In casa Camaro l'idea era una sola: trovare un tecnico esperto e che volesse condividere la stessa strada della società dopo la seconda promozione in tre anni. Un'idea che ha portato a una scelta importante, un allenatore che ha calcato i campi di mezza Sicilia tra Serie DEccellenza e PromozioneAntonio Alacqua. Dopo un anno sabbatico il neo-mister neroverde non ha esitato, accettando con entusiasmo e grinta l'incarico offertogli dalla società: "Sì, c'è grande entusiasmo. Se dovesse venire a mancare quello verrebbero meno tutte le motivazioni che sorreggono una persona durante un cammino professionale. Se non c'è entusiasmo non si riesce a trasmettere nulla ai ragazzi né ricambiare la fiducia che mi ha accordato la società nell'affidarmi questo incarico, che ho accolto con grande soddisfazione e affronterò col massimo impegno".

"Confermo ancora una volta la grande amicizia che mi lega a Pasquale Rando", ha continuato Alacqua, "e ne approfitto, senza alcuna retorica, per ringraziare la società Camaro, che ha riposto in me le speranze di ben figurare nel prossimo campionato di Eccellenza. Si tratta di un campionato diverso rispetto alla Promozione, in cui noi sicuramente vogliamo recitare un ruolo importante ma dobbiamo sottolineare l'obiettivo della salvezza. Se in corso d'opera dovessimo trovarci in una situazione diversa cavalcheremo l'onda, come si suol dire. Ma in questo momento ci preme sottolineare ancora una volta che l'obiettivo concordato con la società è di raggiungere il prima possibile la salvezza".

Una salvezza che, da matricola, non sarà semplice da raggiungere e Alacqua mantiene i piedi per terra analizzando con lucidità quali e quanti potrebbero essere i problemi da affrontare: "Le difficoltà ci sono dappertutto e diciamo che per una neo-promossa potrebbero, condizionale d'obbligo, esserci soprattutto all'inizio. Ma non è detto che succeda, soprattutto quando si pensa più al progetto che all'ambizione momentanea. Spesso il giocatore può lasciarsi abbindolare da un'offerta economica o da un'altra, ma non sempre fa la scelta giusta perché spesso ci sono società che fanno mercato con cifre fittizie. Non è il caso del Camaro, che non ha a disposizione cifre astronomiche ovviamente ma fa del progetto la sua vera forza e questo deve essere preso in considerazione da tanti ragazzi".

Il tecnico trova un Camaro che ha vinto il campionato di Promozione con netto anticipo, perdendo solo due gare e compiendo una cavalcata impressionante culminata con la vittoria del girone C con tre giornate d'anticipo: "Si parte da uno zoccolo duro importante che giustamente sarà confermato, ma vorrei ricordare che c'è differenza tra l'affrontare un campionato di Promozione e uno di Eccellenza. Un valore aggiunto è sicuramente il professore Lillo Tracuzzi, che fortemente ha contribuito al raggiungimento dell'obiettivo finale lo scorso anno. Le sue squadre, come avviene da anni, volano sul campo fino alla fine. Questo gruppo lo scorso anno ha fatto il vuoto, senza voler denigrare nessuno e per farlo serve un insieme di componenti ben precise: i giocatori, il preparatore atletico, l'allenatore, il direttore, la società, il merito è di tutti. Se viene meno un solo fattore può anche rompersi il giocattolo, come si dice in gergo". 

Alacqua insiste nel "sottolineare ancora la differenza con l'Eccellenza, categoria in cui ci sono squadre attrezzate che si allenano cinque o sei volte a settimana, maggiormente organizzate. Il Camaro punterà su un gruppo consolidato, un gruppo forte, fatto di calciatori con un passato in categorie superiori, ma servirà qualche elemento per rimpinguare la rosa e in tal senso sono in costante contatto con la società". E in chiave mercato, ma non solo, il tecnico e la società guardano dalla stessa parte: "Io e la dirigenza navighiamo sulla stessa lunghezza d'onda e l'idea è di rimpinguare l'organico senza stravolgimenti, bisognerà soltanto trovare le pedine giuste da integrare in un gruppo giù rodato. Avere le stesse idee è fondamentale perché ti permette di lavorare in piena tranquillità e sinergia, così che un domani non ci si possa rinfacciare nulla a vicenda. Se c'è condivisione di idee e obiettivi tutto diventa lineare, normale, se invece questo dovesse mancare prima o poi si andrebbe a scontrarsi, a sbandare. Ovviamente questo ci si augura che non succeda mai ma il calcio non è una scienza esatta, anche se sono convinto che non accadrà perché, come già detto, condividiamo in pieno strategie e obiettivi".

Infine Alacqua svela quale, secondo lui, è il segreto per un campionato vincente. Un vero e proprio mantra per l'allenatore: "Mi reputo una persona molto umile a cui piace lavorare tanto sia in campo che fuori. Bisogna trovare il giusto equilibrio in modo tale da non esaltarsi alla prima vittoria né deprimersi dopo un passo falso. Per me questo è un vero e proprio motto che porto dietro da anni: bisogna trovare l'equilibrio, il break even point, in modo da dare continuità al lavoro e agganciare i giusti risultati. Questo vale dalla Serie D alla Terza Categoria, perché è facile lasciarsi trascinare dall'entusiasmo, soprattutto all'inizio, partendo forte per poi crollare al primo ostacolo. Qui trovo un gruppo che mi piace, forte e consolidato, quindi si parte già all'80% diciamo. E se l'80 ce l'ho già dentro è il restante 20 che bisogna costruire e sarà compito di chi arriverà, ma anche della preparazione e del lavoro dimostrare di essere adeguato in tal senso. Poi sarà il campo a parlare".  

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 29 giugno 2017 alle 09:27
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print