Ezio Raciti si prende i complimenti della sala stampa al “Partenio”, anche se si parte da una considerazione sui gol presi nel primo tempo: “L’identità della mia squadra è quella di lottare su tutti i palloni, abbiamo fatto la migliore partita in fase di possesso, senza essere incisivi negli ultimi 20 metri, ma abbiamo perso un po’ la cattiveria agonistica, la fame, pensavamo, forse, di poter segnare facilmente, invece, sul primo gol siamo stati molli nel contrasto, su quello di Rondinella gli abbiamo lasciato troppo spazio nell’intervento e nella ricerca dello spazio.Dobbiamo essere indemoniati per uscire da lì sotto in classifica. Mi sono arrabbiato nell’intervallo perché non mi piacevano e ho detto che i nostri avversari stavano facendo la partita programmata da noi, concedendo palleggio e ripartendo. Il Giugliano è una squadra rognosa, che sa cosa vuole, con un allenatore capace, bravo ad intervenire nei momenti giusti per portare a casa la vittoria. Il pareggio, però, è stato giusto, per quello che si è visto in campo. Al di là degli episodi arbitrali, non ho visto il rigore richiesto dal Giugliano, mentre, dalle immagini, sembra che il gol annullato fosse regolare, ma vorrei rivederlo meglio. In ogni caso, è stato l’assistente a segnalare l’irregolarità e l’arbitro ha deciso di conseguenza.”
Raciti parla anche di Oliver Kragl: “Lui è la nostra arma in più, ma noi dobbiamo giocare di squadra, recuperare le nostre prerogative di attenzione e compattezza. Kragl ha giocato bene a Viterbo e con l’Avellino, poi non c’era col Catanzaro, per qualche problema fisico e per le caratteristiche degli avversari. Oggi è uscito negli ultimi minuti perché ci serviva gente con più gamba e possibilità di allentare la pressione del Giugliano negli ultimi minuti.”
L’allenatore biancoscudato si schernisce quando i colleghi di Giugliano lo definiscono un taumaturgo, dopo la salvezza della scorsa stagione e l’attuale ottimo ruolino di marcia: “L’anno scorso ero già tecnico della Primavera e conoscevo le dinamiche della prima squadra, quest'anno avevo seguito in modo continuo da fuori le vicende del Messina e quindi siamo intervenuti sapendo cosa fare. Poi, è stato determinante l'intervento del dottore Sciotto, il nostro Presidente, che non vuole retrocedere e, l'anno scorso aveva già fatto tanto, ma quest'anno mi ha sorpreso in senso positivo per l'attaccamento verso il Messina che lo ha spinto a fare un grande mercato. Adesso tocca a noi raggiungere l'obiettivo della salvezza."
Il Messina ha forse sofferto un calo fisico negli ultimi 15' del match di oggi: "Tre difensori su quattro erano quelli della scorsa partita, avendo inserito solo Ferrini perchè Helder Baldè era uscito molto affaticato dal campo con il Catanzaro. Quindi, alla fine, i difensori erano stanchi, ci sta anche, ed abbiamo concesso loro qualche pallone lungo nella fase finale della gara. I subentrati? Versienti è entrato bene, Fofana anche, gli esterni ci hanno dato una mano, ma entrare in un clima di partita così, non è facile. Alla fine, abbiamo fatto un pareggio meritato, in fase di possesso palla siamo stati bravi, ma dobbiamo migliorare nella interpretazione delle due fasi."
Mister Raciti parla poi della condizioni di uno degli assenti nella gara di oggi: "Catania ha avuto un problema al ginocchio, ieri ha fatto esami, oggi era con il nostro fisioterapista Calimeri e, se non domenica prossima, nella gara successiva dovremmo averlo disponibile”
Raciti si sofferma sulla chiave tattica dell’incontro, ma non solo: “Abbiamo fatto un 4-1-4-1 come col Catanzaro, ma il problema non è stato tattico, quanto di atteggiamento. Nel secondo tempo molto meglio nella manovra, per poi concedere un po’ troppo nel finale al Giugliano, ma alla fine il pareggio ci premia e va bene così. Mi dispiace per l’ammonizione di Fofana, che ha fatto 30 metri di campo per andare a protestare in faccia all’arbitro, questo non va bene perché voglio scendere io chi mandare in campo, non il giudice sportivo. Mi sono arrabbiato molto con lui, perché è stata una ammonizione gratuita, ma sono sicuro che, chi lo sostituirà sarà in grado di fare bene. Però dobbiamo migliorare dal punto di vista caratteriale, come ho detto in precedenza, perché non possiamo rilassarci proprio adesso.”
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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