In merito all'articolo pubblicato questa mattina, "Comune Messina-Toro srl, la vera storia delle mascherine", pubblichiamo integralmente la replica del presidente dell'Fc Messina e rappresentante della Toro, Rocco Arena:

Gentile Direttore stamane mi hanno trasmesso un articolo apparso sulla Vostra testata. Premetto che mi rammarico nel non poter parlare di calcio e dover parlare di fatti “sensibili” e “personali” oltre che fisiologici di una delle mie aziende. E’ probabile che ci sia un refuso atteso che le notizie che sembrerebbero potersi acquisire dall’albo pretorio in realtà non coincidono tra il sito e quelle apparse nell’articolo.

Ma il tema è un altro.

Sono innamorato della città di Messina che non era di luogo passaggio nella mia vita e il percorso intrapreso, senza mai tentennamenti, mi trova onorato di rappresentare parte del calcio di una città storica. Non posso immaginare che questo onere debba comportare un’ulteriore onere di dovere parlare dei miei fatti personali o aziendali.

Credo comunque, a fatto avvenuto, che come buon uso impone le notizie che fanno gola forse meriterebbero un contraddittorio quanto meno per meglio capire dove stanno realmente le ragioni. Nel caso specifico le ragioni le decideranno le l’Autorità preposte considerato che i fatti raccontati, oltre ad essere diversamente rappresentati rispetto alla cronologia delle evoluzioni che hanno subito, rivestono particolare sensibilità. Questo non è rivolto alla Sua testata ma esporremo i fati nell’intento di aiutare le Autorità a identificare le fonti che hanno trasmesso i dati societari.

Nel merito, non ho nulla da giustificare anche perché non è la sede competente, ma per mera cortesia le preciso che la vicenda è “ampiamente “ regolata dal combinato disposto degli artt. 68 del Decreto Legge n. 18/2020 e 12 del Decreto Legislativo n. 159/2015, fino al 31 maggio 2020 e dall’art 153 Decreto-legge recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Queste norme dovrebbero essere ben di conoscenza dell’Ing. Aiello e su tale tema è già partita adeguata azione a tutela della Toro srl ove nel proseguo il Dirigente avrà modo di meglio chiarire scelte che al momento sono contro legge. D’altronde le ragioni normative non possono essere al vaglio di ulteriori interlocutori se non dei soggetti preposti, di contro rimarrà da chiarire come i dati sensibili della mia azienda siano diventati pubblici.

Sono certo che avrà modo di meglio verificare le ragioni "fuori tema" rispetto al calcio messinese e trarne le giuste considerazioni e su questo rimango a Sua disposizione se interpellato.

Ringraziandola per l’attenzione le chiedo la cortesia di poter pubblicare la presente nota che, come mio consuetudine, ho scritto a 4 mani velocemente".

Di seguito, invece, alcune precisazioni della nostra redazione:

Rocco Arena scrive una nota chiarificatrice il cui contenuto riportiamo e rispettiamo senza intervenire, se non sul fatto che "vi siano delle differenze tra il testo dei documenti amministrativi da noi citati e quanto riportato nell’articolo" , poiché non vi è alcun refuso nelle parti virgolettate e chiunque, almeno fino alla tarda serata del 20 maggio, poteva accedere agli atti con una semplice ricerca sull’albo pretorio disponibile sul sito del Comune di Messina. Non è nostra fine cimentarci in scoop sensazionalistici, ma raccontare la verità. In questo caso riportare i contenuti degli atti citati. Il fatto che siano pubblicati comporta che qualunque cittadino, da qualunque parte del mondo, vi possa accedere. Il motivo per cui una testata che si occupa di calcio e sport, abbia trattato questo tema, lo abbiamo spiegato nel corpo dell’articolo citato, cui aggiungiamo che la “modernità” non risiede solo nei termini anglosassoni, o nell’uso dei social media, ma anche nel prendere atto del fatto che, al giorno d’oggi, con un po’ di attenzione si può accedere a qualche informazione in più e, in questo caso, a maggior ragione, trattandosi di un rapporto tra un privato e un ente pubblico. Sulla liceità o meno della operazione non spetta a noi spingerci in alcuna considerazione, noi informiamo, non giudichiamo (legalmente inteso). L’  "obbligo morale" del contraddittorio in atto pubblico non esiste, l’onere della rettifica sì e fedelmente l'abbiamo rispettato pubblicando integralmente la nota. Per il resto ringraziamo il presidente per la disponibilità e cordialità palesata, mai messa in dubbio, ribadendo che anche per noi la priorità resta raccontare, amare e divertirci con il calcio, ma ciò non significa girarci dall'altra parte davanti a elementi che riteniamo possano interessare ai lettori. Anche noi, per giungere eventualmente ad una piena verità, siamo sempre qua. 

Sezione: Fuori Campo / Data: Gio 21 maggio 2020 alle 16:53
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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