"Da calciatori della Nasitana, in questo momento così difficile per ciascuno di noi, quanto per il club di cui con onore vestiamo la maglia, sentiamo il dovere di ringraziare pubblicamente la società. Ci è stato permesso di vivere una stagione entusiasmante che ha rischiato di diventare indimenticabile molto prima e per ragioni completamente diverse dalla crisi Coronavirus. I nostri sacrifici sono stati straordinari, ma nulla sarebbe stato possibile senza la presenza continua e l’impegno dei dirigenti".

Inizia così la lettera dei giocatori biancoazzurri che, nel girone C di Prima categoria, si sono fermati al sesto posto con 33 punti, -6 dalla zona play-off. Un pensiero verso chi ha fatto in modo che la squadra potesse esprimersi al meglio, ma anche per un compagno (Alex Tuccio) che il giudice sportivo a condannato per 5 anni (post Sfarandina-Nasitana) e per il quale hanno chiesto un aiuto.

Di seguito la lettera dei calciatori:

"Abbiamo “rischiato” un risultato storico. Basterebbe cancellare un solo episodio per ricordare questi come dei mesi perfetti.

Purtroppo non ci è possibile, ma sentiamo di interpretare il sentimento di moltissimi protagonisti del movimento calcistico con questo pensiero: non siamo soltanto noi, da calciatori della Nasitana, ad esprimere il nostro rammarico per la punizione irragionevole che ha colpito un nostro compagno di squadra, fermato per una sciocchezza e punito per un tempo lunghissimo che offende il suo sano amore per il calcio. È questa l’occasione per chiedere di ripensare tutto e cancellare le ingiustizie, partendo proprio da lunghe squalifiche come quella che ha tramortito, come un pugno nello stomaco, il nostro spogliatoio. È tempo di riforme, di nuove regole chiare che aiutino le società sportive, la vera anima di questo fantastico sport.

Il nostro grazie per chi, come la Nasitana, fa sì che ci manchi così tanto il calcio, non vuole essere vuoto, o scontato. Con questo messaggio diamo quindi carta bianca alla società per le nostre "riconferme", se le vorrà tradurre in pratica all’inizio della prossima stagione. Tutti noi vogliamo ripartire, o meglio continuare in questa esperienza. Mettiamo il “fattore umano” che lega noi alla società davanti a tutto: è così che interpretiamo il nostro essere atleti dilettanti e, soprattutto, la scelta di giocare per questa squadra.

Lo dobbiamo ai dirigenti, a coloro che hanno permesso tutto questo includendo quanti, nel paese, hanno a cuore la società e meritano subito un nuovo impianto comunale, finalmente completo con uno splendente manto in erba sintetica. Sogniamo che questo incubo possa finire presto, ritrovandoci tutti insieme, a partire dal mister (Peppino Magistro), che esprime l’anima migliore di questo club, fino a quanti ci hanno sempre fatto sentire l’attaccamento di Naso alla squadra.

Siamo la Nasitana, oggi più che mai. La ripresa migliore possibile è quella che vivremo insieme".

Sezione: Le categorie / Data: Gio 07 maggio 2020 alle 17:21
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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