Un urlo che sa di liberazione e poi abbracci, sorrisi e lacrime a suggellare un percorso fatto di sacrifici e grande professionalità. In un caldo pomeriggio di metà luglio, si chiude l’infinita stagione dell'Fc Messina e di una Serie D mai così complicata. Si abbassa il sipario con un ultimo inchino al pubblico dopo il meritato e autoritario successo contro la Gelbison. I giallorossi hanno dimostrato, ancora una volta, i grandi valori umani di un gruppo che ha raggiunto l’obiettivo nonostante le molteplici difficoltà. Un uragano di emozioni contrastanti che hanno contraddistinto l’ultima settimana in riva allo Stretto: dall’amarezza per il secondo posto alle spalle dell’Acr Messina sino alla gioia per la vittoria della lotteria playoff contro Acireale e Gelbison.

Sette giorni in cui si sono concentrati gli sforzi di una stagione durata esattamente un anno. Nell’ultimo atto della post season i giallorossi non hanno mancato l’appuntamento più importante, sia dal punto di vista fisico che mentale. Al contrario della noiosa gara giocata a ritmi lenti contro l’Acireale, infatti, gli uomini di Costantino hanno aggredito il match fin dall’avvio. Un atteggiamento che, probabilmente, non si aspettava nemmeno la Gelbison costretta al fallo tattico in più occasioni. Emblema di tutto questo le due ammonizioni sventolate al giovane Iasefoli, classe 2003, in appena 39 minuti. L’uomo in meno per i campani ha spianato la strada ai giallorossi decisi a chiudere la pratica nell’arco dei novanta minuti. A suonare la carica ci ha pensato la catena di destra Casella Palma: i due campani hanno trascinato l’intera squadra con innumerevoli anticipi, recuperi palla e un pressing asfissiante. Da loro è partita la carica per alzare il baricentro e trovare il vantaggio. Un gol arrivato, in realtà, anche troppo tardi rispetto alle tante occasioni avute e sprecate. Solo al 45’ il tap in di Caballero è valso il momentaneo 1-0 dopo un contropiede fallito clamorosamente dallo stesso attaccante argentino. Sino all’ultima gara ufficiale, infatti, l'Fc Messina ha mostrato i suoi pregi nella qualità del gioco e le sue mancanze in zona gol.

Prima del duplice fischio, però, c’è stato spazio anche per una doppia occasione ospite sventata ottimamente da un Marone sempre presente e attento. Nella ripresa le forze dei campani, a causa dell’espulsione, sono venute meno e l'Fc Messina è riuscito a controllare il match agevolmente chiudendo la pratica nel finale con il sinistro chirurgico di Ciccio Lodi. Una gara, quindi, che non ha tradito le aspettative e ha rispettato i pronostici.
Le parole di mister Costantino si sono avverate e i giallorossi hanno concluso il loro lavoro portando l'Fc Messina a un passo dalla Serie C. Mai come quest’anno, infatti, l’occasione è servita su un piatto d’argento tra rinunce, fallimenti e mancante iscrizioni.

Il campo ha dato il suo verdetto ufficiale, tutti i protagonisti si sono sacrificati compatti fino all’ultima goccia di sudore, adesso la palla passa alla società. Nel post partita il vice presidente Santi Cosenza non si è nascosto ma ha rilanciato le ambizioni del club rispondendo alle domande precise dei giornalisti. Adesso è tempo di passare dalle parole ai fatti per chiudere un cerchio a cui manca l’ultimo tassello per essere perfetto. Tra Serie C, Serie D e ricorso al Tar sul fronte stadio, si preannunciano giornate di fuoco per la società. Si resta alla finestra in attesa dell’evolversi degli eventi con la consapevolezza che il tempo è poco e la nuova stagione è già alle porte.

Sezione: Fc Messina / Data: Lun 12 luglio 2021 alle 09:22
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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