Campione d’inverno con una giornata di anticipo, il Città di Sant’Agata di Pasquale Ferrara è reduce dall’importante (quanto difficile) successo esterno per 3-1 sul Pistunina. Una gara, disputata in un Celeste davvero ai limiti della praticabilità, che ha lasciato polemiche per un arbitraggio discutibile, ma che ha sancito la maturità di una matricola terribile e ambiziosa come quella santagatese: “Abbiamo costruito tanto - afferma Ferrara - preso due traverse e sullo 0-0 c’era un rigore per noi per un fallo almeno un metro dentro l’area su Mincica che l’arbitro ha fatto diventare una punizione dal limite. Dall’altro lato, invece, il loro rigore nasce da un fallo a centrocampo su Franchina che lo stesso arbitro ha detto potesse starci. Gli episodi alla fine si equilibrano, ma sul piano del gioco loro hanno fatto solo un tiro in porta. Se noi siamo la capolista un motivo ci sarà e peraltro abbiamo giocato in un campo improponibile: il nostro è in terra battuta, sempre livellato e rastrellato che sembra in erba. Qui prima ci ha giocato il settore giovanile del Messina e per una squadra come la nostra che fa del gioco e della tecnica i suoi punti di forza è normale aver avito qualche difficoltà”.

Dopo il vantaggio siglato da Casella allo scadere del primo tempo, nella ripresa il pari di Mincica su rigore dà il via alla rimonta confezionata da un super Ninni Carrello, subentrato dalla panchina e all’esordio stagionale con il Città di Sant’Agata: “L’abbiamo preso perché abbiamo qualche problema con gli juniores - prosegue Ferrera - ci abbiamo creduto e siamo rimasti all’interno del nostro budget. L’anno scorso l’ho visto qualche volta, mi è piaciuto e qui si è integrato con la testa giusta. Siamo in un momento in cui dobbiamo rifiatare, Jack Bontempo ha un problema al flessore e ha esordito Addamo e poi ho qualche difficoltà con gli juniores, ma la squadra ha grande cattiveria e crede ciecamente nel lavoro che fa. Alla fine la classifica rispecchia in pieno i nostri sacrifici”.

Il pari dell’Acireale in casa del Città di Scordia ha permesso agli uomini di Ferrara di volare a +5 sul secondo posto, occupato in condomino da acesi e Pedara San Pio X: “Noi ci vogliamo sedere al tavolo delle grandi - ammette il tecnico santagatese - non so come, ma ci vogliamo stare! Fin qui siamo la squadra più costante, subiamo poco e costruiamo tantissimo, ma le corazzate sono tante come Acireale, Palazzolo e Pedara San Pio X che si sono potenziate: adesso ci sarà un mercato folle, ma noi non ci nascondiamo e sarà il destino a dirci cosa sarà del nostro futuro. Non dimentico neanche il Città di Scordia che rappresenta una piazza importante e, nonostante abbia ceduto qualcuno, ha preso uomini di valore e crede fortemente nei playoff. Alla fine saranno gli scontri diretti a fare la differenza, sia in alto che in basso”.

E a proposito di playout, Ferrara fa anche i complimenti a un Pistunina che ha dovuto ricostruire tanto in sede di mercato alla ricerca della salvezza e di una dimensione precisa: “Non li ho mai visti giocare così - conclude - tanto che con il Milazzo sembravano scapoli e ammogliati! Contro di noi si sono difesi con cattiveria, rabbia e ferocia, come giusto che sia per una squadra che lotta per la salvezza: per questo faccio i complimenti al Pistunina, perché non è facile fare calcio in queste condizioni e, pensando alla situazione del Celeste, con tante piccole dispersioni di energia che a lungo andare si pagano. Credo che alla fine loro e il Rocca si contenderanno la salvezza ai playout, mi sembra difficile che altre vengano risucchiate”.

Sezione: Eccellenza / Data: Mer 14 dicembre 2016 alle 11:02
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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