Dopo Olli Kragl, è il turno di Ermanno Fumagalli rivestire i panni dell’ospite nella chat giallorossa, iniziativa portata avanti dall’Ufficio Comunicazione del Messina per ravvivare l’interesse attorno alla biancoscudata, in un momento particolarmente delicato della stagione, con le tre vittorie consecutive ottenute e, all’orizzonte, la sfida contro la totale dominatrice di questo campionato, il Catanzaro dei record, unica squadra imbattuta nei campionati professionisti europei. Il portiere è già un beniamino del popolo biancoscudato, per le prestazioni sciorinate nei suoi primi 270’ con la maglia del Messina: “Il calcio è la mia vita e, finché riesco a trasmettere queste emozioni ai compagni ed alla gente, sono contento di restare in campo. Ero ragazzino quando sono venuto a Messina la prima volta, vent’anni fa, senza giocare, ma imparando tantissimo in quello spogliatoio composto da grandissimi professionisti con personalità da vendere. Ricordo la passione del Celeste, ma anche qui al S.Filippo sento il calore dei tifosi, pur se il numero non è lo stesso di allora”.

Fumagalli si è rivelato un vero leader dentro e fuori dal rettangolo di gioco: “Creare un bel gruppo serve a lavorare meglio ed uscire prima dalle difficoltà. Qui ho visto dei ragazzi preparati professionalmente, con lo spirito giusto per tirarsi fuori dalle zone basse della classifica. Io, così come gli altri compagni arrivati insieme a me, dobbiamo fargli da guida per crescere in fretta, imparando dai propri errori. Tra di loro, cito sia Catania che Mallamo, pur con qualche anno di differenza, ma uno lo chiamo il Mbappe di Messina e l’altro è davvero tanta roba per la categoria”.

L’estremo difensore bergamasco ripercorre brevemente la sua vita calcistica: “La mia carriera è trascorsa tutta in serie C, ho il rimpianto di non avere qualche centimetro in più in altezza, sennò avrei fatto più strada, però madre natura non mi ha dotato di questo e, quindi, sono contendo di ciò che ho ottenuto. Poi, se fossi stato più alto – scherza Fumagalli - non sarei stato qui a Messina adesso, per cui, meglio così. Io mi alleno sempre al massimo, più lavoro e meglio sto, devo stare sempre sul pezzo, mi trovo bene con Onorati perché mi mette sotto torchio e, solo così, posso migliorare. Anche se sono grande di età, ho sempre voglia di imparare. Le motivazioni non mi mancano, quando mi hanno detto di venire qui, era mercoledì sera, ho subito detto a mia moglie di trovarmi un aereo e giovedì mattina presto ero a Messina. So che qui ho gli stimoli giusti”.

Infine, un piccolo appello al pubblico: “Spero che domenica ci siano parecchi tifosi a darci una mano, loro sono imbattuti e, non si sa mai, la sconfitta potrebbe arrivare domenica. Così, in tanti, potremo festeggiare. Poi, magari - citando un piccolo rito scaramantico inaugurato un paio di settimane fa prima della trasferta di Viterbo - dopo me e Olli Kragl, toccherà a Balde offrire la cena a tutti i compagni”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 26 gennaio 2023 alle 12:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print