"io ricerco lo scontro ma conosco la pace
pensi a quello che farai e a quello che smetterai di fare"

(Bluvertigo - L'Assenzio)

È il 2 ottobre. Lunedì mattina. Il Camaro è reduce dalla prima sconfitta, arrivata il giorno prima in casa dell'Atletico Catania allora capitanato da Giorgio Corona—l'ultima goccia per Antonio Alacqua, tecnico scelto in estate dalla società neroverde per sostituire Peppe Furnari. Dimissioni: in panchina resta, per otto giorni, Filippo Romeo. Il Camaro perde anche contro il Città di Sant'Agata e la classifica piange, perché tre punti in cinque giornate sono decisamente troppo pochi.

Otto giorni dopo le dimissioni è il momento di Pasquale Ferrara: l'ex mister di Rocca di Caprileone e Sant'Agata prende le redini della squadra confermando il 4-3-3 di Alacqua e parecchie delle sue idee, ma qualcosa cambia. Non gli uomini ma, forse, lo spirito. E arriva la prima vittoria in campionato, 1-0 sul Città di Ragusa firmato da Roberto Assenzio, al primo centro stagionale. Da allora l'ex Sicula Leonzio non si fermerà più: sette gol in nove partite, la firma messa in quasi tutte le vittorie dei suoi, una condizione che cresce a vista d'occhio e uno strapotere a metà campo favorito anche dal nuovo spirito.

"Non eravamo spenti -afferma ai nostri microfoni il centrocampista classe '87-, abbiamo continuato a giocare col 4-3-3 però forse Ferrara ci ha dato qualcosa in più in quel momento; poi le vittorie aiutano tantissimo, e si vede anche nella classifica il cambio che c'è stato. Non dovevamo buttarci giù dopo gli episodi delle prime partite, ci serviva la vittoria". 


—Il gol contro il Città di Ragusa: Paludetti scarica su Assenzio (a destra a causa della squalifica di Cappello e il conseguente arretramento di Falcone nel ruolo di terzino) e con rabbia trova l'1-0 sugli iblei

Nella formazione tipo dei neroverdi Assenzio gioca mezz'ala al fianco di Daniele Ancione, sul centrosinistra, con Falcone dall'altra parte. Ha esperienza da vendere e un'intelligenza tattica che gli fa superare anche le difficoltà fisiche di inizio stagione, con l'infortunio subito contro la Tirrenia nei primi minuti di gioco, alle porte dei primi impegni ufficiali e, quindi, con i carichi ancora da smaltire. "Abbiamo avuto un inizio in salita, come squadra e anche a livello personale. Gli infortuni non mi hanno agevolato nella preparazione, ho un fisico pesante, sono un diesel e sono entrato in condizione dopo, poi i gol premiano tutti e il lavoro ha pagato".


—Nonostante un problema fisico, il lancio per Rossano contro il Rosolini ha i giri contati per la testa del classe '99 che sblocca la gara

I gol: dopo averne segnato nove in cinquantacinque presenze nel primo periodo neroverde (in Eccellenza dal 2008 al 2010), sono già sette le marcature nella nuova stagione, ma ancora c'è n intero girone da giocare e per recuperare il tempo perduto, dopo la stagione scorsa senza reti nonostante un torneo da leader. "Sono a sette e spero di arrivare almeno a dieci, è un buon auspicio per il prosieguo del campionato ma ci prendiamo quello che viene", scherza.


—Serve super Polessi, aiutato dal palo, in Camaro-Caltagirone per negare la rete ad Assenzio.

A proposito della scorsa stagione, il primo posto con la Sicula Leonzio sembrava poter aprire spiragli importanti, con il Messina che poteva essere un passaggio quasi naturale: "Il mio nome è stato accostato tante volte al Messina, ma l'unica chiamata è arrivata dopo che avevo firmato qui e non c'erano i presupposti giusti. Il pensiero c'era -confessa-, è la squadra della mia città ed è sempre una piazza importante, ma avevo firmato qui e sono contento della mia scelta". Una scelta quasi di vita, riavvicinarsi a casa anche scendendo di due categorie: "Ma quella non conta più ormai per me, io ho sposato un progetto importante e spero prenda forma come sta accadendo negli ultimi mesi".

Essere un giocatore fuori categoria, però, aumenta ancora di più l'efficacia di Assenzio nel Camaro: centrocampista che agisce da area ad area, sempre attento in fase difensiva e tra i primi a portare la pressione agli avversari in uscita, come testimonia il gol in casa al Città di Rosolini che nasce da una palla rubata a Valerio (e, più in generale, una dormita imperdonabile -e infatti non perdonata- della squadra di mister Serafino)

o quello, sempre al Marullo, contro il Giarre, che mostra forse ancora meglio le due fasi del centrocampista ex CdM e Viterbese: sulla punizione da metà campo di Caputa Assenzio scivola verso la sua area (1), per alzare subito il pressing proprio sul numero 8 del Giarre quando la sfera arriva a Miano (2), che scarica a sinistra per Sanfilippo, pressato da Sturniolo che ruba palla.

Nel momento in cui il classe '99 strappa la sfera all'avversario Assenzio mette il turbo (3) ed è il primo ad arrivare nell'area ospite, tanto che quando Cappello riesce a toccare di testa verso il limite dell'area il centrocampista deve solo indietreggiare (4) contando due passi e calciando al volo con una lucidità che sorprende Colonna e sigla di fatto il quinto successo consecutivo.

"La categoria non conta -spiega ancora Assenzio-, che sia C, D o Eccellenza fare parte di una squadra per me significa essere sempre a disposizione. Posso fare il difensore o l'attaccante, ma devo puntare sempre a fare bene per la squadra". Fare bene che in questo Camaro significa "salvarci, e solo dopo punteremo ai playoff perché siamo lì. Cercheremo di fare bene senza scordarci che siamo una neopromossa, ma dobbiamo puntare a macinare punti e gioco".


—Esempio di "fare l'attaccante": cross di Falcone, Cardillo esce ma non blocca, in agguato Assenzio non commette fallo e insacca lo 0-1 in casa del Real Aci

Una prima parte di campionato da neopromossa in cui gli highlights sembrano già scritti, sia in positivo che in negativo: "Sicuramente il filotto delle sei vittorie consecutive, oltre a regalarci punti fondamentali, ci ha dato morale e questo è importante. Il punto negativo probabilmente è stato col Città di Messina, in tanti erano concentrati su quella partita e perderla al 92' è stata una batosta ma ci siamo tirati su, dobbiamo continuare a lavorare perché ci toglieremo tante soddisfazioni".

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 28 dicembre 2017 alle 08:54
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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