Tutto comincia da piccoli, una storia che si ripete e che accomuna tantissimi bambini che si avvicinano da giovanissimi al mondo del pallone: il papà porta il figlio allo stadio e da quel momento si accende una passione sconfinata. Questa è anche la storia di Manuel Rando: attaccante messinese classe 2003 che oggi gioca con il Catanzaro Youth e si sta mettendo in mostra a suon di gol. Manuel è figlio di Pasquale Rando, storico calciatore messinese, poi allenatore anche del Messina ed oggi co-fondatore, insieme ad Antonio D’Arrigo, e vicepresidente del Camaro 1969.

“Il Manuel calciatore nasce già da piccolino, con con mio padre che mi portava al campo magari a dare i primi calci al pallone. Ho fatto tutta la scuola calcio nella mia città ed anche le giovanili fino all'under 17, quando poi mi sono trasferito all’Empoli e dopo al Cosenza under 17. Poi il Covid mi ha riportato a casa per mezza stagione, prima di passare alla Vibonese ed infine arrivare qui a Catanzaro. Mi sto trovando molto bene: è una città fantastica con con una storia molto importante. Anche i miei compagni non mi fanno mancare l'affetto e mi sto trovando molto bene. È  stata una un'emozione molto bella segnare all’esordio con una nuova maglia ed un bel ricordo", prosegue Manuel, raccontando anche i suoi giorni a Catanzaro.

Campo ma non solo: ""Ascolto tantissima musica, mi piace uscire con con i miei amici ed anche giocare alla PlayStation. In pullman condivido il posto con Francesco Talarico, mentre il mio compagno di stanza nelle trasferte è principalmente Raffaele Lombardo. È una vita tosta. Siamo 10 ragazzi e siamo molto uniti: ci divertiamo tanto e principalmente passiamo la maggior parte del tempo a giocare a carte; c’è poi chi studia pochino di più e chi magari gioca un poco di più ai videogames. Mi sono trovato molto bene già dal primo giorno: ho sentito molta fiducia e questa è la cosa più importante per un calciatore. Ovviamente è parecchio difficile: ci vuole tanta forza di volontà ma soprattutto ci vuole un sogno dietro".

Un sogno? "Il mio sogno ce l'ho quindi diciamo che tutto mi pesa un pochino di meno. È sicuramente difficile stare lontano dalla propria famiglia, dai propri amici e dal divertimento, soprattutto in un’età così giovane come la nostra, però comunque se si hanno degli obiettivi la fatica è minore nel privarsi di queste cose. Per me il numero 9 più forte al mondo è Karim Benzema: un giocatore ancora molto sottovalutato”.

Sezione: Fuori Campo / Data: Mar 11 gennaio 2022 alle 09:03 / Fonte: Facebook Catanzaro Youth
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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