Dopo quattro anni di calcio dilettantistico, il Messina è pronto a fare, finalmente, il suo ritorno sul pianeta dei campionati professionistici. La città dello Stretto non ama, storicamente, i cambiamenti repentini, anche se migliorativi e il calcio peloritano, naturalmente, non fa eccezione. Ci sono voluti quasi millecinquecento giorni, pertanto, per ritrovare quella categoria che era stata inopinatamente abbandonata dalla mancata iscrizione del 2017. Inutile, comunque, rimuginare sui drammi del passato, vista la stimolante sfida che attende i giallorossi: passare dagli impianti di San Luca o Roccella al San Nicola di Bari (solo per citare lo stadio più capiente) non è cosa da poco.

Alle 21 di sabato prossimo, la rinnovata squadra di Sasà Sullo sarà di scena sul sintetico del Romeo Menti, per affrontare i padroni di casa della Juve Stabia nel primo turno della Coppa Italia di serie C. Verrebbe quasi da dire che “si ricomincia da dove si era lasciato”, in quanto i campani militavano nel girone del Messina nella serie C 2016/17. Vespe e giallorossi, comunque, si sono incontrati ben undici volte, nel corso della loro storia. Il primo match risale alla remota stagione 1929-30, con le due compagini impegnate, come oggi, nella prima divisione, terzo gradino della piramide calcistica nazionale. In quell’occasione furono i padroni di casa ad imporsi, con il risultato di 1-0. Due anni più tardi, però, il Messina si prese una cospicua rivincita, riuscendo ad imporsi in Campania per 0-2, grazie alle reti di Re e Ferretti, attuale miglior realizzatore della lunga storia biancoscudata.

Dopo i primi due incontri, siciliani e campani incrociarono i guantoni in altre nove occasioni, che fecero registrare due pareggi, cinque vittorie gialloblu e due peloritane. La vittoria biancoscudata più autorevole risale alla serie B 1951-52. Nell'unica sfida giocata in cadetteria, infatti, i giallorossi riuscirono ad imporsi grazie alle reti di Bertolin e Moro, che ribaltarono il vantaggio campano firmato da Marra. A cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, però, i gialloblù riuscirono a vincere tre partite in altrettanti incontri.

Dopo trentacinque anni di assenza, i peloritani tornarono al Menti nel novembre del 2014: la sfida terminò sull’1-1, in virtù delle reti di Corona e Caserta. Il 9 aprile del 2016, invece, un Messina già salvo, dopo aver giocato un ottimo primo tempo, si sgonfiò in pochi minuti, regalando una vittoria insperata alla Juve Stabia. Dopo la rete iniziale di Scardina, infatti, i giallorossi vennero rimontati da due rigori trasformati da Favasuli, tra il 28’ ed il 33’ del secondo tempo. L’ultimo precedente, infine, risale alla già citata serie C 2016/17. I giallorossi, allenati dal duo Marra-Buonocore, uscirono sconfitti di misura dal Menti: dopo il vantaggio peloritano, firmato da Demiro Pozzebon, andò in scena la rimonta delle vespe, siglata da Marotta e Atanasov. Il borsino, pertanto, pende leggermente in favore dei padroni di casa, impostisi in sei occasioni su undici.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 19 agosto 2021 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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