Spiraglio nell'operazione di salvataggio del Messina. Non dell'Acr, ormai destinata alla liquidazione fallimentare ma del futuro del calcio cittadino. Opera di buona volontà: quella della Società Cooperativa, ancora una volta intervenuta fungendo da raccordo, in qualche modo sostituendosi al tessuto locale, come ha fatto mesi fa cercando una soluzione per l'esternalizzazione della gestione sportiva. Mediando, sopperendo a istituzioni assenti e silenziose, dimesse rispetto all'interesse collettivo. Stavolta intervento diretto, soldi in mano. Circa 10mila euro per permettere alla squadra di scendere in campo nelle prossime partite, almeno due, quelle con Gela e Acireale. Ciò equivale a dare una speranza anche, appunto, per l'avvenire. Perché nelle prossime ore dovrebbe essere attivato l'esercizio provvisorio, non una scelta definitiva ma un segnale importante perché lascia aperte le porte a una svolta futura. Extra campo prima ancora che relativa alla salvezza in Serie D.

Ecco cosa ha scritto la Cooperativa: "Senza l’intervento diretto dei nostri soci, la partita sarebbe stata a rischio. La Lega non ha concesso il rinvio della gara e i costi da sostenere sono ingenti. I soci della Cooperativa si sono autotassati, raccogliendo 10.000 euro per coprire le spese della gara e sostenere la curatela in questa impresa: salvare il Messina. Questo significa che oggi il Messina può scendere in campo anche grazie al sacrificio dei suoi azionisti, che hanno messo di tasca propria per il bene della squadra e della città". Da qui l'appello a nuovi tesseramenti: "Diventa azionista della SCC Messina (sccmessina.it/gestione-modulo-associativo), acquista il biglietto per la gara di domenica, così potremo coprire anche le spese della trasferta di mercoledì".

Una mossa, un segnale, al quale dovrebbe aggiungersi il contributo anche di qualche sponsor che ha contattato il curatore Maria Di Renzo, figura cruciale in questo momento. Che sta facendo di tutto per tenere in vita il club, per trovare la strada giusta per non chiudere i battenti. Per ridare serenità societaria e poi provare l'impresa sul campo. Questo è il momento, collettivo, di stringere i denti, perché superata questa fase potrebbe arrivare la svolta e tutto cambiare. Rilevando all'asta il ramo sportivo, ampiamente sgravato della quota debitoria dell'Acr, e rilanciando il progetto. Volendo si può.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 18 settembre 2025 alle 21:18
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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