La campagna elettorale per le comunali di Messina sta per entrare nella fase finale, con i 5 candidati alla carica di sindaco e la gran massa di aspiranti consiglieri comunali e circoscrizionali impegnati a contattare amici, parenti e sostenitori per raggiungere il numero di voti necessario ed entrare a Palazzo Zanca da vincitore il prossimo 12 giugno, o, nel caso del primo cittadino, due settimane dopo, al termine dell’eventuale ballottaggio. Nelle scorse settimane, Basile, Croce, De Domenico, Sturniolo e Totaro, in rigoroso ordine alfabetico, hanno iniziato ad esporre le rispettive visioni di città che vorranno costruire nel prossimo quinquennio (salvo interruzioni del mandato di Sindaco e Giunta, opzione più volta vissuta a Messina negli ultimi decenni per le motivazioni più diverse), e, da venerdì scorso, i 5 programmi degli aspiranti sindaci della nostra città sono depositati all’albo pretorio comunale, obbligo previsto dalle normative vigenti.
I contenuti sono esposti in modo diverso, si va dalle 144 pagine di Basile, alle 6 di Croce, passando per i 33 fogli di De Domenico, 18 di Sturniolo e 5 di Totaro, suddivisi in tomi, paragrafi, punti, a seconda delle modalità scelte per elencare le idee in base alle quali ogni singolo cittadino messinese dovrebbe scegliere verso chi orientare il proprio preziosissimo voto. Abbiamo dato una occhiata a questi documenti cercando lo sport, argomento tipico della nostra testata, con l’obiettivo di fornire alcuni paletti informativi di riferimento ai nostri lettori per districarsi nella marea di informazioni di cui saranno oggetto nei giorni che ci separano dal 12 giugno.
Partiamo, sempre seguendo i principi alfabetici, da Federico Basile, che dedica allo sport un paragrafo di due pagine intitolato “Politiche per lo sport ed impianti sportivi”, focalizzandosi sulle sinergie tra i diversi attori che, a vario titolo, si occupano di sport sul territorio, per garantire l’educazione motoria in ogni fascia di età, promuovere la pratica dello sport, migliorando l’uso pubblico degli impianti per i singoli cittadini e per le associazioni sportive e creando le premesse per ampliare l’offerta di discipline.
Basile passa quindi ad elencare le idee per gli impianti più grandi della città, partendo da quello che viene definito il Polo sportivo San Filippo, da mettere al centro di un unico piano di ristrutturazione e valorizzazione degli impianti esistenti in quella porzione di territorio (Stadio Scoglio e PalaRescifina) e delle aree circostanti. L’idea è quella di richiedere soluzioni di investimento a chi avrà la responsabilità e l’onere di essere proprietario di quella che viene definita “la maggiore squadra di calcio cittadina”, in modo da collegare, in maniera esplicita, la messa a norma degli impianti (già avviata attraverso l’utilizzo di risorse comunali nell’ultimo anno) con la realizzazione di piccoli impianti per lo sport di base e strutture con finalità commerciali e turistiche. In sostanza, la proprietà del Messina potrà presentare un piano di investimenti nella vasta area del S. Filippo che comprenda anche lo sfruttamento commerciale di una parte di essa, con l’impegno a destinare i redditi derivanti da tale investimento alla gestione della squadra di calcio. Per lo Stadio Celeste, invece, si prevede la realizzazione di un campo da gioco in erba sintetica, per destinare l’impianto ad uso intensivo da parte delle numerose società calcistiche cittadine. In continuità con l’amministrazione De Luca, ecco l’impegno di Basile a concludere l’iter di esternalizzazione degli altri impianti comunali mediante affidamento della gestione ad associazioni sportive, aziende partecipate e Università di Messina, prevedendo, come novità rispetto all’approccio “ultra sparagnino” espresso nel Salva Messina, un sostegno dell’Amministrazione ai concessionari, per salvaguardarli durante il periodo di affidamento dell’impianto. Inoltre, sono previste: la realizzazione di nuovi impianti per lo sport di base , in particolare nelle aree liberate con l'azione di risanamento (utilizzando i fondi destinati al progetto "Qualità dell'Abitare"); la riqualificazione delle palestre scolastiche per un loro utilizzo più intensivo da parte delle associazioni sportive cittadine e un accordo con le Forze Armate per l'utilizzazione, previa riqualificazione a carico del comune, dei campi di calcio di Marisicilia e del 24° artiglieria.
Maurizio Croce, enuncia in modo molto sintetico il tema dello sport, partendo, anch’egli, dallo stadio San Filippo, per il quale si prevede la realizzazione della copertura intervento che “permetterebbe un maggior afflusso di pubblico, rilanciando il calcio messinese nelle categorie più alte rispetto agli ultimi anni”. Per il Celeste, invece, si prevede un riammodernamento per l’utilizzo da parte della “prima squadra cittadina o delle squadre minori”, rimandando ad una successiva analisi più approfondita la possibilità di smantellarlo interamente per realizzare un “impianto polifunzionale sportivo all'avanguardia”. Croce punta poi alla valorizzazione delle eccellenze cittadine nel campo dello sport, citando l’esempio della “Canottieri Peloro” società costituita dal 3 volte campione del mondo canottaggio Giovanni Ficarra, con 200 tesserati impegnati in competizioni ai più alti livelli, ma anche coinvolta in progetti nel campo sociale e della difesa dell’ambiente. Altri obiettivi enunciati da Croce per la sua sindacatura sono: prevedere nel bilancio comunale, le somme economiche necessarie per la manutenzione degli impianti sportivi cittadini; rendere gli impianti sportivi cittadini, agibili, entro i 5 anni di amministrazione, partendo da quelli delle squadre impegnate in campionati nazionali che vedrebbero compromessa la possibilità di partecipare alle competizioni in caso di mancata agibilità; riqualificare le palestre scolastiche per dare spazi alle attività delle società sportive di base. L’intenzione del candidato Croce è quella di procedere all'assegnazione degli impianti sportivi cittadini alle Società sportive che disputano i campionati maggiormente prestigiosi e assegnare le palestre scolastiche a tutte le Società che disputano solo campionati giovanili o minori, individuando, altresì, in ogni circoscrizione di Messina, spazi idonei alla realizzazione di impianti sportivi polifunzionali, da realizzare da parte del Comune o con la partecipazione dei privati.
Franco De Domenico utilizza un metodo di esposizione del programma mutuato da quelli dei progetti europei, dividendolo in diversi punti, tra cui proprio quello dello sport e politiche giovanili. Si parte dalla considerazione, comune ad altre parti del documento di presentazione all’elettorato, della fuga dei giovani dalla nostra città, che accentua il trend nazionale di invecchiamento della popolazione, incrociandola con la presenza di un numero rilevante di impianti sportivi sul territorio cittadino, costruiti tra gli anni 70 e la fine dell’ultimo decennio nel secolo scorso, che risentono di mancate ristrutturazioni o operazioni di mantenimento derivanti dalla contrazione del finanziamento pubblico, causa, secondo De Domenico, anche del dimezzamento del numero delle associazioni sportive messinesi rispetto a 20 o 25 anni fa. La risposta a questa stagnazione dello sport cittadino è quella di “creare un forte collegamento con il territorio e le istituzioni sportive, coinvolgendo i quartieri e l’associazionismo e divenendo un punto di riferimento per gli operatori del settore”. Questo metodo tenderà a coinvolgere soprattutto la popolazione più giovane mirando a creare possibilità di lavoro, evitando di partire da Messina. In sostanza, l’intenzione di De Domenico, che verrà chiarita ulteriormente nel corso delle prossime conferenze di presentazione del programma, sembra essere quella di innescare un modello di sviluppo virtuoso attorno alla gestione degli impianti sportivi e delle attività che in essi si svolgeranno, da quelle cosiddette di base a quelle di vertice, utilizzando le fonti di finanziamento per la costruzione e manutenzione degli impianti, ma anche i fondi per imprenditoria giovanile, startup e gli strumenti del volontariato, come il servizio civile comunale, mirando ad una gestione complessiva del patrimonio immobiliare destinato allo sport che coinvolga l’amministrazione pubblica, le nuove realtà imprenditoriali, le associazioni sportive e le società o i privati presenti sul territorio.
Gino Sturniolo, per la natura dello schieramento che lo appoggia, si affida ad una visione dello sport come attività sociale, non approfondendo temi tecnici sulla gestione degli impianti cittadini. Nel paragrafo dedicato nel suo programma, si parla, infatti, di “sinergie con le associazioni per promuovere la cultura dell'attività sportiva come stile di vita sano per tutti i cittadini e per consentire ai cittadini di ogni età e in particolare a tutti i giovani e bambini di fare sport”, prevedendo la “collaborazione con il Centro Universitario Sportivo e con tutte le associazioni sportive del territorio, per la realizzazione e la gestione di nuovi impianti e per l'ampliamento dell'offerta sia per lo sport ricreativo che per quello agonistico.” Obiettivo principale è quello di “creare una regia a livello cittadino che metta in rete tutti gli spazi sportivi disponibili, compresi quelli delle scuole, in modo da garantire un'ampia offerta sportiva distribuita su tutti i quartieri, realizzare percorsi di running nei quartieri cittadini e la dotazione di infrastrutture (bagni, WIFI, ecc..) nei percorsi più frequentati dei parchi.” Sturniolo prevede poi la “realizzazione di aree attrezzate ad accesso libero per attività sportive, sul modello delle palestre all'aperto presenti ormai in molti comuni, intercettando anche aree abbandonate o dismesse da riqualificare per questa funzione.” Sturniolo parla di ristrutturazione e fruibilità delle piscine comunali, incentivi alle attività sportive "minori", giornate dello sport per favorire la socializzazione, nuove aree da destinare ad attività sportive ed al gioco per bambini e per anziani, tariffe per partecipare alle attività proporzionali al reddito ed esentando i minori segnalati dai servizi sociali, aiuto per istituire nuove società sportive, riprendere ed incentivare le manifestazioni tradizionali, creando un calendario eventi.
Infine, il paragrafo dedicato da Salvatore Totaro nel suo programma elettorale allo sport, affiancato alla cultura. Il sindaco Totaro si attiverà “per il totale recupero di tutti gli impianti sportivi della città, comprese le palestre scolastiche” per incrementare il numero di praticanti, affidando poi la gestione di alcuni impianti alle Federazioni sportive e di altri alle associazioni sportive, garantendone l’agibilità e la fruibilità con interventi di ristrutturazione a carico del Comune, che si occuperà di trovare i fondi necessari partecipando a bandi europei, nazionali e regionali, per rendere utilizzabili agli sportivi tutte le ville cittadine con aree fitness per bambini, famiglie, anziani e anche cani. La giunta Totaro, poi, vuole riportare l’automobilismo a Messina, ripristinando la “10 ore notturna” e si occuperà di riqualificare i Laghi di Ganzirri per destinarli a “manifestazioni sportive di canottaggio, automobilismo o altro” e di recuperare la Passeggiata a Mare per l’utilizzo sportivo a tutta la cittadinanza. Ultimo obiettivo enunciato nel paragrafo dall’aspirante sindaco Totaro è quello di aprire i centri sportivi comunali, al mattino, a tutte le scuole per promuovere l’attività fisica degli alunni.
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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