L'Acr Messina, quello nato dal ramo d'azienda dell'Fc Messina, potrebbe continuare a vivere. A sorpresa, infatti, il presidente Franco Proto che non è riuscito qualche settimana fa nell'intento di iscrivere il club in Lega Pro starebbe valutando di richiedere la partecipazione al prossimo campionato di Terza Categoria per ragioni esclusivamente economico-finanziarie.

La società nata dalle ceneri del Messina che fece sognare la città con la cavalcata vittoriosa dall’Eccellenza alla Serie A, fino alla disgraziata estate del 2008, bissata lo scorso 14 luglio con l’addio a quella serie C salvata sul campo, cercherebbe di restare nei ranghi federali ripartendo dall’ultimo gradino del calcio italiano, soprattutto perché potrebbe così limitare i danni del quasi certo fallimento, visto l’ingente monte debitorio extra sportivo formatosi nel corso degli ultimi nove anni. Il mantenimento dell’attività sportiva renderebbe possibile la sopravvivenza del diritto a percepire i crediti maturati con la Lega, formando un monte attivo che consentirebbe di ipotizzare il soddisfacimento, seppur parziale, dei debitori e terrebbe in vita il titolo sportivo, unico valore residuo di una esperienza conclusasi in modo tristissimo poco meno di tre settimane or sono.

I legali di Franco Proto avrebbero consigliato questa mossa che scuoterà, qualora fosse attuata, quella parte di tifoseria comunque legata alla Associazione Calcio Riunite, denominazione acquisita nel dicembre 2013 dall’allora patron biancoscudato proprio per saldare la storia della vecchia Acr, scomparsa definitivamente qualche stagione dopo la mancata iscrizione in C nel 1993, con quella dell’FC. Qualora l’Acr di Proto disputasse il prossimo campionato di Terza Categoria, si ricreerebbe la situazione già vissuta proprio con il Messina dei figli di Turi Massimino che ripartì dalla Promozione per poi essere ripescata in Eccellenza, dove disputò altre 4 stagioni da squadra reietta, lontano dalla città, fino alla scomparsa definitiva alla fine dell’annata 1997-98. Anche in quel caso, il mantenimento dell’attività fu legato ai crediti esistenti nei confronti della Lega, mentre i tifosi biancoscudati erano impegnati a seguire l’As Messina prima e poi la Peloro, che incrociò l’Acr storica nel 1996, subendo l’unica sconfitta di un girone di ritorno interamente vittorioso, indispensabile per centrare la promozione in D ed iniziare la scalata verso i vertici del calcio italiano. Nei prossimi giorni, si vedrà se i tifosi giallorossi assisteranno all’ennesimo deja-vu di una storia tra le più tormentate del panorama calcistico italiano

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 02 agosto 2017 alle 08:30
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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