Si terrà venerdì un importante incontro, forse l'ultimo faccia a faccia, dal quale potrebbero emergere novità importanti sul futuro del calcio messinese. L'imprenditore messinese Francesco Barbera, infatti, parlerà con il presidente dell'Acr Messina, Natale Stracuzzi (attualmente a Roma con l'obiettivo di risolvere alcune situazioni debitorie pregresse e attivare i contatti per alcune sponsorizzazioni). La volontà delle parti è ormai nota e per il momento nessuno sembrerebbe intenzionato a schiodarsi delle proprie posizioni: l'attuale proprietà è disposta a cedere esclusivamente il 49% delle quote, ma le distanze attuali potrebbero anche essere limate, come ha ammesso l'avvocato Bonaventura Candido.

Secondo l'avvocato Giovanni Villari, legale dell'Acr Messina, l'attuale proprietà starebbe invece cercando la soluzione migliore per garantire un futuro roseo al calcio peloritano. All'incontro di venerdì, oltre al massimo esponente del sodalizio giallorosso Natale Stracuzzi, dovrebbero prendere parte anche i due attuali soci Piero Oliveri e Nino Micali, assieme al vice presidente Pietro Gugliotta. Ancora in dubbio la presenza dei club organizzati della curva sud, che si sono fatti promotori della riapertura delle trattative dopo la prima risposta negativa alla manifestazione pubblica di interesse.

Intanto però, quasi a volere dimostrare di potercela fare anche in autonomia, la proprietà lavora sul fronte tecnico. Occhi puntati sul direttore sportivo napoletano Vittorio Cozzella, attualmente sotto contratto con la Ternana (un matrimonio che si è concluso nel peggiore dei modi, quello con il club umbro). Due i papabili per la panchina, anche se non sono escluse novità dell'ultima ora: Nicola Romaniello, nativo di Aversa, ex tecnico della Casertana, sembrerebbe essere un'idea, ma la pista più concreta potrebbe portare al pugliese Pasquale Padalino, ex allenatore di Nocerina, Foggia e Grosseto. Nell'ultima stagione ha guidato il Matera, sempre nel Girone C del campionato nazionale di Lega Pro, prendendo il posto di Davide Dionigi. L'8 marzo 2016, però, la Commissione Disciplinare del Settore Tecnico della FIGC lo ha squalificato per quattro mesi, costringendolo ad un'ammenda di 2.500 euro per “aver percepito, come allenatore della società ASG Nocerina, compensi in nero per € 6.893,00 complessivi”.

Il futuro del calcio messinese appare dunque più che mai incerto e l'auspicio dei supporters giallorossi è quello di non dover trascorrere un'altra "calda" estate.

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 24 maggio 2016 alle 13:12
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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