Il Messina perde 1-0 a Foggia nel ritorno del playout e retrocede in Serie D. Un epilogo amarissimo per il gruppo biancoscudato che allo Zaccheria va sotto al 18’ per la rete dell’ex Emmausso e poi è incapace di abbozzare una reazione degna di nota, fino al 70’ quando arrivano i due episodi che potrebbero cambiare radicalmente la partita: il Var annulla il raddoppio di Mazzocco per fuorigioco e poi assegna il rigore per fallo di Parodi su De Sena. Dal dischetto, però, Perina para la conclusione di Luciani e di fatto la partita finisce qui, con il Messina che lascia il professionismo dopo quattro travagliate annate e nel modo peggiore possibile, sbagliando le due partite più importanti della stagione dopo la lunga rincorsa compiuta negli ultimi mesi.
Prepartita: Una sola variazione nell’undici iniziale del Messina: fuori Haveri, Garofalo scivola da terzino sinistro, e dentro Chiarella nel tridente offensivo. Per lui fin qui cinque spezzoni di partita e 28 minuti giocati. Tutto confermato per il resto, con Krapikas tra i pali, Lia, Gelli e Dumbravanu in difesa; Petrucci, Buchel e Crimi in mezzo al campo; Tordini e Luciani in attacco.
La cronaca
Primo tempo: Subito ammonito Chiarella, dopo appena sette minuti, per un intervento in scivolata su Zunno che gli aveva rubato palla. Al 14’ la prima emozione della gara, dopo tanti errori individuali: palla in verticale per Emmausso che scatta sul filo del fuorigioco, entra in area e calcia, ma Gelli lo chiude in calcio d’angolo. Il Foggia cresce, il Messina continua a sbagliare e al 18’ arriva il vantaggio dei pugliesi: palla radente di Zunno, Emmausso controlla, si gira con il mancino e indovina il diagonale vincente. Peloritani completamente fuori partita, Luciani perde tutti i duelli con i difensori di casa, Chiarella è evanescente, Tordini è timido e anche l’impostazione latita. E al 29’ la nuova palla gol capita ancora al Foggia, cross basso di Gala e girata di prima intenzione di Sarr respinta da Krapikas. Ne hanno di più i rossoneri, come al 35’, quando in tre si fiondano su Buchel e gli rubano palla, con l’azione sviluppata da Emmausso, ma chiusa da un sinistro di Sarr che Krapikas blocca dopo una deviazione. Il Foggia chiude il primo tempo in attacco, il Messina “vince” solo tra gli ammoniti con i gialli comminati, dopo Chiarella, anche a Gelli e Luciani. Il Foggia merita, ma non convince la direzione di gara del signor Calzavara (il talismano dei pugliesi), troppo permissivo con le provocazioni dei vari Gala e, soprattutto, Emmausso.
Secondo tempo: Il Messina prova a scuotersi e lo fa con l’ingresso in campo sin dall’avvio della ripresa di Dell’Aquila e De Sena per Chiarella e Petrucci. Si gioca poco, l’arbitro tollera le numerose perdite di tempo dei foggiani, come i lenti rinvii di Perina e i crampi di Salines al 55’ che poco dopo piazza uno scatto poderoso per recuperare un cambio di gioco sballato di Zunno. Chance per il Messina proprio allo scoccare dell’ora di gioco: Crimi scodella un pallone sul secondo palo per Luciani, botta potente respinta da Perina, poi ci prova in acrobazia Tordini, ma la sua conclusione è rimpallata da Felicioli. Il calciatore del Messina si infortuna nello scontro ed è costretto a lasciare il campo in barella, dentro Vicario. Il Foggia risponde con Kiyine e Mazzocco e i due nuovi entrati costruiscono il raddoppio: botta dell’ex Chievo e rete del numero 4, dopo la respinta di Krapikas, annullata però per fuorigioco dopo l’intervento del Var. Partita che rischia la svolta in appena quattro minuti, ancora per merito della tecnologia: il signor Calzavara non si avvede di un fallo in area di Parodi su De Sena, ma, richiamato al monitor, concede la massima punizione. Sul dischetto si presenta Luciani (cinque su cinque in stagione dagli undici metri), ma la partita resta stregata per i peloritani perché Perina alza in corner la conclusione centrale e rasoterra dell’attaccante. Finisce qui la partita dell’ex Frosinone, da trascinatore a suon di gol ad autore dell'errore. Dentro Costantino. Dopo sette minuti di un tentativo confuso di forcing, Gatto manda in campo anche Pedicillo per Lia, ma il Messina non riuscirà più a creare pericoli dalle parti della porta foggiana. Vengono concessi otto minuti di recupero e nel primo di questi Zunno prova uno spunto personale, chiuso da una conclusione deviata in corner. Al 94’ Buchel imbuca per Garofalo che, ormai senza forze, tenta un’improvvida conclusione in precario equilibrio che finisce in curva. Tre minuti dopo rosso diretto a Costantino che rifila un colpo al volto di Parodi a palla lontana. Finisce così, nel modo più amaro possibile.
Foggia-Messina 1-0
Marcatori: 18’ pt Emmausso
Foggia (3-5-2): Perina; Dutu, Parodi, Felicioli; Salines (37’ st Camigliano), Gala (22’ st Kiyine), Pazienza, Tascone (22’ st Mazzocco), Zunno; Sarr, Emmausso (37’ st Orlando). Allenatore: Antonio Gentile. A disposizione: De Simone, Testa, Silvestro, Santaniello, Marzupio, La Porta, Da Riva, Touho, Brugognone, Spanò.
Messina (4-3-3): Krapikas; Lia (42’ st Pedicillo), Gelli, Dumbravanu, Garofalo; Petrucci (1’ st De Sena), Buchel, Crimi; Chiarella (1’ st Dell’Aquila), Luciani (34’ st Costantino), Tordini (18’ st Vicario). Allenatore: Antonio Gatto. A disposizione: Meli, Ingrosso, Gyamfi, Marino, Haveri, Mameli, Anzelmo, Morichelli.
Arbitro: Andrea Calzavara di Varese
Assistenti: Francesco Romano di Isernia e Matteo Taverna di Bergamo
Quarto ufficiale: Giuseppe Maria Manzo di Torre Annunziata
VAR: Marco Serra di Torino
AVAR: Antonio Di Reda di Molfetta
Ammoniti: Chiarella (M), Gelli (M), Luciani (M), Mazzocco (F), Emmausso (F), Kiyine (F)
Espulso al 52' st Costantino (M, rosso diretto)
Corner: 5-4 - Recupero: 3’ e 8’
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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