Speziale innocente o colpevole. Il tormentone torna di moda nel giorno della scarcerazione - per fine pena - dalla casa circondariale di Gazzi, a Messina, dell'ultras del Catania, condannato per l'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti. Secondo la sentenza, sarebbe stato lui, all'epoca dei fatti minorenne, a colpire con un lavello il poliziotto, in seguito deceduto per le ferite riportate. Quel giorno, era il 2 febbraio 2007, gli scontri in occasione del derby tra gli etnei e il Palermo furono feroci e per disperdere i tifosi le forze dell'ordine fecero uso di lacrimogeni.

Antonino Speziale, coinvolto nei tafferugli, venne individuato come responsabile e quindi condannato a 8 anni di carcere per omicidio peterintenzionale. Da un punto di vista sportivo, gli incidenti costarono al Catania la lunga squalifica dello stadio Massimino e costrinsero i rossoazzurri a disputare le restanti gare casalinghe della stagione su campo neutro. L'evento dal punto di vista mediatico suscitò grande clamore oltre a una ferma e unanime reazione di condanna. Le misure contro gli ultras e per arginare il fenomeno della violenza in occasione dell manifestazioni sportive furono inasprite, vennero introdotti di pari passo, il Daspo e la tessera del tifoso

Al netto di una guerriglia urbana assolutamente deprecabile, tuttavia, diversi dubbi si addensarono circa l'effettiva responsabilità di Speziale nell'omicidio. Una larga fetta dell'opinione pubblica, infatti, sostiene da sempre un'altra ipotesi, quella secondo cui a provocare la ferita letale sarebbe stata una manovra di un mezzo delle stessa polizia. Un Discovery blindato in retromarcia avrebbe urtato l'ispettore poi deceduto. Quest'interpretazione di recente, grazie anche all'interesse delle Iene, ha portato nuovamente sotto la luce dei riflettori la storia, mentre in passato era stata respinta la richiesta dell'avvocato di Speziale, che a causa del cattivo stato di salute aveva avanzato istanza di detenzione domiciliare per il proprio assistito.

🚘 Fine della detenzione per Antonino Speziale (accusato della morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti), che...

Pubblicato da Messina nel pallone su Martedì 15 dicembre 2020

Davanti al carcere questa mattina, una delegazione di tifosi del Messina, al di la della grande rivalità tra i due club, ha esposto lo striscione: 'Speziale abuso senza precedente, da oggi libero da sempre innocente'. "La mia condanna, un'ingiustizia", ha detto a caldo il protagonista ai cronisti in attesa. La vicenda è diventata negli anni oggetto di documentari e di un libro "Il caso Speziale, cronaca un errore giudiziario". L'attuale capitano del Messina, Pietro Arcidiacono, concittadino del giovane, subì una lunga squalifica per la maglietta "Speziale innocente" esibita dopo un gol, quando militava nel Cosenza.

Sezione: Fuori Campo / Data: Mar 15 dicembre 2020 alle 15:42
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print