Il bomber Santo Salerno non si smentisce mai: 23 gol e titolo di capocannoniere

Una maglia come una seconda pelle: la numero 7, in onore dell’idolo Andriy Shevchenko, ex fuoriclasse ucraino del Milan, squadra per la quale tifa fin dalla tenera età. Si chiama Castelluccese l’isola felice di Santo Salerno, capitano del team nebroideo, laureatosi, per la seconda volta di fila, capocannoniere del Girone B di Promozione, con 23 centri.

Salerno, classe 1995, originario di Mistretta ma, da tempo, “trapiantato” a Castel di Lucio, non ha bisogno di presentazioni. I numerosi e personali record collezionati in carriera si commentano, infatti, da soli: nelle ultime sei stagioni, tra Geraci e Castelluccese, sono ben 145 le marcature consegnate agli almanacchi. E il suo apporto  si è rivelato fondamentale per garantire ai biancorossi una tranquilla permanenza nel secondo livello di calcio dilettantistico. “Il merito - sottolinea l’attaccante - è, soprattutto, dei miei compagni, che mi mettono nelle condizioni di rendere al meglio e di andare in doppia cifra. Il bilancio stagionale è stato soddisfacente, per tutti noi: nonostante un infortunio al polso mi avesse tenuto lontano da campi per un mese e mezzo, siamo riusciti a classificarci al settimo posto, che rappresenta il miglior piazzamento in assoluto, nella storia di questa società”.

Salerno parla poi dei suoi traguardi e spiega come sono stati raggiunti. “Il segreto dei miei successi è stato sempre lo stesso: dedizione al lavoro e voglia di migliorarsi sempre. Penso che questo, in buona sostanza, abbia fatto la differenza”.
La prossima estate, le probabilità di lasciare la Castelluccese per cedere alle lusinghe di altri club più blasonati, sono piuttosto alte: “Credo sia ancora presto per parlare dei miei piani futuri. In questi anni, ho sempre compiuto scelte di cuore, senza mai pentirmi delle decisioni prese. Non nego, però, il desiderio di misurarmi in un’altra realtà, per cercare nuovi stimoli e ambizioni. Ricevo parecchie proposte - conclude - anche da categorie superiori, quali Eccellenza e Serie D. Ma avrò modo di valutare il da farsi con calma, al momento opportuno”.