Domenica dovrò mettere da parte i sentimenti, perché vogliamo vincere: sapete il rapporto che mi lega alla Juve Stabia, ma siamo in una situazione delicata e non ci sarà spazio per altro. Dopo il derby abbiamo affrontato formazioni forti, sbagliando solo la gara di Matera, ma la squadra c’è, è viva anche se si dice che siamo scarsi e senza palle. Posso assicurare che non è così, perché vivo lo spogliatoio e so come ci alleniamo. Manca poco per riprendere il cammino salvezza”. Parole da leader e capitano vero per Giorgio Corona nell’antivigilia della partita con la Juve Stabia. Una gara che non può essere come tutte le altre per il totem del Messina, che al momento deve solo pensare alla salvezza della sua squadra: “Non so quanti punti servano per evitare i playout - dice - noi dobbiamo pensare sempre a vincere e inizieremo a farlo già da domenica. Il nostro campionato comincia adesso: dopo c’è la trasferta di Lamezia e poi quattro scontri diretti che dobbiamo necessariamente fare nostri. Saranno 4/5 partite fondamentali, ma iniziamo a fare risultato con la Juve Stabia, perché abbiamo dimostrato che possiamo far bene anche contro le grandi, mentre abbiamo perso tanti punti per errori nostri, per dei limiti che abbiamo. In questo momento servono compattezza e unione: il Messina si deve salvare e se siamo tutti messinesi, dobbiamo remare dalla stessa parte. Avremmo meritato qualche punto in più, ma purtroppo siamo quint’ultimi e dobbiamo fare di tutto per uscire da questa situazione per quanto sia difficile”.

Terza forza del campionato, nonostante stia vivendo un periodo di leggero appannamento (tre pareggi e una vittoria nelle ultime quattro gare), la Juve Stabia è senza dubbio una delle migliori formazioni di questo torneo: “Dobbiamo fare la partita - consiglia Corona - loro giocano bene a calcio,  sono gli unici che ci hanno messo in grossa difficoltà fuori casa e all’andata meritavano di vincere. Giocheremo a viso aperto, con cattiveria e aggressività. Moduli? Il mio pensiero non conta niente, dobbiamo sentire solamente il mister. Se Grassadonia dice una cosa e noi ne facciamo un’altra, allora retrocediamo. Penso che a Lecce abbiamo fatto un’ottima partita, abbiamo tirato poco in porta, ma c’è stato un buon approccio e una buona reazione. Abbiamo pagato degli errori individuali, ma la squadra c’è ed è viva. Spiridonovic? Ha fatto bene anche se ha delle difficoltà perché non parla bene l’italiano e deve migliorare tatticamente. Lunedì eravamo dispiaciuti, siamo arrivati alle 6 del mattino, ma martedì abbiamo deciso fare allenamento, perché dobbiamo stare uniti e compatti. Poi se più gente la pensa come noi è meglio per tutti: chi non se la sente può farsi da parte. Nell’ultimo mese ci sono state tante chiacchiere che fanno solo male al Messina, ci conviviamo e andiamo avanti lo stesso per la nostra strada”.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 27 febbraio 2015 alle 10:01
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
vedi letture
Print