Sono venuto per aiutare la squadra e insieme agli altri ragazzi nuovi l’abbiamo fatto nel modo giusto in questa partita con la Viterbese, ma ce ne sono tante altre che dobbiamo affrontare e vincere”. Così Oliver Kragl, nelle prima video chat con i tifosi, racconta il suo impatto a Messina, con il gol spettacolare e già decisivo siglato al Rocchi. I nuovi innesti (oltre Kragl hanno avuto un ottimo impatto Fumagalli, Ferrara e Perez) hanno già dato il loro contributo, alzando il tasso d’esperienza di un gruppo troppo giovane e in cui proprio i grandi avevano precedentemente fallito: “Si deve avere un misto delle due cose - continua Kragl - perché puoi avere solo giovani, ma poi manca l’esperienza nei momenti caldi della partita. Sul 2-0 magari devi tenere la palla e muovere l’avversario anziché attaccare. Ma ci sono tante piccole cose che vengono automatiche con l’esperienza e in questo senso noi grandi possiamo aiutare i più piccoli a crescere”.

Dal 2016 in Italia, Kragl è reduce da sei mesi nella massima serie austriaca con il Ried. Per lui, nel nostro paese, tanti gol soprattutto su calcio piazzato con le maglie di Frosinone, Crotone, Foggia, Benevento e Avellino, con la gioia della prima rete realizzata in Serie A in casa del Milan: “C’è poco da dire - ricorda - è stata la realizzazione di un sogno. Ho giocato a San Siro in Serie A e quel gol ce l’ho sempre in testa, una gran punizione con Donnarumma in porta. Io sono un professionista, so che devo svolgere il mio lavoro anche in Serie C: fare di tutto per aiutare la squadra e me che voglio vincere le partite, il motivo per cui gioco a pallone. La prima cosa che ho pensato dopo aver lasciato l’Austria era giocare subito a pallone, ho preso la sfida di Messina e mi sono messo in gioco, ma a me non ha fatto paura l’ultimo posto in classifica perché è ancora tutto possibile, sono tranquillo, c’è tanto tempo ancora”.

Jolly di centrocampo, Kragl ha iniziato la sua avventura a Messina giocando da esterno destro, una posizione per lui congeniale: “Io mi sento bene a destra - spiega - perché con il piede invertito posso rientrare e tirare in porta, la forza più grande che ho. In un altro ruolo posso aiutare la squadra diversamente, ma poi mi manca l’opportunità di far gol che è la cosa più importante nel calcio. Oggi, poi, sono cresciuto come calciatore anche nell’intelligenza in campo, sono grande adesso e quando incontro i ragazzi di 22/23 anni, capisco che posso fare la differenza mettendo la mia esperienza in campo”.

Coinvolgimento della gente e solidità del gruppo le armi fondamentali per Kragl nella corsa del Messina per conquistare la salvezza: “Abbiamo uno stadio spettacolare - conclude - ho visto video del passato e posso dire che non ce l’hanno in tanti in Italia. Mi farebbe piacere che venisse più gente, perché ci darebbero uno stimolo in più e metterebbero paura all’avversario. Casa nostra deve essere una bolgia, i tifosi devono essere il nostro dodicesimo uomo in campo. Il gruppo, poi, sta bene insieme, dobbiamo fare squadra anche fuori dal campo e ognuno deve sentirsi protetto dall’altro. Fumagalli pagherà la scommessa giovedì e ci porterà tutti a mangiare la pizza. Alla prossima vittoria la offrirò io a tutti”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 19 gennaio 2023 alle 11:34
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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