La buona prestazione con cui il Messina ha superato il Nola soddisfa anche il tecnico Karel Zeman, che recrimina solo per i tanti errori sotto porta dei suoi: “La prova della squadra mi fa felice - dice - e finché si vince va tutto bene, anche se l’1-0 non rispecchia l’andamento della gara. La prestazione era comunque la cosa che mi interessava di più: abbiamo provato a difendere con le mezzali più alte delle ali e non è facile, per una squadra che sta assimilando una nuova tipologia di gioco, apprendere tutto in così poche settimane. Palermo nel dimenticatoio? Mai, ma 9 punti in quattro partite sono più delle mie previsioni, perché temevo che alla pausa natalizia saremmo stati più lontani dai playoff. Invece sta succedendo il contrario e non si poteva chiedere di meglio. Manfrè? Ha fatto capire tutto di sé ed è una spina nel fianco delle difese. Deve solo imparare a difendere di più perché serviva quello nei minuti finali. E poi anche un po’ di precisione in più, però quando uno si crea le azioni da gol prima o poi qualcuna la butterà dentro”.

Inevitabile, poi, spostare il discorso sul tema mercato che in casa Messina terrà banco per le prossime due settimane: “Bisogna vedere se vale la pena spendere tanto per arrivare quinti - afferma Zeman - e l’epurazione ci sarà perché non sono io a comandare. Quando sono arrivato doveva essere totale, ma di volta in volta sto provando a salvare qualcuno, però i soldi non sono i miei quindi non posso decidere tutto. Avevamo paura dell’atteggiamento di alcuni nella partita di oggi, ma sono professionisti e tengono al lavoro che fanno. Non dico che abbiano i colori giallorossi tatuati nel cuore, ma quando scendono in campo sembra così. A Coralli, per esempio, nessuno ha detto che rimarrà per sempre qui, ma lui è un grande professionista e per quanto paghi età e infortuni pregressi, continua a muoversi bene”.

Il calendario, però, non aspetta il Messina che nelle prossime tre settimane si recherà prima a Torre Annunziata per affrontare il Savoia e poi a Giugliano, con in mezzo la sfida interna con la Palmese: “Quelle due sono forse le trasferte più difficili del calendario annuale - conclude il mister - e non saremo ancora pronti al 100% per affrontarle. Voglio augurarmi che da gennaio vedremo una squadra diversa, non nei calciatori, ma nella tipologia di gioco. Certo, proveremo a vincerle, anche se sono due avversarie forti e difficili da affrontare in casa loro”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 01 dicembre 2019 alle 20:27
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
vedi letture
Print