Il carisma di Cristiano Lucarelli, uomo sanguigno ma dagli innegabili valori morali, sta rigenerando una squadra allo sbando, vittima dell’insipienza di una società improvvisata. La sonora sconfitta di Foggia, nella quale il Messina ha mostrato una vitalità insperata nonostante i gol subiti, ha ridato qualche speranza all’ambiente, ancora incredulo per la vittoria contro la Juve Stabia.

All’orizzonte, però, si profila la classica sfida da non fallire: sabato pomeriggio, infatti, sarà il Catanzaro a scendere in campo al San Filippo, per quella che sarà un match fondamentale in chiave salvezza. I calabresi, dopo l’inaspettata vittoria di Pagani, si trovano al quintultimo posto, solamente tre punti più in basso dei peloritani. Una sfida che, per le varie vicissitudini che hanno colpito le due compagini, appare assolutamente ridimensionata ma, Messina-Catanzaro, rimane sempre una delle sfide più sentite del meridione, giocata da due squadre blasonate, che si sfidano da più di ottant’anni.

I siciliani hanno spesso fatto valere il fattore campo, accaparrandosi gran parte delle sfide giocate sulle sponde del Peloro. Il borsino delle sfide tra Messina Catanzaro, infatti, pende nettamente a favore dei padroni di casa, che vantano ben 13 vittorie peloritane in confronto alle 2 calabresi, oltre ai 7 pareggi che completano un totale di 22 incontri, I biancoscudati, però, non vincono in casa da ben 18 anni, facendo riferimento alle sole gare di campionato (il Messina, infatti, conquistò l'intera posta in palio nella sfida di Coppa Italia del 2013).

Il primo scontro tra due compagini rappresentanti i capoluoghi giallorossi risale alla Prima Divisione 1930-31. Circa 85 anni fa, infatti, furono i padroni di casa ad imporsi, grazie ad un sonante 5-1, che rimane, ad oggi, il più largo risultato inflitto dal Messina al Catanzaro (venne replicato, però, nella stagione 1961-62). Nella stagione 1936-37 le due squadre si scontrarono per la prima volta in serie B: portavano nomi differenti dagli attuali, ovvero A.C. Messina e Catanzarese, e fecero registrare un risultato non consueto. La Catanzarese, infatti, violò il Celeste grazie ad un rocambolesco 2-3. Dopo tre vittorie del Messina nella serie C dei primi anni del dopoguerra, le due squadre giallorosse si scontrarono quasi sempre in serie cadetta, se si eccettua la vittoria peloritana fatta registrare nella serie C/1 1984-85, firmata da Totò Schillaci.

Dopo il fallimento dell’ACR di MassiminoMessina Catanzaro si ritrovarono nella serie C/2 1998-99, quando i peloritani dovettero cedere le armi agli ospiti, capaci di violare per la seconda volta nella storia il Celeste, grazie ad una rete allo scadere firmata da Marsich, che fissò il risultato sull’1-2. L’anno successivo, invece, un Messina già matematicamente promosso in terza serie, impattò contro i calabresi sull’1-1, in seguito alle marcature di Del Nevo e Kamarà. Anche gli ultimi due precedente, giocati nel novembre 2014 e nel marzo scorso, terminarono sul risultato di 1-1. Nel primo caso, il Messina, passato in vantaggio grazie ad un rigore di Stefani, si fece raggiungere al 92’ da una rete di Giubrone, lasciato colpevolmente solo dalla difesa di Grassadonia. Nell’ultimo confronto, invece, una marcatura di Olivera portò in vantaggio i calabresi al 59’, raggiunti tre minuti più tardi dalla marcatura di Diogo Tavares.

L’ultima vittoria del Messina, quindi, risale alla serie cadetta 1989-90: in quel caso, i peloritani si imposero per 1-0, grazie alla rete siglata dal difensore Da Mommio. I biancoscudati, pertanto, si ritrovano davanti ad un tabù da sfatare: il Catanzaro non viene sconfitto sullo Stretto da ben 18 anni. Non è più il caso di aspettare.

CATANZARO - LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1929 (Rifondata nel 2006 e nel 2011)

MIGLIOR RISULTATO: 7° posto in Serie A (1980/81 e 1981/82)

CLASSIFICA ATTUALE: 16° posto con 21 punti

SERIE UTILE: 1 vittoria e 5 pareggi tra la XVII e la XXII

CAPOCANNONIERE: Zanini (6 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Gio 09 febbraio 2017 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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