Ennesimo terremoto tecnico in casa Messina. Dopo la mortificante sconfitta casalinga contro l'AcirealePietro Infantino è stato sollevato dall'incarico di allenatore, per il quale era stato scelto meno di due mesi fa. E mentre Peppe Raffaele, trainer d'agosto, raccoglie risultati a Potenza, sulla panchina del Messina sederà Oberdan Biagioni, vecchia bandiera di Foggia, Cosenza e Fidelis Andria.

Il nuovo mister biancoscudato, che prende il nome di battesimo dal primo martire dell'irredentismo italiano, troverà uno dei peggiori avversari possibili alla sua partita d'esordio. Il nuovo corso peloritano, infatti, partirà da Torre del Greco, contro la Turris di Fabiano. I “corallini”, oltre ad aver sempre vinto nelle partite casalinghe in questa stagione, rappresentano una storica bestia nera per il Messina.

Negli undici precedenti giocati al Liguori, infatti, le società che hanno rappresentato il capoluogo peloritano hanno vinto una sola volta, contro le cinque vittorie campane. A completare la deprimente statistica anche cinque pareggi, di cui due a reti bianche.

La storia tra Messina e Turris inizia nella stagione di serie C 1946-47: nel mastodontico torneo post-bellico, le due squadre si incrociarono nel girone finale interregionale. I campani, che sfiorarono la promozione in B, s'imposero per 2-0, grazie alle reti di Tricoli e Carrubbi. La musica non cambiò nei quattro precedenti giocati negli anni '70: il Messina, infatti, venne sconfitto per quattro volte su quattro, nei quali rimediò anche uno scottante 3-0 (serie C 1976/77).

Per trovare un risultato positivo bisogna giungere alla stagione di serie C/2 1981/82, quando i giallorossi riuscirono a strappare un sofferto 0-0. Anche nella stagione successiva, al termine della quale i biancoscudati di Ballarò in C/1 conquistarono la promozione, i peloritani riuscirono a tornare imbattuti dal Liguori: l'1-1 finale, firmato da Orlando e Colaprete, rappresentò un punto fondamentale per il ritorno in terza serie.

Dopo quasi un ventennio di assenza, Turris e Messina si ritrovarono nella serie C/2 1998/99. A rappresentare il centro peloritano, naturalmente, c'era l'FC Messina del compianto Cav. Aliotta, lanciato verso l'empireo del calcio italiano. Anche in quel caso, però, i padroni di casa riuscirono a fermare la corsa dei biancoscudati, che non andarono oltre lo 0-0. Al termine di quella stagione, i sogni dei tifosi giallorossi si fermeranno contro il Benevento, che s'impose nella finale play-off giocata al Via del Mare di Lecce. Il penultimo precedente, però, regalò al Messina l'unica vittoria della serie: grazie ad una rete di Enrico Buonocore, siglata al 55', i giallorossi riuscirono a violare l'impianto di Torre del Greco per la prima e unica volta nella loro storia.

Quel che successe dopo, naturalmente, è storia nota: il Messina dei Franza riuscì a frantumare record su record, arrivando addirittura a raggiungere il settimo posto in serie A. Dopo il nuovo, tragico, fallimento, un nuovo (e deprimente) Messina incontrò la Turris il 23 gennaio del 2011, in quella che, al momento, è l'ultima sfida tra le due compagini: in quell'occasione, siciliani e campani impattarono sul risultato di 2-2.

Una sfida difficile, importante ed estremamente delicata per il nuovo mister giallorosso, che dovrà affidarsi a quel nome così importante per trovare le giuste motivazioni per riportare questo Messina sulla giusta rotta.

TURRIS – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1944 (Rifondata nel 2003, 2012 e 2014)

MIGLIOR RISULTATO: 3° posto in serie C (1972-73)

POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 12° posto con 5 punti

CAPOCANNONIERE: Longo e Celiento (2 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Ven 19 ottobre 2018 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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