La gestione pluriennale del “Franco Scoglio” così come prevista nella determina a contrarre/bando di gara, pubblicata poco meno di un mese fa dalla Giunta Comunale, è oggetto di un documento piuttosto critico reso pubblico oggi da 18 consiglieri comunali, appartenenti a diversi schieramenti politici, a partire dal Vice Presidente Vicario del Civico Consesso Nino Interdonato di Sicilia Futura.
I consiglieri affermano che “Il bando relativo all’affidamento pluriennale della gestione dello stadio Franco Scoglio è privo di una visione complessiva omogenea circa l’affidamento del patrimonio sportivo comunale, in particolare dell’area che cade a ridosso della contrada di San Filippo”.

La soluzione proposta? Attuare “una programmazione tecnica lungimirante”  attraverso “un bando europeo comprensivo degli stadi Scoglio e Celeste, oltre che del PalaRescifina, prevedendo la valorizzazione dei terreni limitrofi, e la possibilità di riconversione di beni immobili, oggi in avanzato stato di degrado, attirando in città investitori qualificati a livello internazionale”.

Inoltre, occorrerebbe innalzare la soglia di fatturato minima richieste come requisito ai candidati, pari a 600.000 euro, "raggiungibile anche sotto forma di A.T.I., ed alla portata della quasi totalità di piccole imprese del panorama italiano”.

Il Consiglio Comunale, però, ha già dato il proprio assenso politico alla decisione della Giunta di affidare a terzi la gestione pluriennale degli stadi e, quindi, adesso, l’auspicio sembra essere quello che il bando vada deserto, o non si trovi alcun aggiudicatario in modo che “l’Amministrazione comunale riconsideri l’intera strategia confrontandosi con il Consiglio Comunale”.

L’iter per la pubblicazione, intanto, prosegue e, a breve, probabilmente, ne sapremo di più. Mentre la concessione annuale dello “Scoglio” con l’Acr Messina è scaduta il 31 Maggio e, lo stesso giorno, si è esaurita la validità anche di quella del “Celeste” con il Football Club, ma non risulta ancora che nessuna delle due società abbia restituito le chiavi degli impianti. Fermo restando che, comunque, qualcuno dovrà pensare alla manutenzione almeno del terreno di gioco o ad evitare che qualche ragazzino testi il manto verde, come sembra sia accaduto qualche giorno fa al S. Filippo. Ma queste sono problematiche troppo spicciole per chi, invece, punta a grandi gruppi imprenditoriali mondiali in attesa solo di un bando che gli dia l’opportunità di investire milioni di euro nella nostra splendida città attraverso il gioco del calcio.

Sezione: Fuori Campo / Data: Ven 05 giugno 2020 alle 19:50
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print