Il Messina torna al “Franco Scoglio” davanti a circa 800 spettatori in un caldissimo pomeriggio di settembre, con qualche gruppo di tifosi organizzati in collinetta, intenti al barbecue domenicale prima del fischio iniziale.
Sasà Sullo premia la promettente prestazione di Catania a Foggia e lo schiera nell’undici iniziale, considerando l’assenza tra i convocati di Baldè, uscito dopo il primo tempo a Monopoli, e le precarie condizioni di Russo che, comunque, si accomoda in panchina, accanto a David Manuel Milinkovic, per la prima volta insieme ai compagni. Lewandoski tra i pali, quindi, linea difensiva con Morelli, Celic, Carillo e Sarzi Puttini, quartetto di centrocampo con tre elementi consueti (Simonetti, Fofana, Damian) e Catania, coppia avanzata composta da Vukusic e Adorante.
La Virtus di mister Taurino si affida al 3-5-2 cercando di dare seguito alla striscia iniziale positiva in stagione, interrotta solo dalla sconfitta ai supplementari subita in coppa ad Andria. Nobile in porta, Idda, Miceli e Caporale davanti a lui, Mastropietro, Prezioso, Delvino, Tchetchoua e Enyan a centrocampo, i pericolosissimi Maiorino e Ventola davanti.
PRIMO TEMPO - Parte subito velocissimo il Messina con Catania sulla fascia sinistra, giunge sul fondo, ma il cross è fuori misura, poi c’è un colpo di testa in mischia di Carillo, visibilmente trattenuto a due passi da Nobile, che, comunque, devia oltre il fondo. Guizzo di Vukusic all’8’, abilissimo a saltare il proprio diretto avversario per poi lanciare Simonetti, ma Adorante non segue l’assist del compagno e la difesa chiude in corner. Al 12’ contatto dubbio in area pugliese, quando Adorante viene chiuso in sandwich, ma il signor Maranesi fa ampi cenni di continuare il gioco.
Prima azione pericolosa biancoazzurra al 14’ con Maiorino, che scatta all’interno dei 16 metri e scaglia un sinistro sull’esterno della rete, controllato da Lewandoski. Insistono gli ospiti con Miceli che lancia Elyan, controllo perfetto, ma Celic chiude proprio sulla linea di fondo concedendo il primo corner alla Virtus.
Risponde in modo molto più incisivo il Messina al 18’, con uno scambio sulla corsia mancina tra Catania e Sarzi Puttini, cross basso sul quale né Adorante né Vukusic riescono ad intervenire, palla respinta al limite, dove Damian trova il colpo al volo, Nobile respinge corto e Simonetti resta piantato sul terreno consentendo a Caporale il salvataggio alla disperata.
Lewandoski grande protagonista al 32’, quando Maiorino viene lanciato in profondità, Celic si fa sorprendere e il talentuoso numero 7 biancoazzurro spara il suo sinistro secco, trovando pronto il portiere polacco che salva il risultato.
Prova ancora il Messina al 35’ con un calcio da fermo dalla fascia destra battuto da Catania a mezza altezza, libera con affanno la difesa virtussina, tiro sbilenco di Fofana deviato che mette in ambasce Nobile malgrado l’apparente facilità dell’intervento. Preme il Messina con Adorante che, tra il 39’ e il 40’, non trova lo spunto giusto per battere Nobile, bravissimo a respingere di piede in una occasione. Manca solo un minuto al 45’ quando la Virtus, dopo una lunga fase di possesso palla, innesca ancora Maiorino defilato sulla sinistra, con la botta secca che finisce sull’esterno della rete. C’è ancora tempo per una fiammata conclusiva dei giallorossi con l’incontenibile Catania, capace di saltare tre avversari come birilli spostandosi la palla sul sinistro per poi metterla al limite dell’area piccola, ma Nobile chiude lo spazio a Adorante e Vukusic pronti a battere a porta vuota.
SECONDO TEMPO – Seconda frazione di gioco con le squadre che cercano di non forzare i tempi, anche considerando l’alta temperatura in campo. Arbitro troppo permissivo in due occasioni tra il terzo e il quarto minuto, quando Darmian viene colpito duramente dal già ammonito Prezioso e poi Tchetchoua trattiene Adorante vistosamente, senza uscire il cartellino giallo. Damian protesta e, dopo poco più di un minuto, viene ammonito per un intervento su Delvino piuttosto lieve. Al 51’, ancora Miceli serve con un lancio lunghissimo Enyan, che controlla e tira di sinistro, trovando ancora Lewandoski pronto a chiudere lo specchio della porta di piede. Fase in cui sembra che i pugliesi vogliano aumentare i ritmi, affidandosi al possesso palla per poi chiedere al centrale difensivo Miceli di innescare l’azione offensiva.
Messina che attende e trova il momento propizio al 56’, quando l’azione si sviluppa da Damian a Vukusic sponda verso Simonetti che appoggia per l’accorrente Morelli cross rasoterra diretto al cuore dell’area dove arriva come un falco Vukusic per il destro di incontro decisivo. Uno a zero per il Messina. Vicinissimo al raddoppio Carillo al 61’ servito da Catania, imprendibile quando cerca il fondo campo, ma l’ex capitano della Casertana resta col pallone dietro e non riesce ad appoggiarlo a porta vuota. Al minuto 68 palo per la Virtus con Ventola, servito in profondità, un po’ defilato, destro che incoccia il legno più vicino, anche se Lewandoski aveva coperto lo spazio. Sullo sfrutta il secondo slot di cambi mettendo in campo Marginean e Fantoni per Simonetti e Celic. Virtus Francavilla che resta in dieci per il doppio giallo a Tchetchoua e, un minuto dopo, Taurino cambia Enyan e Delvino con Ingrosso e Puntoriere. All’83’ Lewandoski serve Maiorino in fase di disimpegno, ma poi Fantoni chiude in corner. Altro doppio cambio per il Messina all’85’ con Catania e Adorante sostituiti da Rondinella e Busatto. Pugliesi che cercano la giocata per il pareggio e padroni di casa chiusi a difesa della propria area nei minuti di recupero. Virtus vicinissima al gol al 94’, quando Maiorino serve Ventola che schiaccia di testa, ma Lewandoski è superlativo nel distendersi alla sua destra e deviare il pallone destinato in fondo alla rete. Il pubblico esulta per un recupero palla con fallo conquistato da Fofana nella propria metà campo ed è il preludio ai festeggiamenti per la prima vittoria in campionato del Messina contro una volitiva e ben organizzata Virtus Francavilla. Tre punti in classifica che danno maggiore tranquillità ad un gruppo e a una società che ne ha bisogno in questa fase di ricostruzione e ripartenza.
TABELLINO
MESSINA-VIRTUS FRANCAVILLA 1-0
Marcatori: 56’ Vukusic (M)
MESSINA (4-4-2): Lewandoski; Morelli, Celic (dal 72’ Fantoni), Carillo, Sarzi Puttini; Simonetti (dal 72’ Marginean), Damain, Fofana, Catania (dall’85’ Rondinella); Adorante (dall’85’ Busatto), Vukusic (dal 62’ Russo). In panchina: Fusco, Goncalves, Konate, Distefano, Milinkovic, Fazzi. Allenatore: Salvatore Sullo.
FRANCAVILLA (3-5-2) Nobile; Idda, Miceli, Caporale; Mastropietro (dal 62’ Carella), Prezioso, Delvino (dal 78’ Ingrosso), Tchetchoua, Enyan (dal 78’ Puntoriere); Maiorino, Ventola. In panchina: Milli, Feltrin, Gianfreda, Franco, Dacosta, Magnavita. Allenatore: Roberto Taurino.
Arbitro: Valerio Maranesi di Ciampino
Assistenti: Amir Salama di Ostia Lido e Costin Del Santo Spataru di Siena
IV Ufficiale: Martina Molinaro di Lamezia Terme.
Ammoniti: 34’ Prezioso (VF), 51’ Damian (M), 56’ Fusco (M) in panchina, 60’ e 76’ Tchetchoua (VF), 90’ Morelli (M)
Espulsi: 76’ Tchetchoua (VF)
Corner: 8-2
Recupero: 2’ e 6’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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