“E' stato importantissimo vincere contro il Monopoli, la squadra ha risposto bene alla partita persa immeritatamente con il Catania”: così il direttore sportivo Marcello Pitino ha commentato il momento del Messina intervenendo in diretta a Radio Amore. “Ho visto la squadra prima di dicembre perchè c'era la possibilità che la trattativa si potesse chiudere prima e si era parlato di interventi migliorativi da fare, per riuscire ad ottenere qualcosa in più”, ha proseguito rispondendo alle domande di Pietro Di Paola.

Sul mercato ancora: “Non avremo problemi ad allacciare rapporti con squadre di un certo livello, Messina come piazza può essere un elemento in più per prendere calciatori forti. In questo momento abbiamo i migliori che ci potessero capitare, solo a bocce ferme si faranno le valutazioni del caso. Se ci sarà qualche opportunità per lavorare già adesso per il prossimo anno la coglieremo, ma l'allenatore ha già difficoltà ad allenare trentadue calciatori. E' una cosa da valutare bene. L'organico sostanzialmente è buono, solo un pò troppo folto”.

Campionato strano con risultati talvolta inattesi: “Con l'allargamento dei playoff ci si può aspettare qualsiasi cosa, non ci sono squadre che si arrendono, vedi il Melfi. Il Taranto si sta tirando fuori, sino a fine campionato ci saranno punteggi come quelli di domenica. Nessuno mollerà niente e lo spettacolo ne guadagnerà”. Capitolo salvezza: “Credo che si raggiunga con almeno 43-44 punti. In dieci partite può succedere di tutto e non si deve dare nulla per scontato, è azzardato dire chi può lottare per l'ultimo posto o chi per i playout. Se abbassi la tensione ti trovi coinvolto in una situazione difficile. Noi dal decimo-dodicesimo posto in giù riteniamo che il Messina sia una delle migliori, ma bisogna dimostrarlo sul campo”.

Battuta inevitabile sul nuovo proprietario dell'Acr, Franco Proto: “Lui è quello che vedete, sembra che abbia un carattere distaccato, che non guardi la realtà com'è, invece è molto passionale, fa calcio perchè gli piace. Su Messina ha puntato da molto tempo, per il rapporto con la città, per la storia sportiva. Noi siamo abituati a fare i fatti, la situazione è oggettivamente molto complessa, serve attenzione massima. Badiamo al sodo, puntiamo alla credibilità, al risanamento nel giro di qualche anno. Il momento di gloria, quando e se verrà, ce lo prenderemo con tutti. Non possiamo pretendere che dall'oggi al domani si possa portare tanta gente allo stadio, noi vogliamo che i tifosi ci seguino per quello che faremo”.

Infine su Cristiano Lucarelli e la squadra: “Il mister come tutti noi si sente in discussione, ma c'è quello che ha fatto fuori dal campo che è di un'eccezionalità unica. Il Messina è una squadra che ha un'idea di gioco, crea molto ma non concretizza. Dal primo all'ultimo, tutti i calciatori per noi sono uguali. Chi è giovane dovrà dare la vivacità e la spensieratezza, l'ossatura portante della squadra è buona, sia dal punto di vista umano che qualitativo-tecnico. Per puntare sui giovani serve uno scouting importante e un lavoro che dura anni. Il prossimo anno non sarà possibile fare una squadra tutta di un certo tipo, ma questo non vuol dire che non ci riusciremo prima o poi”.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 08 marzo 2017 alle 16:17
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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