Sono finite le vacanze dell’Acr Messina. Raduno, cena di squadra, visite mediche e primi allenamenti sul sintetico del Despar Stadium. Indicazioni iniziali per mister Cazzarò, voglioso di mettere in moto le proprie idee tattiche per una stagione che dovrà rilanciare il club del gruppo Sciotto e permettere al tecnico di costruirsi la propria credibilità anche fuori dalla sua Taranto.

Le facce da raduno sono sempre indicative e danno la prima dimensione del gruppo che verrà. Dalla consegna del materiale tecnico, alla conoscenza dello staff con Cazzarò che si stacca a fatica dal fido vice Murianni. E ancora, cenni di regolamento interno per una rosa in cui gli uomini vengono sempre prima dei giocatori, mantra che ha accompagnato la carriera messinese di Antonio Obbedio, voglioso di riportare quei fasti, prima morali che sportivi, anche nella sua avventura da direttore sportivo.

È come il primo di scuola, ma ovviamente con vissuti ed età diverse. E i gruppetti sono facilmente identificabili: i grandi Esposito, Crucitti, Giordano e Sampietro; i messinesi Meo, Bossa e Barbera; le coppie di giganti De Meio-Buono e Suma-Strumbo; i quattro juniores ex Camaro per una rosa, poi, arricchita dai 2001 provenienti dal Città di Messina Romeo e Cafarella.

Tutti insieme, con l’aggiunta di altri innesti di spessore che si uniranno nel ritiro di Chianciano, hanno un unico obietto: muoversi come un corpo unico e puntare a riportare il Messina tra i professionisti.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 25 luglio 2019 alle 16:34 / Fonte: Tcf tv
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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