Fuori al primo turno, nel girone di ferro del Palio di Messina: il Gescal saluta il torneo con una sconfitta, quella con il Gazzi, che brucia più per le modalità che per il risultato: "L'abbiamo persa noi - spiega ai nostri microfoni la punta biancoverde Michele De Tommasi -: per come si era messa, andare avanti di due gol contro questa squadra era un regalo che non siamo riusciti a sfruttare al meglio. Abbiamo messo tutto, ma potevano esserci più rabbia, più cattiveria, come invece hanno fatto loro". L'autocritica di squadra nasce dall'inizio rapidissimo del Gescal, che dopo 58 secondi si era portato già sul 2-0, ribaltato poi dal gruppo di Pintaudi grazie a un Assenzio sugli scudi e un Massimo Di Dio implacabile sotto porta nell'8-6 finale. A poco è valsa la reazione del Gescal, che poteva accorciare negli ultimi minuti, portandosi a un gol da Lucà e compagni, ma non c'è stato niente da fare; De Tommasi, autore comunque di un poker di reti, un paio delle quali di pregevolissima fattura, ammette i limiti ancora presenti in questo gruppo: "È una caratteristica che abbiamo avuto tutto l'anno, non pensiamo mai che la partita duri novanta minuti, anche se alla fine riusciamo sempre ad avvicinarci al pareggio o alla vittoria sono errori che dobbiamo sistemare, perché così non si può andare avanti".

È forse eccessivamente severa l'analisi dell'attaccante che poi torna a focalizzarsi sul calcio a 11, in cui in Gescal ha chiuso la stagione con l'amaro spareggio di Brolo che ha segnato la fine del sogno Promozione. Almeno per il momento, in attesa di novità sul ripescaggio: "Comunque sia, in Prima o in Promozione rimarrò al Gescal, che è una famiglia e un gruppo vero di amici, compresi mister e presidente. Speriamo però stavolta sia un'annata positiva; se sarà Prima categoria punteremo a fare un campionato di alta classifica, se sarà Promozione - conclude - vedremo quello che nascerà".

Sezione: Trofeo delle stelle / Data: Gio 30 giugno 2016 alle 15:54
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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