La crisi economica legata all’emergenza sanitaria post Covid-19 ha colpito anche il mondo dello sport e a risentirne sono soprattutto le cosiddette attività minori. Il Cus Unime aveva ripreso i propri lavori circa due mesi fa, programmando come di consueto la nuova stagione agonistica, ma si è trovato costretto a fare i conti con pesanti strascichi economici e con un ritorno alla normalità che fatica ancora ad arrivare, considerando restrizioni e accortezze da applicare. 

A farne le spese potrebbe essere la squadra di pallanuoto, ormai realtà radicata all’interno del panorama nazionale e protagonista negli ultimi due campionati di Serie A2. Da matricola, il Cus ha sfiorato l’ingresso nei playoff nella stagione 18/19, mentre nell’ultimo torneo, chiuso anzitempo causa Coronavirus, i ragazzi di Sergio Naccari si sono piazzati a metà classifica. In vista di un complessivo ridimensionamento della programmazione sportiva cussina e per garantire al meglio la pratica sportiva ai tanti associati, potrebbe essere assunta anche la drastica decisione di non iscrivere la squadra alla prossima Serie A2, tenendo comunque in vita l’attività giovanile. Una vetrina importante per l’intera città che rischia così di svanire, con i dirigenti del Cus Unime che già da qualche giorno hanno avviato dei sondaggi per trovare il sostegno economico da parte di alcuni imprenditori cittadini, anche se lo scenario attuale rischia di non consentire concrete strategie di supporto.

Le riserve del Cus saranno sciolte a breve, dopo aver vagliato ogni possibilità e nella speranza di non dover optare per una soluzione così poco gratificante non solo per il movimento universitario e per l’intero panorama sportivo messinese.

Sezione: Altri Sport / Data: Lun 13 luglio 2020 alle 10:46
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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