Nove punti in quattro partite, un bottino positivo per una Peloro che si trova a ridosso della griglia playoff, in netta ripresa di risultati da quando in panchina è giunto Michele Lucà. Per lui un ritorno in Prima Categoria dopo le diverse stagioni tra Eccellenza e soprattutto Promozione. Ma è una scelta progettuale, come spiega: "Ho apprezzato molto l'approccio della società, composta da giovani con tanta passione, le idee chiare ma soprattutto persone perbene. Ho ritrovato alcune figure con cui avevo già lavorato, questo è stato determinante per la fiducia ma anche perché mi è arrivato subito, chiaro, quale filosofia vive dietro questo nuovo progetto e dove potenzialmente si può arrivare".

Prima di questa avventura, le ultime con Gescal e Messana, c'erano stati dei contatti negli scorsi mesi con società di serie superiore ma nessuno andato a buon fine: "Devo dire la verità, anche qualche proposta che poteva essere interessante, ma avevo deciso di tornare ad allenare solo a determinate condizioni, per me questa con la Peloro è stimolante, al di là degli obiettivi attuali". Quali sono? Guardando alla classifica, prima la salvezza e poi magari provare un'impresa che al momento pare comunque difficile, quella di un piazzamento playoff. Diversi i punti persi per strada, ma ancora la possibilità di chiudere al meglio: "Questo è il pensiero, cercare di fare più punti possibili, senza guardare a dove volere o potere arrivare. Trasferire una mentalità vincente è quello che sto cercando di fare. Va bene adesso ma soprattutto per il futuro, indipendentemente se ci sarò ancora io o altri in panchina, perché sono sicuro che l'avvenire di questa bella realtà sarà florido a prescindere".

Intanto si pensa al campionato attuale. Successi con Gescal, Lipari e Rodì Milici, ko con il Riviera ma al culmine di una partita comunque ben giocata. All'andata, nello stesso ciclo, i punti erano stati quattro: "Non guardiamo più indietro ma solo avanti, andremo a Falcone, campo difficile contro una squadra in cui militano giocatori esperti e di livello, come Marcini. Dobbiamo avere rispetto degli avversari, conoscerli ma allo stesso tempo essere sicuri di quello che possiamo dare. Sotto il profilo dei concetti stiamo migliorando settimana dopo settimana, seguendo quanto è stato possibile fare dal mio arrivo, anche se il tempo non è stato tanto. Il gruppo è sano, tutti hanno grande passione, si allenano con dedizione e costanza, sono orgogliosi di farvi parte, siamo tanti e per certi versi è un limite in termini gestionali ma è bello vedere quanto sia forte il senso d'appartenenza a questi colori. Daremo il massimo sino alla fine, poi tireremo una linea"

Sezione: Le categorie / Data: Ven 09 febbraio 2024 alle 12:14
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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