La composizione dei gironi di Prima categoria ha fatto ulteriormente risaltare presenze e assenze nella nuova stagione calcistica. È il caso della Torrenovese, che è tornata nei ranghi Figc dopo tre stagioni e, dall’altro lato, è sparita la Mamertina. Dopo tre stagioni avvincenti e vincenti, con il doppio salto dalla Terza categoria alla Prima e la conquista dei play-off, la società giallorossa ha deciso di cedere il titolo.

Una scelta non facile, ma dettata da una serie di difficoltà: “I problemi sono iniziati nel giugno 2024, tra spese, iscrizione in Prima e alcuni sostenitori che hanno lasciato il progetto, eravamo rimasti in due a sostenere tutto. In Terza e Seconda potevamo sopportarlo, ma in Prima era più complicato”, ha spiegato l’ex direttore sportivo Giuseppe Emanuele e tra i fautori, tre anni fa, della rinascita dello storico club di Galati Mamertino.

“Ho chiesto aiuto alla cittadinanza o ad alcuni sponsor per sostenere il progetto, ma nessuno ha risposto per dare una mano. L’unica persona che si è avvicinata è stata Enrico Catania, ex allenatore, che ci ha presentati gli ex dirigenti di Torrenova e sono entrati con una quota. Era ultima possibilità per non perdere quello che avevo creato”, ha sottolineato Emanuele che, per esigenze, ha dovuto cambiare pelle al proprio progetto e arrivare a un accordo con le nuove figure per andare avanti con i colori giallorossi.

“L’accordo era che lo scorso anno e quest’anno la società avrebbe dovuto mantenere il nome Mamertina, in attesa anche della fine dei lavori allo stadio “Sarino Giuliano” di Torrenova. Poi, però, tutto è cambiato quando ho deciso di uscire nel dicembre 2024 e l’accordo, quindi, non era più mantenuto, ma non da parte loro – ha evidenziato l’ex dirigente –. Inoltre, quando è stato deciso di non allenarsi più a Galati, ad eccezione di un giorno dopo accordi con Amministrazione e la società Città di Galati, ma a Capo d’Orlando allora gli unici galatesi in squadra hanno preferito non restare. A questo punto non era rimasto più nessuno di Galati, ho parlato con il presidente Miceli e, sapendo che da soli non avremmo potuto continuare, abbiamo deciso di uscire dalla società. Era un impegno diventato insostenibile per noi”, ha aggiunto Emanuele, dispiaciuto per aver messo fine al proprio progetto di rinascita di un club storico nel panorama calcistico siciliano e di aver dovuto nuovamente “cancellare” i colori giallorossi da Galati, così come era successo con la fusione tra Mamertina e San Basilio.

“Avevamo stabilito alcuni accordi, ma non si sono conclusi perché siamo usciti noi dalla società. Nessuno ha regalato la società a Torrenova, era una problematica precedente, perché nessuno si è avvicinato per dare un sostegno”.
Si è chiusa così la breve vita della nuova Mamertina, un sogno che si è interrotto troppo presto anche per Giuseppe Emanuele che, pur tra impegni familiari e lavorativi, non ha escluso un ritorno nel mondo del calcio: “Qualche società mi aveva cercato. Continuerò a seguire il calcio, ma voglio stare in campo e viverlo”.

Sezione: Le categorie / Data: Dom 14 settembre 2025 alle 10:39
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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