La nota di martedì scorso , pubblicata sul portale appalti del Comune di Messina, insieme ai verbali di gara della Commissione Giudicatrice ha portato, oggi pomeriggio, il consigliere comunale del Partito Democratico Alessandro Russo a presentare al protocollo una interrogazione urgente al sindaco Cateno De Luca per evidenziare alcune criticità riscontrate dalla lettura degli atti resi pubblici e chiedere una serie di chiarimenti, oltre a "suggerire" al primo cittadino la sospensione della procedura, il ritiro del bando e la sua riemissione con criteri diversi.

Di seguito, i passi salienti della interrogazione.

Russo prende atto che alla commissione di gara è pervenuta "una sola offerta, in data 30.09.2020, da parte della società Football Club Messina società sportiva dilettantistica, che dai verbali di gara si evince che la commissione di gara ha provveduto a richiedere - per il tramite del soccorso istruttorio - alcune documentazioni relative ai requisiti richiesti dal bando di gara (cauzione provvisoria in fideiussioni bancaria o assicurativa, dichiarazioni relative al patto di legalità, di integrità e alla sottoscrizione della clausola “pantouflage” per il “soggetto ausiliario”, dichiarazioni integrative dovute in ossequio all’art. 80 del D. Lgs. 50/2016 (“Codice degli Appalti”)."
noltre, il consigliere PD riepiloga che, per partecipare, occorrevano altri requisiti essenziali come il fatto che i proponenti le offerte non debbano versare nei confronti del Comune di Messina in condizioni di situazione debitoria “liquida ed esigibile”, che abbiano gestito per almeno tre anni impianti sportivi contenenti almeno 10.000 spettatori, che abbiano un fatturato minimo di 600.000 euro in tre anni di gestione.

Russo, a questo punto, puntualizza che le offerte dovevano documentare in maniera non imprecisa e affidabile la loro sostenibilità nell’arco di un trentennio, anche in ragione dell’applicazione prevista dal bando di gara del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e ricorda che "le attività da cui le società proponenti le offerte possono assicurare la sostenibilità economica complessiva, a seguire il bando di gara, sono esclusivamente quelle legate allo sfruttamento prevalentemente sportivo dell’impianto in questione e delle sue aree, stante che ulteriori altri sfruttamenti degli spazi e delle strutture dovrebbero comunque sottostare a modifiche funzionali e urbanistiche delle aree e delle medesime strutture e che, pertanto, le offerte dei proponenti dovrebbero basarsi sul solo valore economico delle attività attualmente consentite, non facendo affidamento su potenziali cambi di destinazione degli impianti o delle aree che rientrano nelle competenze e nelle valutazioni esclusive del Consiglio Comunale".

Infine, il consigliere, partendo dal presupposto che le migliorie prevedono un investimento da 141 milioni di euro circa e che l'offerta conterrebbe l'impegno a considerare sostenibile l'investimento in 30 anni, anziché in 99, ritiene che "l’affidamento di un impianto sportivo così importante e centrale per la città di Messina, quale lo stadio “Franco Scoglio” debba essere eseguito in maniera ineccepibile sia dal punto di vista della regolarità amministrativa che da quello della sostenibilità complessiva, tecnica ed economica, solidamente documentate e motivate sulla base di dettagli specifici che rassicurino l’Ente comunale e la comunità messinese, onde non incorrere in percorsi di gestione che appaiano potenzialmente forieri di difficoltà economiche e operative che possano compromettere la bontà dell’affidamento."

Russo chiede se fosse coerente il ricorso al soccorso istruttorio per la cauzione provvisoria mancante nell'offerta presentata il 30-09-2020, se la società proponente non abbia alla data di presentazione dell’offerta una condizione debitoria nei confronti dell’Amministrazione Comunale, se rispetti il criterio della gestione minima triennale di impianti sportivi di almeno 10.000 spettatori, se possegga alla data della presentazione dell’offerta, il fatturato societario minimo per accedere al bando.

Inoltre, il consigliere PD chiede "se l’Amministrazione ritenga plausibile e condivisibile che la previsione di gestione dell’impianto per trent’anni contenuta nel bando di gara possa consentire il rientro economico dell’investimento previsto dalla società proponente, la quale espressamente dichiara che sarebbero necessari tempi pari a 99 anni, e non costituisca un rischio evidente per l’efficienza, l’efficacia e l’economicità che deve interessare l’azione amministrativa dell’Ente e se le documentazioni tecniche a supporto della proposta pervenuta (specificamente quelle relative all’offerta tecnica) siano adeguatamente, tecnicamente, documentalmente supportate in maniera solida e credibile dal punto di vista organizzativo ed economico di lungo periodo."

L'interrogazione si chiude con Russo che chiede:

"Se, a seguito dell’esame e della verifica delle sopra richiamate osservazioni, non ritenga la S.S. ill.ma di procedere in via precauzionale e cautelativa alla sospensione dell’affidamento della concessione dello stadio “Franco Scoglio” al fine di valutare in maniera approfondita la tutela dell’interesse della pubblica amministrazione locale in relazione a tale affidamento, e se non ritenga del pari opportuno per la tutela dell’Ente e delle sue strutture procedere alla pubblicazione di un nuovo bando di gara per la concessione dello stadio “Franco Scoglio” che enuclei in maniera più chiara e dettagliata i requisiti essenziali da rispettare e soprattutto il dettaglio tecnico di gestione e miglioramento della struttura, asset essenziale sia in sede di valutazione di gara che in fase successiva di gestione della medesima."

A questo punto, la palla passa al Sindaco che, però, potrebbe attendere il responso della seduta di Commissione di Gara fissata a martedì prossimo, una data che potrebbe davvero essere dirimente per le sorti di un iter amministrativo alquanto tormentato.

Sezione: Fuori Campo / Data: Gio 11 marzo 2021 alle 22:40
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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