Dopo una partita di enorme sofferenza per tutti coloro i quali amano la biancoscudata, il Messina vince lo spareggio contro una Gelbison mai doma, degnissimo avversario capace di lottare fino all’ultimo secondo per mantenere la categoria, ma, alla fine, un gol di Ragusa all’83’ regala la serie C ai biancoscudati e la festa è tutta sotto la Curva Sud, coi giocatori che ballano insieme e, finalmente, possono scaricare la tensione di un campionato folle, con una rimonta incredibile e la paura di poter crollare al momento di raccogliere il frutto di tanto lavoro.
PREPARTITA – Il meteo ha deciso che sarà una partita da vivere con difficoltà anche da quel punto di vista, considerando il vento e la pioggia che sferzano il “Franco Scoglio” già nelle ore precedenti il fischio iniziale del signor Bonacina di Bergamo. Ma i tifosi del Messina sono abituati a soffrire, e quelli della Curva Sud si affidano ai versi di una delle canzoni più significative nell’ultimo Festival di Sanremo per lo striscione dedicato ai calciatori chiamati oggi a difendere la categoria: “Se avrai paura stringimi le mani perchè siamo invincibili.. vicini”. Mr. Rain li ha ispirati, quasi sapessero che la pioggia avrebbe bagnato questa sfida decisiva per la salvezza, un impegno senza appello contro la Gelbison, che, dopo la vittoria sabato scorso ad Agropoli, ha il vantaggio di due risultati su tre. “Conta solo vincere” ha dichiarato alla vigilia Ezio Raciti e decide di affidarsi a Fumagalli tra i pali, la linea difensiva è quella dell’inizio ad Agropoli con Berto, Ferrara, Trasciani e Ferrini, la novità a centrocampo di Konate accanto a Fofana, poi il quartetto di solisti in avanti Kragl-Ibou Balde- Ragusa-Perez. Galderisi non cambia nulla rispetto alla settimana passata, tranne Tumminello al posto di De Sena, in uno schieramento che può essere sia 4-2-3-1 che 3-5-2, con Cargnelutti utilizzabile in difesa o a centrocampo. In campo D’Agostino, bandiera della Gelbison che partì dall’Eccellenza qualche anno fa, poi Nunziante, Gilli, Granata e Loreto in difesa, Fornito, Graziani e Kyeremateng tra centrocampo e linea avanzata.
CRONACA
PRIMO TEMPO – L’urlo del “Franco Scoglio” accoglie le due squadre all’ingesso in campo, con circa 7.000 persone presenti nel momento in cui occorre spingere tutti insieme per la salvezza. Un segnale importante dato dalla città verso una squadra che deve adesso dimostrare di meritare questa passione. Ci sono anche il sindaco Basile, l’assessore allo sport Finocchiaro e il presidente Sciotto, tornato ad occupare il suo posto in tribuna dopo settimane di assenza, anche per la contestazione della tifoseria organizzata, ma oggi è il momento di non pensare a queste cose, ma solo ottenere il risultato. La Gelbison si riunisce nel classico ring per caricarsi, i giocatori del Messina si spingono sotto la loro curva per ricevere la forza dai propri tifosi, dopo c’è solo la partita da giocare, ovvero la cosa più importante di tutte. L’avvio è molto teso, con la Gelbison che prova a non farsi schiacciare alzando il pressing, mettendo in difficoltà il Messina in avvio di manovra. Primo brivido sulla schiena dei tifosi biancoscudati al 5’ sul colpo di testa di Granata che, come si diceva una volta, fa la barba alla traversa di Fumagalli. Risponde subito il Messina con una azione che si sviluppa sulla destra, Fofana serve Ibou Balde che non tira benissimo, ma la palla arriva dalle parti di Perez, troppo poco reattivo nel tocco e l’occasione sfuma. Al 12’ Balde salta te uomini e trova Gilli che lo stende, prendendo il giallo. Sulla conseguente punizione di Kragl, respinta dalla barriera, riparte in modo pericolosissimo la Gelbison e Kyeremateng spara fuori da buona posizione. Al 20’ botta di Ferrini dal limite su ottima manovra sviluppata dal Messina, ma D’Agostino si esalta e devia sul fondo. Ancora Ragusa strappa una ammonizione agli avversari, costringendo, dopo 30’, Cargnelutti al fallo. Fofana, al 31’, va anche lui nel registro dei cattivi, per un fallo tattico su Kyeremateng. Assurda decisione del signor Bonacina al 36’, quando Gilli va in contrasto aereo, resta a terra e il gioco viene fermato con il Messina in piena proiezione offensiva. Spinge il Messina e, al 39’, Ferrara viene strattonato in piena area, senza che il signor Bonacina faccia una piega, evidentemente considerando esagerata la caduta del difensore biancoscudato, che, però, aveva saltato il diretto avversario. La gara si fa particolarmente dura e ne fa le spese Ragusa, al 41’, che è in ritardo in un recupero palla e colpisce in modo plateale Nunziante venendo ammonito. La Gelbison si scuote e, al 43’, Fornito mette nell’area piccola su punizione un pallone insidiosissimo, sul quale la difesa messinese si salva con affanno. Il direttore di gara assegna 2’ di recupero, durante i quali c’è tanta confusione ma nulla da rilevare e il primo tempo finisce sul risultato di parità, che penalizza la veemenza, ma anche la qualità con cui il Messina ha provato a mettere almeno una volta la palla alle spalle di D’Agostino. Bene la Gelbison che ha impostato una gara non solo basata sul contenimento ma tenendo le due punte per impegnare i centrali avversari e provando sempre a costruire qualcosa per non lasciare il pallino del gioco ai padroni di casa.
SECONDO TEMPO – Inizio non proprio esaltante del Messina, che stenta a costruire e si affida molto al lancio lungo su un Perez che non riesce a tirare verso la port avversaria. Al 54’ arriva il giallo anche per Nunziante, che colpisce alla testa con una gomitata Ragusa. Al 58’ tiro di Fornito, su un fallo non fischiato ai danni di Konate, e Fumagalli salva la sua porta con un intervento prodigioso sulla sua sinistra. Primo intervento dalla panchina di Raciti, che toglie dal campo Perez e Konate per Curiale e Zuppel allo scoccare del 62’. Gioca molto meglio la Gelbison che gestisce palla e tiene basso gli avversari conquistando diversi corner. Su uno di questi, al 64’ Cargnelutti, solissimo, manda alto di testa in piena area piccola, graziando il Messina. Galderisi cambia Kyeremateng con Correnti al 65’. Confusione totale tra gli uomini in maglia biancoscudata che non vanno oltre il lancio lungo, facile preda della difesa rossoblù. Giallo per Fornito al 68’. La palla della vita arriva sui piedi di Curiale al 69’, che la spara (manco a dirlo) addosso a D’Agostino in uscita disperata. Sulla ripartenza, Berto abbatte Infantino spendendo un giallo per bloccare un tre contro uno micidiale. Al 73’ escono Fornito e Infantino per Uliano e De Sena. Il signor Bonacina vede un fallo in attacco di Curiale al 75’, che costa il giallo all’attaccante biancoscudato. Giallo anche per Graziani al 76’, per trattenuta su Fofana, che poi resta a terra e gli subentra Marino così come Grillo entra al posto di Kragl. Sembra finita, e invece, al minuto 83, arriva il gol che fa esplodere letteralmente il S.Filippo, con la palla che viene conquistata da Grillo, imbucata per Ferrini, palla al centro sulla quale si avventa Ragusa e la mette alla spalle di D’Agostino. Subito dopo, lascia il campo Ibou Balde per Fiorani. All’86’ Ferrini in scivolata salva su Graziani in scivolata, coronando una gara leonina. Espulso Galderisi al minuto 88 per motivi che solo il signor Bonacina conosce, e poi Fumagalli si fa ammonire per eccesso di testosterone. Al primo dei sette minuti di recupero, un pallone passa davanti alla linea di porta del Messina senza che nessun giocatore della Gelbison riesca a spingerlo in porta. Al 93’ Fumagalli è miracoloso sul colpo di testa di Tumminello a colpo sicuro. Gilli si infortuna e viene sostituito da Marong al 95’.
TABELLINO
MESSINA-GELBISON 1-0
Marcatore: 83’ Ragusa
MESSINA(4-2-3-1): Fumagalli; Berto, Trasciani, Ferrara, Ferrini; Fofana (dal 76’ Marino), Konate (dal 62’ Zuppel); Kragl (dal 76’ Grillo), Ibou Balde (dall’85’ FioraNi), Ragusa; Perez (dal 62’ Curiale). In panchina: Lewandowsi, Helder Baldé, Iannone, Salvo, Fiorani, Napoletano, G.Marino, Ortisi. Allenatore: Ezio Raciti.
GELBISON (4-2-31-): D’Agostino; Nunziante, Gilli (dal 95’ Marong), Granata, Loreto; Cargnelutti, Fornito (dal 73’ Uliano); Graziani, Tumminello, Kyeremateng (dal 65’ Correnti); Infantino (dal 73’ De Sena). In panchina: Anatrella, Vitale, Onda, Uliano, Papa, De Sena, Capone, Corda, Porcino, Ferruzza. Allenatore: Beppe Galderisi
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo
Assistente: Ivan Catallo di Frosinone e Stefano Galimberti di Seregno
IV Ufficiale: Luigi Catanoso di Reggio Calabria
Ammoniti: 12’ Gilli (G), 30’ Cargnelutti (G), 31’ Fofana (M), 41’ Ragusa (M), 54’ Nunziante (G), 68’ Fornito (G), 69’ Berto (M), 75’ Curiale (M), 88’ Fumagalli (M)
Corner: 6-6
Recupero: 2’ e 7’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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