“Sembra strano farlo così, non siamo abituati a lasciare le stagioni nel momento clou, ma dai piani alti è arrivato il game over. Nonostante la chiusura anticipata, è stato ugualmente un cammino lungo, iniziato un anno fa in questo periodo, emozionante, complesso, spigoloso, ma che mi ha ridato gli stimoli necessari per rientrare in un mondo che è il mio habitat naturale”. Con queste parole inizia la lettera di fine stagione di Fabio Renzo, team manager del Fiumedinisi, matricola che ha concluso il campionato di Prima categoria al sesto posto con 32 punti, come il Sant’Alessio, formazione costruita per vincere, e a -3 dalla quinta posizione del Real Sud.

“Avrei voluto vivere il finale di stagione e, chissà, sognare l’appendice dei play-off, traguardo al quale aspiravamo dopo tanta, tantissima sofferenza e sacrificio. Un maledetto nemico misterioso, il virus, ci ha negato questa possibilità”, ha continuato il dirigente giallorosso ringraziando tutti i protagonisti di una stagione che, pur chiusa in anticipo, è stata sicuramente positiva per il Fiumedinisi: “Il mio grazie va a tutti colori i quali hanno preso parte a questa stagione, quella che ha lanciato l’Asd Fiumedinisi, da neopromossa, in Prima Categoria, dimostrando di poter dire la propria in mezzo a compagini blasonate. Grazie a tutti i dirigenti, persone speciali che rendono l’ambiente familiare. Grazie al sindaco, il primo tifoso sempre presente. Grazie a tutto lo staff tecnico con il quale ho condiviso momenti duri e tante gioie ai bordi del campo. Grazie ai miei ventisette uomini della rosa che si sono avvicendati in questi sei mesi (pochi per sfortuna…) di attività. Vorrei averli sempre con me, tutti finché non smetteranno di giocare ma so che le favole non esistono, ma si costruiscono. Grazie a chi ogni settimana ha fatto la sua piccola, grande, parte con la costante presenza durante allenamenti e partite nell’impianto sportivo. Grazie a chi ci ha seguito sugli spalti tra le mura amiche ma soprattutto in giro per la provincia. Grazie alle aziende che hanno contribuito con i loro sacrifici a rendere possibile tutto ciò”.

Un pensiero doveroso quello di Fabio Renzo, ma ora si dovrà pensare al futuro: “Il calcio ha bisogno di riforme, probabilmente anche di aiuti economici per ripartire, in particolar modo nei dilettanti che rischiano di non essere in grado di ripartire in sicurezza oggi e alla ipotetica ripresa di settembre. Oggi – ha concluso - il futuro è incerto, ma il sogno di tutti noi è tornare a vedere la rete gonfiarsi dopo un gol”.

Sezione: Le categorie / Data: Sab 23 maggio 2020 alle 12:01
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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