La diffamazione viene punita, anche per il tramite dei social network. E' una sentenza destinata a fare giurisprudenza quella emessa dal giudice del Tribunale di Patti, Rita Sergi, che ha condannato al pagamento di una pena in denaro di 600 euro (pena sospesa) oltre spese legali, un calciatore dell'Asd Città di Sant'Agata che nella stagione sportiva 2013/2014 diffamò il giornalista Gino Pappalardo, corrispondente del Giornale di Sicilia e collaboratore di Messina nel pallone. L'atleta del club nebroideo apostrofò Pappalardo come “grande giornalaio”, una frase ritenuta «fortemente diffamante e lesiva» delle qualità professionali del nostro collega (difeso dall'avvocato Maurizio Morabito) che all'epoca pubblico la cronaca di una partita sulla testata “Nuova Italia”. Un ingiuria aggravata dalla diffusione tramite Facebook. L'articolo è stato invece giudicato come «veritiero, continente e di interesse pubblico».

Entro novanta giorni verranno depositate le motivazioni, non si esclude che Pappalardo possa chiedere il risarcimento in sede civile, mentre la controparte ha già fatto sapere che presenterà appello.

Sezione: Fuori Campo / Data: Mar 28 novembre 2017 alle 00:58
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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