Una doppietta di Luciani, sempre più protagonista in maglia biancoscudata, consente al Messina di espugnare lo “Zaccheria” e restare in corsa per la salvezza nell’ultimo turno di un campionato folle. Si decide tutto nel primo tempo, in cui i biancoscudati sfoderano una prova eccellente, dal punto di vista tecnico, atletico e caratteriale, superando anche l’errore di attenzione dal quale scaturisce il momentaneo pareggio rossonero. Il Foggia resta a quota 30, 8 lunghezze sopra il Messina, ma in mezzo c’è la Casertana, capace di superare il Crotone al “Pinto”. Gli ultimi 90’, al netto di decisioni del Tribunale Federale Nazionale, saranno decisivi per decidere se l’ultima retrocessa in D sarà decretata o meno in un playout.
PREPARTITA – Dopo una vigilia caratterizzata dall’esonero di Simone Banchieri e dai rumours su una imminente svolta societaria, il Messina arriva allo “Zaccheria” con lo spirito di chi deve combattere l’ultima battaglia della stagione regolare, avendo l’obiettivo di centrare un risultato positivo in ottica playout. Antonio Gatto, promosso come primo allenatore, siede in panchina e non stravolge le scelte fatte ultimamente dal suo predecessore, lasciando in panchina Ingrosso, con Gyamfi sulla corsia di sinistra e Petrucci a centrocampo. Nel trio di attacco, Garofalo e Tordini affiancano Luciani. Zauri ricorre al 4-3-3, lasciando in panchina Zunno, ex biancoscudato che, l’anno scorso trovò spazio, in riva allo Stretto, per mettere nel curriculum la sua migliore stagione in carriera.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Biancoscudati con un atteggiamento abbastanza prudente in avvio di gara, ma è proprio il Messina a rendersi pericoloso dopo 4’, con una ripartenza condotta da Petrucci, lancio ad incrociare leggermente lungo che costringe Tordini ad allargarsi, esterno destro per Luciani, bravissimo Camilgiano a chiudere. Il Messina prende il comando delle operazioni collezionando calci da fermo e corner, ma i cross sono facile preda di Perina. Al 12’ arriva il cartellino giallo per Luciani, reo di una spinta ai danni di Camigliano. Arrivano a un passo dal vantaggio gli uomini di Gatto, in due occasioni successive a cavallo del minuto 14: prima Luciani schiaccia di testa costringendo Perina all’intervento di istinto, Dumbravanu colpisce ancora ma la palla finisce tra le braccia del portiere, poi Tordini, con un tiro a giro, colpisce la parte alta della traversa. Ancora Messina in avanti, Luciani, di testa, impegna ancora Perina alla deviazione sul fondo. Il Foggia si affaccia per la prima volta dalle parti dell’area avversaria al 18’, ma è bravo Lia a chiudere su Salinas in proiezione offensiva, poi il tiro di Emmausso viene smorzato finendo tra le braccia di Krapikas. Al 20’, la curva sud dello “Zaccheria” causa una sospensione di quasi 5’ della gara per il lancio di carta, oggetti e petardi nell’area del Messina. Riprende il gioco e i biancoscudati passano avanti, più che meritatamente. Petrucci smista a Garofalo, controllo e lancio verticale per l’intervento aereo in anticipo su Perina di Luciani con la palla in rete. Bellissima azione e gol di ottima fattura per il centravanti biancoscudato. Al 36’ Tordini pesca Garofalo in area, stop e tiro di destro a un soffio dal palo alla sinistra di Perina. Erroraccio di Gelli dopo un minuto, troppo leggero nel controllo di palla davanti alla propria area, ne approfitta Orlando, rapidissimo, ma il tiro di sinistro termina sul fondo. I satanelli provano a svegliarsi dal torpore, ci mettono anche più agonismo e ne fa le spese Pazienza, autore di un intervento molto duro su Crimi, ammonito al 38’. Accade di tutto al 40’, quando il Messina butta palla fuori, i rossoneri consegnano palla verso la difesa biancoscudata, dove Dumbravanu, invece di andare a controllare il pallone in modo normale, lo regala ad Emmausso, che arriva in pressing deciso, conquista la sfera, salta il moldavo, serve Orlando, botta secca alle spalle di Krapikas. Grandissime proteste e scontri piuttosto accesi in campo per il comportamento dell’ex di giornata in maglia rossonera, ritenuto non rispettoso del codice non scritto sulla restituzione delle rimesse laterali, Mirabella risolve distribuendo il giallo a Buchel e Silvestro, oltre al rosso per Ingrosso, in panchina. Giallo per Emmausso al 49’, autore di un intervento falloso da tergo su Lia. Messina che non si scompone e continua a giocare come prima, passando in vantaggio ancora con Luciani, su una azione sviluppata a destra del fronte di attacco, quando scade il 52’: Garofalo controlla e crossa al centro dell’area, trovando di nuovo la testa dell’attaccante, incrocio e palla nell’angolino. Ripresa del gioco e duplice fischio del signor Mirabella a sancire il risultato più giusto dopo un primo tempo dominato dal Messina, messo in difficoltà solo in occasione del provvisorio pareggio di Orlando.
SECONDO TEMPO – Zauri, nell’intervallo, toglie dal campo Pazienza, messo in grande difficoltà dal centrocampo biancoscudato, oltre a Emmausso, per prudenza dopo il giallo del primo tempo, inserendo Danzi e Zunno. Foggia più arrembante, nella prima metà della ripresa, Messina ordinato a presidiare la propria metà campo. Il tecnico rossonero, al 14’, mette dentro Sarr per Santaniello, assente dal match, ma è il Messina ad arrivare vicino al terzo gol, dopo 28’ quando Petrucci arriva col corpo troppo indietro su un pallone da corner, conclusione altissima. Al 30’, esce Tordini, spazio a Pedicillo. Sostituzione per il Foggia al 31’, Kiyine per Gala. Risponde, al minuto 35, Gatto, inserendo Costantino e Haveri per Luciani e Lia, quest’ultimo crollato al suolo stremato. Ultimo slot di cambi per i padroni di casa al 40’, con Touho al posto di Orlando. A 3’ dal 90’ fuori Buchel e Garofalo, dentro Chiarella e Marino. Al 44’ si fa male Petrucci, costretto a lasciare il campo, lasciando momentaneamente in dieci i suoi compagni. Ammonito Krapikas per gioco ostruzionistico, al 3’ di recupero, per spezzare la pressione finale del Foggia. Dopo 9’ di extra time, arriva il triplice fischio del signor Mirabella, con la terza vittoria negli ultimi 4 turni per i biancoscudati, che ottengono il massimo dal campo, anche se gli altri risultati non consentono di mettere in cassaforte i playout. Finisce con una dura contestazione della tifoseria rossonera, anticipata dal lancio ripetuto di fumogeni nell’area davanti alla curva sud dello “Zaccheria”, il Messina torna a casa con tre punti e, adesso, si giocherà tutto tra una settimana contro la Juve Next Gen al “Franco Scoglio”.
TABELLINO
FOGGIA-MESSINA 1-2
Marcatori: 27’pt Luciani (M), 41’pt Orlando (F), 52’pt Luciani (M)
FOGGIA (4-3-3): Perina; Silvestro, Salines, Camigliano, Felicioli; Da Riva, Pazienza (dal 1’st Danzi), Gala (dal 31’st Kiyine) ; Orlando (dal 40’st Touho), Santaniello(dal 14’st Sarr), Emmausso (dal 1’st Zunno). In panchina: De Simone, De Lucia, Marzupio, Dutu, Parodi, Brugugnone. Allenatore: Luciano Zauri
MESSINA (4-3-3): Krapikas; Lia (dal 35’st Haveri), Gelli, Dumbravanu, Gyamfi; Petrucci, Buchel (dal 42’st Marino), Crimi; Tordini (dal 30’ st Pedicillo), Luciani (dal 35’st Costantino), Garofalo (dal 42’st Chiarella). In panchina: Curtosi, Ingrosso, Mameli, Vicario, Morichelli. Allenatore: Antonio Gatto
Arbitro: Domenico Mirabella di Napoli
Assistenti: Cecchi di Roma 1, Pilleri di Cagliari
IV Ufficiale: Tierno di Sala Consilina
Ammoniti: 12’pt Luciani (M), 38’pt Pazienza (F), 43’pt Buchel (M), 43’pt Silvestro (F), 46’pt Dumbravanu (M), 49’pt Emmausso (F), 47’st Krapikas (M)
Espulso: 44’ Ingrosso (M) dalla panchina
Corner: 2-12
Recupero: 6’, 7’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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