Andrea sei arrivato in una piazza esigente come Messina a ventuno anni e dopo annate complicate per via di qualche infortunio di troppo. Soddisfatto di questa stagione?

“Si, anche se avrei voluto fare meglio nel girone di ritorno e segnare di più. L’importante è aver raggiunto l’obiettivo di squadra, comunque, quella salvezza per la quale tengo a ringraziare tutti: dal Presidente ad ogni singolo collaboratore”.

Nove reti in trentatré presenze, capocannoniere del Messina ma, come tu stesso ci suggerisci, nella seconda parte di stagione hai avuto una tendenza diversa rispetto alla prima. Come hai vissuto questa fase?

“Mi sono sempre allenato al massimo e credo di aver meritato lo spazio che mi è stato concesso. Sono giovane ed ambizioso e come tutti vorrei sempre giocare ma le scelte tecniche vanno accettate e rispettate”.

Un’ambizione che nel prosieguo della tua carriera ti porterà…

“È presto per dirlo, il mio cartellino è di proprietà del Parma e bisognerà capire anche le loro intenzioni. Indipendentemente dalla squadra, credo sia normale a ventidue anni aspirare sempre al meglio. Dopo stagioni difficili sento di aver superato totalmente gli infortuni e soprattutto ho bisogno giocare”.

La salvezza finale a coronamento di un’avventura non senza ostacoli e con tante difficoltà.
Quanto hanno pesato le scelte della proprietà per il raggiungimento dell’obiettivo?

“Il Presidente non ha mai mollato un centimetro e ci ha dato fiducia quando nessuno credeva in questa squadra, o comunque davvero in pochi. Il mercato di gennaio è un segno tangibile della volontà societaria di preservare la categoria”.

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 09 maggio 2022 alle 18:47
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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