In mattinata il Messina ha ufficializzato l'ingaggio del difensore Lorenzo Paramatti, acquistato dal Bologna con la formula del prestito secco annuale. Nato a Faenza il 2 gennaio del 1995, si tratta di un autentico jolly in grado di ricoprire indistintamente tutti i ruoli della difesa, sia in un sistema a tre che a quattro. Longilineo, 185 cm di altezza per 75 kg di peso, è cresciuto nel settore giovanile del Bologna, dove ha fatto tutta la trafila fino alla formazione Primavera. Successivamente il trasferimento all'Inter nell'ambito dell'operazione che portò il centrocampista sloveno Rene Khrin al club rossoblu.

All'Inter per lui due stagioni e 28 presenze con la formazione Primavera, prima del ritorno al Bologna in seguito al passaggio del centrocampista algerino Saphir Taider in nerazzurro. Durante il ritiro estivo, nel suo momento migliore, la rottura del legamento crociato anteriore destro lo costrinse ad un anno di stop forzato in cui collezionò appena 8 presenze con la formazione Primavera del Bologna. La stagione successiva il prestito al Siena, nel Girone B del campionato nazionale di Lega Pro, dove collezionò 15 presenze, trovando dunque una buona continuità e mettendosi in luce in una piazza importante. Cresciuto nel mito dello storico capitano dell'Inter Javier Zanetti, Lorenzo ha militato anche in tutte le rappresentative nazionali giovanili fino all'Under 18, collezionando 12 gettoni di presenza con la maglia azzurra.

Abnegazione, impegno e sacrificio, queste le sue caratteristiche principali. Le stesse che hanno contraddistinto la carriera del padre, Michele, ex bandiera del Bologna e campione italiano con la Juventus che ha presentato il neo acquisto biancoscudato: “Credo che Lorenzo sia un ottimo prospetto, può e deve crescere ancora tanto, attraverso il duro lavoro potrà raggiungere importanti traguardi - ha dichiarato ai nostri microfoni - . Ho cercato di trasmettere a mio figlio i veri valori del calcio e dello sport: impegno, passione, sacrificio, abnegazione, lealtà e voglia di emergere attraverso le proprie forze. Nasce come terzino destro, ma spesso ha giocato anche a sinistra, riesce a disimpegnarsi bene con entrambi i piedi, è un buon fluidificante di fascia, molto attento anche alla fase difensiva. Purtroppo ha perso un anno a causa di un infortunio, a Bologna si ruppe il legamento crociato anteriore destro e fu costretto ad un lungo stop forzato, ma adesso vuole rimettersi in discussione dopo l'ottima stagione vissuta a Siena lo scorso anno. Ha un grande carattere".

Da dove si riparte..."La Lega Pro è un campionato estremamente impegnativo e probante, Lorenzo ha bisogno di trovare continuità e da questo punto di vista sono contento che si trovi in una grande piazza come Messina che ha un grande blasone ed una grande tradizione calcistica e sportiva. Sarà allenato da Valerio Bertotto e avrà Vittorio Tosto come direttore sportivo, due ex difensori che hanno militato tanti anni in Serie A e da cui potrà sicuramente imparare tanto. Ho affrontato entrambi sul campo diverse volte. Sono molto contento ed estremamente fiducioso, anche perché Valerio Bertotto è un tecnico che ha sempre lavorato con i giovani”.

Michele Paramatti, ex terzino destro nato a Salara il 10 marzo del 1968, ha collezionato in carriera ben 168 presenze in Serie A con le maglie di Bologna e Juventus, realizzando 15 gol. Per lui anche 55 presenze e 2 gol in Serie B con Spal e Bologna, 162 presenze e 8 gol tra Serie C1 e Serie C2 con Spal e Reggiana e 48 presenze e 8 gol in Serie D con il Russi. Nel 1995, all'età di 28 anni, rischiò di smettere con il calcio giocato quando rimase svincolato dopo ben dieci anni vissuti tra Serie C1 e Serie C2, quando l'ex direttore sportivo del Bologna Gabriele Oriali decise di scommettere sulla sua voglia di rivalsa, dandogli una chance per rimettersi in gioco e portandolo in Serie B: “Arriva un momento in cui bisogna fare delle scelte, lì mi trovai nel posto giusto al momento giusto - afferma - . Vincemmo il campionato di Serie B e successivamente feci cinque anni stupendi in Serie A, vestendo anche la maglia della Juventus, vincendo uno scudetto il 5 maggio del 2002 e giocando anche in Champions League. La Nazionale? Non ho rimpianti, sono contento della mia carriera, anche perché davanti a me avevo un certo Paolo Maldini...”.

Un difensore con il vizio del gol. Un vizio, a quanto pare, ereditato anche dal figlio: “Il più importante in assoluto fu quello realizzato in semifinale di Coppa Uefa contro l'Olympique Marsiglia, vincemmo anche una Coppa Intertoto con il Bologna nel 1998, togliendoci una grande soddisfazione. Iniziai la mia carriera calcistica come attaccante, evidentemente conservai un certo fiuto del gol - dichiara in chiusura - . Un vizio ereditato anche da Lorenzo che spesso ama spingersi in avanti, pur facendo sempre molta attenzione alla fase difensiva. A lui auguro una carriera ricca di soddisfazioni, a partire da questa stagione in cui vestirà la maglia del Messina. Un grande in bocca al lupo a lui, all'intera città e a tutta la tifoseria”.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 13 luglio 2016 alle 20:08
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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