Non si ferma con l’addio di Pietro Lo Monaco la rivoluzione societaria in casa Messina. Anche il direttore sportivo Christian Argurio ha rassegnato le proprie irremovibili dimissioni, nonostante il presidente Pietro Sciotto pare abbia provato a trattenerlo all’interno del proprio organigramma.
"L'Acr Messina, preso atto delle dimissioni del direttore sportivo Christian Argurio, comunica la risoluzione consensuale del contratto con lo stesso - si legge nella nota del club -. Al dirigente un ringraziamento per il lavoro svolto e i migliori auguri per le future fortune professionali".

Una "bomba sportiva" che esplode definitivamente a tre giorni dalla ripresa del campionato, con la squadra biancoscudata che domenica sarà impegnata sul campo della Virtus Francavilla, e con un mercato ancora in divenire, con lo stesso Argurio da giorni impegnato nella ricerca di quegli elementi che potessero allungare la rosa, abbassando il monte ingaggi e permettendo al tecnico Raciti di schierare una squadra che potesse rispettare la regola del minutaggio. 

Tutto da rifare, quindi, per Pietro Sciotto che aveva accettato senza batter ciglio le dimissioni del consulente, con funzioni di direttore generale, Pietro Lo Monaco, ma che adesso si ritrova a dover rivoluzionare l’organigramma, tanto che non sarebbero escluse altre dimissioni di altri elementi arrivati a Messina sotto indicazione dello stesso ex amministratore delegato del Catania, buona parte dei quali compongono al'attuale organigramma. Il tutto, dopo che Sciotto aveva provato a rilanciare, rivolgendo un appello all’intera città: amici, nemici, imprenditori, istituzioni, tifosi per salvare il patrimonio della Serie C. Un monologo di circa dieci minuti nel quale il presidente chiede alle istituzioni l’utilizzo degli impianti cittadini, con il "Celeste" adesso in condizioni pessime, tanto che la squadra si è spostata allo "Scirea" di Santa Lucia del Mela per gli allenamenti settimanali, almeno in vista della sfida sul sintetico pugliese.

Agli imprenditori è stato chiesto un aiuto sotto forma di sponsorizzazione, perché il Messina per ogni gara spende il doppio di quanto incassa. Ritenute non idonee, poi, le due proposte d’acquisto ricevute, definite "pure chiacchiere": la prima, di una società londinese portata da Pietro Lo Monaco, disposta a rilevare il Messina a un euro più le spese per completare l’annata e alla quale sono state prospettate le spese da sostenere entro la fine della stagione e richiesta la sostituzione della fideiussione depositata in Lega dal presidente. La seconda, di un gruppo sardo disposto a spendere 500 mila euro tra gennaio e aprile. Personaggi, dice Sciotto, che vogliono solo mettersi in mostra. Adesso, però, sembra davvero tutto da rifare, con il futuro del Messina che resta appeso a un filo.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 20 gennaio 2022 alle 20:17
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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