Un Messina troppo scarico mentalmente e con alcuni giocatori mai in partita, si consegna dopo 30’ di resistenza ordinata, alla capolista Juve Stabia che chiude la pratica in un quarto d’ora, nella ripresa potrebbe straripare nel punteggio, ma si limita a gestire una vittoria importantissima per ottenere la quasi matematica promozione. Pomeriggio da dimenticare per gli uomini di Modica, che non si devono disunire per evitare di gettare alle ortiche un campionato fin qui abbastanza positivo.
PREPARTITA – Dopo i risultati delle gare giocate alle 14, che hanno ridotto le distanze dalla zona playout a 5 punti, il Messina non può affrontare la sfida del “Menti” con lo spirito di voler fare bella figura sul campo della capolista, ma serve non perdere per evitare di complicarsi la vita in questo finale di campionato. Giacomo Modica ricorre all’ennesima novità inaspettata nella formazione iniziale, rispolverando Scafetta e solo l’andamento della gara dirà se il modulo resterà il 4-2-3-1, con il numero 77 al fianco di Franco sulla mediana, o se si virerà verso il 4-3-3, anche se appare complicato vedere uno tra Rosafio, Emmausso o Zunno nel ruolo di intermedio a centrocampo. In difesa, davanti a Fumagalli, nessuna sorpresa rispetto alla vigilia, visto che Polito e Dumbravanu compongono la coppia centrale con Lia e Ortisi ai lati. Plescia, invece, torna nella sua posizione di punta centrale. L’obiettivo è quello di confermare la tendenza positiva lontano da Messina, consolidata ormai da dicembre, ma di fronte i biancoscudati si trovano la squadra dominatrice del torneo, sostenuta dal pubblico delle grandi occasioni per avvicinarsi alla serie cadetta. Pagliuca non fa troppi esperimenti, ricorre al 4-3-1-2 nel quale, con Thiam tra i pali, Andreoni-Bachini-Bellich-Mignanelli stanno in difesa, Pierobon e Romeo sono gli alfieri del vero motorino e mente delle Vespe, il 2001 Leone, uno dei migliori calciatori del girone, Mosti appoggia i due attaccanti centrali Adorante e Candelloni.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Atmosfera da grande appuntamento al “Menti”, con il vento che libera il terreno di gioco dalla nebbia dei fumogeni accesi in curva stabiese, mentre i tifosi del Messina, circa 200, provano a sostenere i propri beniamini, in maglia giallorossa, in una trasferta nella quale i rapporti sono abbastanza distesi. Inizia il Messina in avanti, con un cross radente di Scafetta da destra, controllato a terra da Thiam. Il primo tiro della gara è di marca gialloblù, con Mosti all’8’, sinistro un paio di metri a lato della porta di Fumagalli. Un minuto dopo, con Ortisi a bordo campo per un problema alla spalla, Candellone viene lanciato in profondità, Polito lo atterra e si becca il cartellino giallo. Il terzino sinistro non ce la fa e Modica ricorre a Salvo per la sostituzione dopo appena 10’ di gioco. Combinazione Leone-Romeo al 13’ su una palla persa banalmente davanti alla propria area da Polito, chiusa in corner. Caldera, come da copione, al 14’ richiama Fumagalli per il ritardo con il quale tende a battere le rimesse dal fondo. Ancora Romeo si inserisce in piena area al 15’ su assist di Mosti, ma trova sulla sua strada Fumagalli in uscita bassa, per poi restare a terra colpito dall’attaccante stabiese, senza conseguenze serie. Ancora Fumagalli colpito da Adorante al 20’, su un intervento di piede fuori dalla propria area dopo un lancio lungo che aveva pescato l’attaccante in ottima posizione. Molto aggressiva la Juve Stabia, sia quando entra in possesso di palla che nel pressing sui giallorossi in uscita dalla propria difesa. Si fa male Lia al 28’ per aver messo male la caviglia ed è il momento di Zona, con Salvo che torna sulla destra. Due slot impegnati dopo meno di mezz’ora da Modica per motivi fisici. Bellich trattiene Rosafio a centrocampo al 30’, impedendo una ripartenza, ma Caldera non ricorre al cartellino e si limita a rimbrottare il difensore gialloblù. Al 35’ arriva il gol della Juve Stabia, su una azione nata da rimessa laterale, palla a Andreoni, contrastato troppo blandamente da Franco, cross di sinistro sul palo opposto, dove Romeo salta e colpisce di testa anticipando Rosafio, curiosamente in posizione difensiva. Giallo per Emmausso al 38’, reo di un fallo totalmente fuori luogo su Romeo. Mignanelli ruba palla in pressing, va sul fondo, cross al centro, dove Dumbravanu rimpalla su Adorante, ma arriva Candellone ad appoggiare in rete quando scocca il minuto 39. Ammonito al 40’ l’autore del secondo gol stabiese. Sbanda paurosamente il Messina e, al 42’, Polito buca clamorosamente a centrocampo, lasciando via libera a Candellone, sul quale è provvidenziale Dumbravanu in scivolata per evitare il tris delle Vespe. Terzo gol rimandato al 47’, quando Mosti prende palla, alza la testa e serve Adorante scavalcando Dumbravanu, tiro incrociato nell’angolino alla destra di Fumagalli. Partita già finita dopo un tempo, vista la netta differenza tra le due squadre in campo, anzi, considerando la presenza, sul rettandolo verde, solo della Juve Stabia, mentre il Messina è durato solo fino al gol di Romeo. Fischia Caldera dopo 5’ di recupero e non sarà facile per Giacomo Modica trovare il filo di questo match, diventato una salita ripidissima.
SECONDO TEMPO – Inizia la ripresa con Giunta, Luciani e Ragusa dentro al posto di Rosafio, Plescia ed Emmausso, e, quindi, Modica esaurisce il numero di sostituzioni consentite dal regolamento. Calcio di inizio e Adorante si trova solo davanti a Fumagalli, ma il suo pallonetto termina sul fondo. Doppietta dell’ex rimandata di qualche minuto, perché al 51’, su cross da sinistra, Fumagalli interviene malissimo a terra, apparecchiando il sinistro indisturbato del numero 9 per il 4-0. Il Messina sfrutta al 57’ una punizione da sinistra con uno scambio tra Franco e Giunta, sinistro di Zunno per Luciani, che appoggia in rete a porta vuota da posizione piuttosto dubbia, ma la terna convalida. Ripartenza della Juve Stabia al 62’, su azione susseguente a corner giallorosso, Zunno spende un fallo che gli costa l’ammonizione. Gigioneggia la Juve Stabia al 69’, con una serie di scambi, nata da una palla persa banalmente da Zunno, conclusa da un tocco col petto di Adorante per Candellore, sul quale chiude miracolosamente Fumagalli e, sul capovolgimento di fronte, il Messina spreca un 4 contro 1 perché prima Scafetta tira in modo troppo prevedibile e, sulla respinta, Zunno spara addosso a Bellich. Fuori Pierobon e Candellone per Piscopo e Meli al 72’, con la standing ovation per tutti i protagonisti di questa partita in casa Juve Stabia. Adorante continua la sua gara personale con Fumagalli, bravissimo con la mano di richiamo a deviare oltre la traversa un colpo di testa del centravanti avversario poco prima del minuto 74. Pagliuca fa altri due cambi al minuto 78, concedendo l’applauso del “Menti” a Leone, assoluto padrone del centrocampo anche in questa gara, e togliendo anche Mosti, autore dell’assist per il primo gol di Adorante. Al loro posto, Gerbo e Piovanello. All’83’ Piovanello e Meli non riescono a chiudere un facile contropiede, partito su un intervento falloso ai danni di Polito, non rilevato dal signor Caldera. C’è tempo anche per l’ingresso di La Rosa che sostituisce Romeo allo scadere del 90’ e bagna il suo esordio in campionato. Trascorrono senza sussulti i 3’ di recupero, fino al triplice fischio che fa partire la festa dei tifosi stabiesi, ormai solo a un punto dalla serie B, mentre il Messina incassa la più brutta sconfitta stagionale, preoccupante in un momento fondamentale del campionato. Adesso serve stringere i ranghi e riprendere in mano il proprio destino, cominciando dalla prossima giornata, quando al “Franco Scoglio” arriverà il Monterosi e non si potrà derogare dalla vittoria.
TABELLINO
JUVE STABIA- MESSINA 4-1
Marcatori: 35’ Romeo (JS), 39’ Candellone (JS), 47’e 51’ Adorante (JS), 57’ Luciani (M)
JUVE STABIA (4-3-1-2) Thiam; Andreoni, Bachini, Bellich, Mignanelli; Pierobon (dal 72’ Meli), Leone (dal 78’ Gerbo), Romeo (dal 90’ La Rosa); Mosti (dal 78’ Piovanello); Adorante, Candellone (dal 72’ Piscopo). In panchina: Esposito, Baldi, Guarracino, Garau, Folino, D’Amore, Erradi, Picardi, Marranzino, Stanga. Allenatore: Guido Pagliuca.
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Lia (dal 29’ Zona), Polito, Dumbravanu, Ortisi (dal 10’ Salvo); Franco, Scafetta; Rosafio (dal 46’ Ragusa), Emmausso (dal 46’ Giunta), Zunno; Plescia (dal 46’ Luciani). In panchina: Piana, Firenze, Signorile, Pacciardi, Cavallo, Fumagalli J. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Mattia Caldera di Como
Assistenti: Alessandro Parisi di Bari e Marco Matteo Barberis di Collegno
IV Ufficiale: Antonio Spera di Barletta
Ammoniti: 9’ Polito (M), 38’ Emmausso (M), 40’ Candellone (JS), 62’ Zunno (M)
Corner: 6-3
Recupero: 5’ e 3’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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