Finisce con i calciatori del Catanzaro che festeggiano sotto il settore ospiti una vittoria valida per il morale, dopo la sconfitta contro il Bari, che ha chiuso le possibilità di raggiungere il primo posto, ma adesso consente ai calabresi di mantenere il secondo posto sulle inseguitrici piuttosto timide. Il Messina ha messo in campo agonismo, una buona fase offensiva, ma le solite, imperdonabili, topiche del reparto arretrato, fatali contro una squadra con le qualità delle aquile. Adesso c’è la trasferta di Avellino, altra tappa di un finale di campionato nel quale i biancoscudati sembrano volersi complicare la vita, dopo un mese di febbraio che aveva illuso sulla salvezza diretta.
PRE PARTITA -Dopo due sconfitte consecutive, il Messina torna in casa per affrontare un avversario con lo stesso ruolino di marcia negli ultimi 180’, ma di caratura nettamente superiore, visto che il Catanzaro occupa la seconda posizione in graduatoria ed ha uno degli organici più importanti dell’intera terza serie nazionale.
Raciti inserisce alcune importanti novità nello schieramento iniziale rispetto alla sconfitta di Campobasso. In porta resta Lewandoski, ed è confermata la linea difensiva composta da Trasciani, Celic, Carillo e Fazzi. Rizzo torna dal 1’ a comporre con Damian e Fofana il centrocampo, mentre in attacco Busatto e Goncalves si riprendono la maglia da titolare assieme a Statella sulla destra.
Il Catanzaro, così come anticipato da Vivarini alla vigilia del match, opera diversi cambi rispetto alle ultime prove dei calabresi, senza rinunciare al 3-5-2 suo marchio di fabbrica. Nocchi tra i pali, trio difensivo Scognamillo, Maldonado, Gatti, a centrocampo Bjarkason, Maldonado, Verna, Vandeputte, con Carlini libero di svariare alle spalle delle due punte Biasci e Iemmello (prima partita per lui da titolare con le Aquile).
LA CRONACA
PRIMO TEMPO- Dopo appena 1’, Damian conquista palla, supera la linea di metà campo e poi, arrivato al limite, libera il destro a giro, impegnando subito Nocchi alla deviazione in corner. E’ il Messina a premere per conquistare palla, costruendo un’altra occasione ancora con il suo numero 10, stavolta di sinistro, sempre dal limite, ma la conclusione è alta di poco. Contestazione del Catanzaro al 12’ quando Iemmello entra in area, prova a saltare Carillo, tocco che sembra di braccio del difensore peloritano, ma l’arbitro fa ampi cenni di proseguire l’azione, tra l’altro essendo in ottima posizione per giudicare. Giallorossi di casa che rischiano su un corner toccato di testa da Fazio al 14’, ma, sul ribaltamento di fronte, passano in vantaggio, grazie ad un pallone recuperato da Trasciani su rilancio lungo di Nocchi, Statella, controlla, serve Fofana, bravissimo ad entrare in area da destra, saltare Verna e battere Nocchi con un sinistro rasoterra incrociato. Vantaggio meritato per l’approccio combattivo e concreto dato alla gara dagli uomini di Raciti. Biancoscudati che continuano a giocare con buona lena, ma il Catanzaro può sempre creare problemi, come al 23’ quando Carlini viene pescato solo in piena area, sbaglia il controllo, recupera palla e poi spreca malamente l’ottima occasione per il pareggio. L’1-1 è rimandato di 12’, perché, dopo una fase di gioco in cui il Messina sembrava controllare la situazione, le primedonne in maglia bianca decidono di confezionare una azione semplice ma efficace, con Vandeputte a sinistra del fronte di attacco che mette al centro, dove Iemmello, appostato al limite dell’area piccola schiaccia di testa senza sforzo, pur con la marcatura di Carillo, mettendo alle spalle di Lewandoski. Prima ammonizione della gara per il catanzarese Gatti che, al 40’, prima perde palla su Fofana e poi stende l’ivoriano, che stava per puntare l’area avversaria. Duplice fischio dopo un minuto di recupero per chiudere una prima parte di gara nella quale i padroni di casa hanno giocato alla pari contro una delle corazzate del campionato, meritando qualcosa in più del pareggio.
SECONDO TEMPO -Nessun cambio nell’intervallo ed è già una notizia, soprattutto per il tecnico del Messina, che, quasi in tutte le gare della sua gestione ha usufruito dello slot libero per i cambi tra primo e secondo tempo. Inizio con gli ospiti che premono alla ricerca del vantaggio, a ritmi lentissimi, ma ciò basta per passare in vantaggio, visto che, al 49’, un lungo giro palla porta al cross Bjarkason da destra, palla respinta da Carillo che poi lascia spazio a Vandeputte, rovesciata al centro, dove Carlini si fa beffe delle belle statuine in maglia rossa, tocca di testa e porta in vantaggio i suoi. Gli uomini di Raciti accusano il colpo, Biasci al 53’, percepisce il momento, punta Celic, entra in area e colpisce la traversa. Ammonizione per Rizzo al 52, innervosito per l’andamento del match. Al 55’, ecco il consueto triplo cambio per Raciti, con Damian, Statella e Busatto sostituiti da Piovaccari, Adorante e Russo, con l’ex Ternana palesemente contrariato per la decisione del tecnico. Fofana finisce nel registro dei cattivi al 61’ per un fallo su Vandeputte, rapido nel rubargli palla. Vivarini utilizza al 65’ il suo primo spazio per i cambi inserendo Cianci per Iemmello e Bayeye al posto di Bjarkason. Ammonizione per Fazzi al 66’, reo di un intervento falloso su Carlini nei pressi della linea di metà campo. Il Messina prova a mettere pressione agli avversari, soprattutto con Piovaccari che si batte come un leone alla ricerca della conclusione, anche sporca, per creare problemi a Nocchi, senza risultato. Raciti le prova tutte e, al 71’ inserisce Catania per Fazzi, spostando Goncalves sulla linea arretrata. Molti cross prodotti dalle fasce in questa fase della gara dai giallorossi di casa, ma la difesa del Catanzaro chiude con attenzione. Escono, al 73’, Carlini, il migliore in campo, e Maldonado per Bombagi e Welbeck. Un minuto dopo, colpo di testa di Piovaccari su cross di Russo dal fondo, ma Nocchi para a terra anticipando Adorante. Gol annullato al 78’ per fuorigioco a Vandeputte, dopo una incursione sulla sinistra inarrestabile del belga in piena area messinese. Gara molto spezzettata, con le aquile che sembrano amministrare il risultato utilizzando esperienza e doti tecniche, oltre che una linea difensiva molto bene impostata tatticamente e fisicamente. Lampo improvviso del Messina, che, all’83’, raggiunge il pareggio su un pallone recuperato da Fofana, palla in corridoio per Russo, cross sul palo più lontano, dove Piovaccari prova la sforbiciata, sbucciando la sfera, Adorante in agguato tocca, battendo Nocchi. Spingono ancora i padroni di casa, mettendo in difficoltà gli avversari con un pressing deciso, anche se non riesce a concludere pericolosamente, e, all’88’, subiscono un gol a difesa schierata su rilancio del portiere Nocchi per un fallo di confusione in area catanzarese. Palla per Bombagi che tocca in profondità per Biasci, il quale anticipa un pigro Trasciani e appoggia alle spalle di Lewandoski per il beffardo nuovo vantaggio calabrese. Il signor Maranesi non vede fallo su Russo al 94’ in piena area del Catanzaro e poi fischia l’ennesimo fallo a favore della difesa. Finisce allo scadere del quinto minuto di recupero, con i tre punti che vanno al Catanzaro ed il Messina che può solo recriminare per i clamorosi errori difensivi.
IL TABELLINO
MESSINA- CATANZARO 2-3
Marcatori:15’ Fofana (M), 35’ Iemmello ( C ), 49’ Carlini ( C ), 83’ Adorante (M), 88’ Biasci ( C )
MESSINA (4-3-3): Lewandoski; Trasciani, Celic, Carillo, Fazzi (dal 71’ Catania); Fofana, Damian (dal 55’ , Piovaccari), Rizzo; Statella (dal 55’ Russo), Busatto (dal 55’ Adorante), Goncalves. In panchina: Caruso, Rondinella, Camilleri, Angileri, Konate, Catania, Marginean, Simonetti, Balde. Allenatore: Ezio Raciti.
CATANZARO (3-5-2): Nocchi; Scognamillo, Maldonado (dal 73’ Welbeck), Gatti; Bjarkason (dal 65’ Bayeye), Maldonado, Verna, Carlini (dal 73’ Bombagi), Vandeputte; Biasci; Iemmello (dal 65’ Cianci). In panchina: Romagnoli, Tentardini, De Santis, Vazquez, Cinelli, Sounas, Rolando. Allenatore: Vincenzo Vivarini
Arbitro: Valerio Maranesi di Ciampino
Assistenti: Giacomo Pompei Poentini di Pesaro e Maicol Ferrari di Rovereto
Quarto ufficiale: Mattia Ubaldi di Roma 1
Ammoniti: 40’ Gatti ( C ), 53’ Rizzo (M), 61’ Fofana ( M), 66’ Fazzi ( M), 73’ Carillo (M)
Corner: 5-4
Recupero: 1’ e 5’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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