Sciotto a cavallo tra il 2018 e il 2019, per poi ritornare a ricoprire ruoli dirigenziali nella Reggina di Gallo.
Persona con grande spirito professionale e capacità organizzative, viveva il lavoro seriamente insieme alla passione per il calcio. Le sue doti furono apprezzate anche a Messina nei sei mesi in cui collaborò con il Presidente Sciotto nella sua seconda stagione alla guida dell’Acr, iniziata con l’ipotesi Cozza, naufragata poco prima dell’avvento di Bandiera, che fu uno dei pochi punti fermi nel periodo in cui si alternavano allenatori (Raffaele, Infantino, Biagioni), direttori sportivi e direttori generali.
A febbraio 2019 lasciò l’incarico, perché, pochi giorni dopo, ritornò alla Reggina nel frattempo passata in mano a Gallo.
La redazione di messinanelpallone esprime alla famiglia ed agli amici la propria vicinanza e le più sentite condoglianze.

Sezione: Fuori Campo / Data: Lun 20 settembre 2021 alle 19:06
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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