L’esonero dell’allenatore è, di per sé, uno dei momenti più delicati all’interno del mondo del calcio. Se molteplici possono essere le motivazioni, solo due sono gli esiti a cui una decisione del genere può portare: o il fallimento tecnico di un progetto sportivo o un netto cambio di rotta. In casa Fc Messina, all’alba dell’inizio del girone di ritorno, si è effettuato il terzo cambio in panchina in una stagione atipica legata fortemente all’andamento della pandemia Covid-19. Una situazione “straordinaria” specialmente per una società che ha posto, come obiettivo stagionale, la vittoria del campionato. Al nuovo cambio di guida tecnica, però, si sono aggiunte altre problematiche che con il calcio contano poco. Il polverone mediatico legato all’esonero di Pino Rigoli ha unito tutta l’Italia con la stampa sia cartacea che online a condannare la società del presidente Arena. Un vero e proprio tsunami che, in pochi giorni, poteva lasciare solo macerie alla vigilia di una delle trasferte più difficili dell’intero campionato. Mentre i social esplodevano su un argomento così “caldo, infatti, faceva ritorno in riva allo Stretto quel Massimo Costantino che aveva fatto nascere il nuovo corso Fc Messina.
Ad “uno di famiglia” il duro compito di guidare i giallorossi sul campo del San Luca. In questo contesto così caotico e senza certezze, Giuffrida e compagni erano chiamati a non sprofondare totalmente dopo la cocente sconfitta di Acireale. Ma, come il calcio ha sempre insegnato, il terreno di gioco è giudice supremo e la sfida del “Corrado Alvaro” ha mostrato quanto di bello questo sport possa offrire. In un momento di massima difficoltà è arrivata quella reazione inaspettata e impronosticabile alla vigilia. Quella pagina “storica” scritta dai giallorossi nell’espugnare un campo imbattuto dal lontano 2018. Una vittoria racchiusa, in maniera esemplare, dalle parole del capitano Giuffrida a fine partita: “Siamo pronti a fare la guerra sportiva contro di tutti, il gruppo non si tocca”.
Ecco l’essenza di questa squadra che ha saputo isolarsi da tutte le polemiche esterne per conquistare tre punti che valgono molto di più. Tutto questo certifica lo 0-1 con cui l'Fc Messina si è imposto sul campo del San Luca permettendo di accorciare dalla vetta. Una partita portata a casa meritatamente dagli uomini di Costantino che mettono in scena una prestazione perfetta e senza sbavature. Nonostante i quattro squalificati, la squadra non risente delle assenze subendo praticamente zero tiri nello specchio della porta. Mister Costantino conosce bene il gruppo storico e riparte da loro senza stravolgere nulla. Giuffrida dimostra che il suo dinamismo è fondamentale per far calare nella realtà della Serie D un talento come Ciccio Lodi. Allo stesso tempo l’imprevedibilità di Arena e Bianco sono necessari per supportare Caballero. Una squadra che si muove compatta e subisce poco l’aggressività degli avversari. Mister Cozza aveva preparato una gara d’attacco con un 4-2-3-1 offensivo nel quale la prima punta Salom giocava a uomo su Lodi. Un esperimento durato appena 37 minuti, tanto è bastato all’allenatore calabrese per sostituire il suo numero 9 con Nagore.
I giallorossi, dopo aver fatto “sfogare” gli avversari nei primi dieci minuti, hanno preso il controllo del centrocampo. Solo una grande prestazione di Scuffia ha evitato, nel primo tempo, di subire due gol su altrettante punizioni pennellate da Lodi. In una gara così dura e ricca di interventi al limite, l’episodio poteva cambiare il corso degli eventi. Ecco allora che, ad inizio ripresa, un cinico Pablo Caballero trasforma in rete un pallone schizzato via da una mischia in area. Da lì in poi i giallorossi controllano il match senza sbavature né affanni. Mister Costantino interviene con i giusti cambi potendo contare su una panchina di livello: Bevis, Garetto e l’esordiente Piccioni non sbagliano l’approccio al match. Nel frattempo c’è spazio anche per un palo colpito ancora da Lodi su punizione. Nel complesso si chiude una gara vinta in maniera autoritaria che dà una forte carica emotiva a tutta la squadra in vista dei prossimi due impegni contro Dattilo e Troina.
Una menzione particolare va sicuramente a Joao Da Silva rientrante dal Covid e praticamente perfetto nel guidare la fase difensiva, un vero lusso per la categoria. Al triplice fischio c’è spazio per due episodi davvero significativi. In primo luogo l’applauso vero e sincero da parte di tutta la tribuna, nonostante le porte chiuse, verso l'Fc Messina capace di imporsi in uno stadio che non conosceva sconfitte da oltre tre anni. Non da meno anche l’abbraccio collettivo di tutta la squadra sul terreno di gioco prima di rientrare negli spogliatoi.
Una piccola nota a margine, infine, la dedichiamo al signor Lipizer di Verona. Una conduzione di gara di livello che non si vedeva da tempo sui campi della Serie D, considerata anche la difficoltà del match. Prestazione macchiata, però, per un calcio di rigore concesso a gioco fermo a cui ha messo rimedio uno dei guardalinee evitando una clamorosa topica. Tornando in casa giallorossa, non c’è tempo per rilassarsi e allentare la tensione. La squadra è già tornata ad allenarsi per preparare l’insidiosa sfida contro il Dattilo di mercoledì. Non dare continuità di risultati vanificherebbe tutti gli sforzi prodotti in terra calabrese.
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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