C’era una volta il professore Franco Scoglio, con i suoi giocatori tripallici, attributo essenziale per essere presi in considerazione dal tecnico eoliano ai tempi in cui insegnava calcio al Genoa. Cristiano Lucarelli, per vincere a Lecce, ha preteso una dotazione ulteriore dai suoi uomini e le “quattro palle” mostrate in Salento dal Messina secondo il tecnico livornese, fruttano tre punti fondamentali per poter concretizzare la salvezza senza passare dai play out. Tutti i 14 elementi impegnati al “Via del Mare” superano la sufficienza, ma una menzione particolare la meritano Da Silva ed Anastasi, i due prestiti giunti a Gennaio dai rivali rosso-azzurri, a conferma che, a volte, il calcio è davvero strano.

Ecco le nostre pagelle:

Berardi 6,5 – Ha un riflesso felino al 41’ sul tiro radente di Costa Ferreira, che è il segnale della sua capacità di risorgere dopo la prestazione pessima dell’ultimo turno. L’ennesima resurrezione della sua esperienza messinese, contrassegnata da momenti complicatissimi, ma anche da una grande forza mentale.

Grifoni 6,5 – Attento sulle incursioni salentine nel primo tempo, pronto nelle rarissime occasioni in cui viene coinvolto in fase offensiva, sempre concentrato negli attacchi poco ordinati portati dal Lecce nel finale.

Rea 7 – La sua presenza in campo si sente sia sul piano fisico che, soprattutto, come leader e punto di riferimento per i compagni. Preciso e cattivo al punto giusto nei contrasti, macchia una prestazione quasi perfetta con il cartellino giallo preso nel recupero, che lo costringerà al forfait contro il Cosenza.

Maccarrone 6,5 – Contro uno dei reparti offensivi migliori del girone, non perde mai la testa, contribuisce mettendoci il fisico e la grinta a mantenere inviolata la propria rete, premessa indispensabile per portare a casa il risultato

De Vito 6,5 – Gli avversari preferiscono attaccare sulla fascia di sua competenza, specialmente nella ripresa, ma il numero 3 biancoscudato concede poco, chiudendo gli spazi senza fronzoli e ricorrendo alle maniere spicce quando serve.

Da Silva 7,5  – Un pilastro del centrocampo, capace di tenere palla quando serve a far respirare la squadra, a creare gioco e perfino a provare l’inserimento. Due tiri non proprio irresistibili nel primo tempo e tanta legna nella ripresa.

Musacci 7 – Finalmente, gioca 97 minuti al suo livello, mantenendo la posizione di schermo davanti alla difesa, essenziale per dare equilibrio al meccanismo tattico elaborato per questa gara di puro sacrificio. Lucarelli, in sala stampa, lo cita come esempio positivo dell’atteggiamento tenuto dal gruppo dopo la debacle di domenica scorsa.

Sanseverino 6,5 – Dà l’impressione di essere più lucido rispetto alle ultime, deludenti, prestazioni, fino all’assist confezionato per il gol di Anastasi. Al 71’ , Lucarelli, lo sostituisce con Bruno (6), per alzare la linea Maginot davanti alla propria area, e l’ex crotonese non lo delude.

Ciccone 6,5 – Meno appariscente del solito, impegna comunque Agostinone, costringendolo a restare nella propria metà campo, senza poter dare sbocco alla manovra leccese. Sfiancato, è il primo a lasciare il campo tra i biancoscudati al 59’, per dare spazio a Foresta (6,5), determinante per creare densità nella zona mediana del campo e togliere ossigeno agli avversari, recuperando la solita quantità industriale di palloni.

Anastasi 7,5 – E’ lui l’ “hombre del partido”, recuperato a tempo di record per l’impegno del “Via del Mare”, che dimostra quanto sia importante per dare spessore e peso ad una squadra carente proprio di queste caratteristiche. Il gol decisivo è un concentrato di cattiveria, rapacità ed opportunismo.

Milinkovic 6,5 – I primi 45’ sono una alternanza di ottime cose, come la progressione del 38’, conclusa da un passaggio non sfruttato dai compagni, e un paio di occasioni in cui dimentica la palla in prossimità dell’area leccese. Al 66’, nel momento che sposta l’inerzia della gara, va via a due avversari, giunge quasi sul fondo, alza la testa e pesca Sanseverino al limite, creando le premesse per la vittoria. All’82’ gli subentra Capua (6), pronto a dare il proprio contributo alla causa negli ultimi 13 minuti di gioco.

Cristiano Lucarelli 7 – Lavora per tutta la settimana in modo perfetto “sul fegato e sullo stomaco” dei suoi ragazzi, come dichiara a fine gara, confezionando la gara perfetta al momento giusto. Adesso, sarà atteso alla prova forse più ardua di questa sua avventura in riva allo Stretto: chiudere la pratica, tirandosi fuori dalla palude dei play out. Il suo appello al popolo giallorosso per essere presente domenica in massa al S.Filippo merita sicuramente di essere ascoltato.

LECCE : Perrucchini 6; Lepore 5,5, Ciancio 5,5, Drudi 5,5 (dal 73’ Vitofrancesco sv), Agostinone 5; Tsonev 5, Arrigoni 5, Costa Ferreira 6 (dal 76’ Maimone sv); Pacilli 6 (dal 62’ Caturano sv), Marconi 6, Torromino 6 Allenatore: Sergio Di Corcia 5,5

Arbitro: Giampaolo Mantelli di Brescia 6

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 24 aprile 2017 alle 09:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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