Ti aspetti un Giacomo Modica rilassato dopo la vittoria ottenuta dal suo Messina in una tappa fondamentale per raggiungere l'obiettivo salvezza, e, invece, il tecnico biancoscudato si lascia andare a uno sfogo sulle difficoltà incontrate durante la stagione: "Non è ancora salvezza, ma, innanzitutto, devo elogiare questa squadra che ha risposto alla grande dopo le critiche seguite alla sconfitta di Castellammare, con una prova di maturità. Oggi, non voglio esagerare, ma poteva finire 7-1 per noi se avessimo sfruttato tutte le occasioni create, pur dovendo superare le solite criticità e, stavolta, non mi interessa parlare degli arbitri. Questa squadra poteva essere messa in condizione di lavorare bene, ottenendo risultati ancora migliori di quelli raggiunti fino a oggi, ma mi sembra che, a Messina, attorno alla squadra, regna sempre un ambiente tetro e dinamiche che portano soltanto negatività." 
Modica non si ferma e aggiunge particolari: "Anche stamattina, se non arriva Fernando Cammarata (ndr il team manager) ad accendere la caldaia, eravamo con acqua fredda, quindi questo gruppo deve essere esaltato per valori che non ci sono stati a Messina negli ultimi anni, perchè ci sono momenti in cui si riempie il recipiente e non è giusto. Abbiamo superato tantissime difficoltà in questa stagione, sono onorato di avere allenato questo gruppo, in cui ho vissuto più cose belle che negative, come, in questo ultimo caso, le 5 sconfitte consecutive, e, nel futuro, devono cambiare tante cose affinchè possa continuare a restare qui, dove mi trovo benissimo ed è la mia seconda casa. Ad iniziare dall'amministrazione comunale che ci deve dare un campo di allenamento disponibile, non possiamo girovagare come gli zingari da un impianto all'altro. Il calcio a Messina deve tornare ad essere una componente importante, come era 38 anni fa, adesso la priorità per qualcuno sono i concerti, per cui probabilmente dovremo aspettare prima di riavere disponibile il nostro stadio, ad esempio. Ma non è solo questo aspetto che non mi fa pensare al futuro, io non chiudo la porta a nessuno, in questo momento penso solo al presente, nello stesso tempo deve essere chiaro che io non elemosino nessun contratto, ci tengo solo a ribadire che per fare calcio qui ci vogliono serietà, competenze e amore per il Messina. Infine, qualche scemo da tastiera dice che io non sarei allenatore adatto alla serie C, ma voglio vedere chi è riuscito, qui, ad arrivare con 39 punti a 9 giornate dalla fine e poi ne parliamo. Poi, vedremo quello che succederà, se ci saranno altri al posto mio, sarà compito loro fare di meglio."
Pur essendo complicato, Modica torna su quanto successo in campo, soprattutto il segnale positivo dato dalla squadra dopo la sconfitta di Castellammare di Stabia: "Domenica scorsa non potevo sostituire tutti, gli esterni disponibili oggi erano questi che ho messo in formazione ed ho portato in panchina solo Lia e Ortisi per numero. Questo per dare risposta a chi ha criticato determinate scelte. Poi, tornando alla partita con la Juve Stabia, non è stata dignitosa, ma può capitare, io posso solo dire grazie a tutti coloro i quali sono stati chiamati in causa, come Pacciardi che magari avrà fatto anche qualche errore, ma è uno di quelli che si fanno gli antidolorifici e danno tutto fin quando l'arbitro fischia la fine."
Le ultime parole sono per il derby al "Massimino" in programma domenica prossima: "I tifosi hanno ragione a pensare al Catania, un derby affascinante contro una squadra forte, e se dovessimo avere la fortuna di fare qualcosa di importante, saremmo felicissimi"

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 07 aprile 2024 alle 22:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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