In linea di principio, la decisione di incontrare il Sindaco De Luca per comunicare decisioni e strategie sul futuro dell'Acr ha una propria logica, visto che fu il primo cittadino in carica ad agosto 2017, Renato Accorinti, a consegnare il titolo di ammissione alla serie D concesso a Messina in virtù dei regolamenti FIGC, ma Pietro Sciotto non ha il senso della comunicazione e non ci voleva quest'ultima prova per esserne convinti. Fermo restando che Cateno De Luca ha annunciato di tornare in piena carica solo a partire dal 7 luglio, ma ha già prorogato il rientro almeno un paio di volte nell'ultimo mese, sembra che il fattore tempo non abbia, per l'ennesima volta, alcuna importanza per l'imprenditore di Gualtieri Sicaminò, sempre più attorcigliato nei tormenti per le aspettative tradite durante questa esperienza da titolare della squadra per cui sostiene di avere sempre tifato fin da ragazzino. 

Di seguito, il testo delle note ricostruito nel corso della prima serata di oggi:

"Acr Messina informa di aver chiesto un incontro al sindaco di Messina per poter comunicare le proprie decisioni in merito al futuro della società. Ci sembra corretto informare preventivamente il primo cittadino che in questi anni ha seguito da vicino il percorso della dirigenza. in attesa di programmare la nuova stagione e intraprendere eventuali trattative con nuovi partner.

Inoltre nella qualità di legale rappresentante pro tempore della società Acr Messina ed a seguito delle recenti interviste rilasciate dai signori Obbedio e Cazzarò, la società ha dato mandato al  presidente Pietro Sciotto di depositare formale denuncia-querela nei confronti dei suddetti per il risarcimento dei gravi danni d’immagine subiti."

Tralasciamo qualsiasi interpretazione letterale del contenuto, lasciandolo alla lettura dei tifosi. 

A proposito delle "eventuali trattative", silenzio assoluto da parte del presidente e di altri nomi accostati nell'ultimo periodo ai biancoscudati. Ma questo fa parte delle anomalie tipiche della nostra città in ambito calcistico, un luogo dove le cordate si costituiscono e muoiono nel giro di poche ore o restano nell'ombra per anni, gli interessamenti sono sempre per "interposte persone" ed il calcio viene vissuto, da qualcuno, più come un fastidio che non una opportunità. 

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 01 luglio 2020 alle 20:19
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print