"Non continua più il rapporto con Modica. Scherzavo... Il rapporto con Modica che ho portato io qua continua, stravedo per lui e l'ho sempre detto", comincia così, con una battuta, l'attesa conferenza stampa del presidente dell'Acr Messina, Pietro Sciotto che, dopo una lunga trattativa con il tecnico, ha trovato l'accordo per la nuova stagione.

"L'obiettivo è fare sempre meglio e portare il Messina dove vogliono tifosi, stampa e noi. Abbiamo avuto un inizio tortuoso ma alla fine siamo arrivati al sesto posto. Se oggi siamo candidati al ripescaggio è grazie a Pietro Sciotto - ha sottolineato lo stesso presidente - che ha preso il Messina quando non lo voleva nessuno. Faremo di tutto per andare in C. Vorrei cancellare quella storia che in tre anni avrei portato il Messina in B. Non rinfacciamolo più, ho sbagliato ma parlavo da primo tifoso e non da presidente".

Il massimo dirigente peloritano continua ad analizzare la passata stagione: "Ho scelto collaboratori sbagliati, ho buttato 645mila euro e devo ancora pagare l'ultimo stipendio. Devo essere criticato come uomo pubblico, ma agli insulti e alle offese non ci sto perché queste cose mi abbattono. Non accetto offese, mi abbattono perché merito rispetto".

E ancora continua: "Non ho mai chiesto convocati o formazione, perché ho fiducia illimitata in Modica. Stravedo per lui  e non ho mai avuto dubbi. Finalmente abbiamo concretizzato ciò che volevamo. Vorrei rimarcare che nonostante le sconfitte ho sempre pagato i giocatori", ha dichiarato Sciotto tornando sulla questione legata al presunto caso stipendi che ha portato allo sciopero dei calciatori: "L'accordo era a ogni 20 del mese, ma ad aprile sono andato negli spogliatoi perché non ero contento del momento dopo i pareggi con Ebolitana e Palmese. E così jo detto ai giocatori se avessero vinto a San Cataldo li avrei pagati il 23 come il mese precedente altrimenti avrei preso seri provvedimenti. Ho augurato loro di vincere a San Cataldo, ma poi ho saputo che non si erano allenati e a quel punto li avrei voluto mandare tutti a casa. Non lo meritavo, io ho fatto della moralità il primo punto della mia vita".

Quindi si pensa al futuro e, dopo Modica, si dovrà trattare con i giocatori: "Ho sentito Bruno, Rosafio e altri. Tutti disponibili a restare. Ora Rosafio mi ha detto che rimarrebbe per me e Modica, solo che a 24 anni ha richieste in C da una squadra da playoff. Se non va avrebbe rimorsi per la vita, per cui se adesso ha la possibilità di sfondare, cambia tutto. Dobbiamo risentirci tra 15 giorni, lui sta trattando con altre squadre perché è il suo desiderio". Nonostante ciò, il presidente ha le idee chiare: "Faremo una grande squadra e una grossa società con direttore generale, direttore sportivo e team manager".

Dopo il presidente è la volta di mister Giacomo Modica che ha chiarito la situazione e spiegato che la risposta al presidente resta "si condizionato": "Era una cosa che partiva da lontano, sono anch'io tifoso del Messina e sono legato con grande affetto perché sono stato capitano. Però per me è un lavoro, abbiamo risolto quasi tutte le questioni di cui parlavamo. C'è la voglia di fare qualcosa, un ripescaggio da portare avanti e altre aspettative. Un lavoro da fare velocemente e con grande attenzione. Non siamo molto vicini sulla composizione della squadra, non c'è un "si" ufficiale. Ci sono le condizioni per chiudere tutto, ma oltre alle questioni societaria anche la squadra va fatta velocemente. Per vincere un campionato difficile come la D serve costruire al più presto una squadra forte. Ho già rifiutato la C, se in tempi veloci il presidente non strutturerà la squadra allora sarò costretto a guardarmi attorno. Se il presidente lo ritiene, io suggerisco un ds. Altrimenti serve uno che lavori in perfetta sinergia con noi".

"Entro venerdì avremo una risposta", ha precisato Sciotto, che ha aggiunto: "Con Bruno siamo un po' lontani e stiamo discutendo. Costruiremo una società all'altezza di Messina".
Estremamente sintetico anche su un eventuale accordo con il Città di Messina: "Stiamo discutendo. Non si può parlare di fusione, stiamo trattando la forma di collaborazione da attuare. Fino a quando non concludiamo non mi pare corretto aggiungere qualcosa".

Capitolo ripescaggio: "Abbiamo 25 punti con la città e vantaggio sulle altre piazze di D grazie agli spettatori. Comunicherò successivamente eventuali nuovi ingressi, sono molto fiducioso e sto finalmente sto iniziando a vedere qualcosa. Se siamo tutti uniti, stampa, città, tifoseria, società e squadra allora faremo bene. Non può mancare nessuna di queste componenti".

Quindi si ritorno sul capitolo allenatore ed è lo stesso Modica a indicare condizioni e tempi: "Entro domenica voglio sapere cosa si farà, ecco il mio paletto. Non voglio aggiungere altro. Devo dare risposte e non voglio più rifiutare altre squadra di Serie C. Sono fiero di aver fatto questo passaggio con voi e la vita nuova che mi avete dato, ma non posso andare oltre. I paletti sono i calciatori, non transigo più perché io devo allenare e preparare la squadra. Le altre cose tra me e il presidente le abbiamo risolte".

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 06 giugno 2018 alle 15:05
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print